Tecniche di Nostradamus

giovedì 25 agosto 2011

Il cerchio si chiude

Gli autori del libro "Il Santo Graal" (Baigent, Leigh e Lincoln), Liz Green ("Thre dreamer of the vine"), Dan Brown ("Il codice da Vinci") e Nostradamus raccontano tutti la stessa leggenda: la dinastia di Cristo e di Maria Maddalena, caratterizzata dai simboli della rosa e del giglio, è nascosta sotto la tradizione del Santo Graal, cioè il calice (urna per Nostradamus) rappresentativo del ventre della Maddalena che ha concepito la sacra discendenza.
Custode della discendenza, nel corso dei secoli, sarebbe stato il Priorato di Sion, che pare abbia avuto anche Nostradamus quale Gran Maestro. Le voci di oggi, da una ricerca effettuata tramite Google, darebbero Umberto Eco come attuale Gran Maestro.
Ovviamente, tutto è fumoso e nulla è provato; anzi, la stessa esistenza del Priorato di Sion sembra essere una enorme "bufala" creata ad arte da un certo Pierre Plantard che si sarebbe dato un gran da fare, negli anni 60, per depositare dei documenti falsi presso la Biblioteca Nazionale di Parigi al fine di poter avanzare delle pretese al trono di Francia.
Evidentemente si tratta di un espediente talmente assurdo, che sembra essere stato messo in piedi più per depistare che per convincere. Sembra infatti inverosimile che un individuo si sia dato tanto da fare per falsificare e depositare documenti che, realisticamente, non avevano alcuna possibilità di generare effetti concreti.
Quale che sia lo scopo di queste "manovre", resta nell'ombra del dubbio l'esistenza del rampollo divino e non si capisce su quali basi, in concreto, il suo sangue gli possa eventualmente dare titolo a presiedere un governo mondiale.
Eppure, Nostradamus ci crede e descrive questo Monarca Universale con dovizia di particolari; lo abbiamo già visto nei precedenti articoli e ne faremo una sintesi nel prossimo.

sabato 13 agosto 2011

Il tesoro dei Templari

Il leitmotif di tutta la storia dei Templari è rappresentato da un misterioso tesoro portato in Europa da quei cavalieri. Sia gli autori del "Santo Graal" che Dan Brown ritengono che quel tesoro fosse costituito dalla documentazione relativa al segreto della dinastia di Gesù Cristo.

Le quartine di Nostradamus sono ricche di simboli e riferimenti che sembrano presi pari pari dalla leggenda dei Templari. Oltre ai temi comuni già esaminati, un altro tema ricorrente nelle quartine è quello di un misterioso tesoro del quale Nostradamus sostiene di conoscere l'ubicazione.
Ciò non sarebbe affatto sorprendente se è vero, come sembra, che Nostradamus sia stato Gran Maestro del Priorato di Sion (custode del segreto della sacra discendenza) dal 1556 al 1566. La successione riportata dai tre autori del "Santo Graal", che vede come Gran Maestro dal 1527 al 1575 Ferdinando di Gonzaga, è errata, in quanto quest'ultimo è morto nel 1556.
E' del tutto naturale che, in qualità di Gran Maestro, Nostradamus abbia tramandato il segreto tramite ciò che sapeva fare meglio: le profezie. Il tema del "tesoro" sembra essere il fine ultimo delle quartine; esse sarebbero, al loro terzo livello interpretativo, la narrazione di una storia segreta che culmina con la mappa del luogo (una tomba) nel quale sarebbe nascosto questo misteriorso "tesoro". Un epilogo coincidente, alla lettera, col racconto di Dan Brown che si conclude con la scoperta della tomba di Maria Maddalena, il Santo Graal, il tesoro dei Templari.

Tra le tante, mi limito a citare la quartina I,27:

Dessouz de chaine Guien du ciel frappé,
Non loing de la est caché le tresor:
Qui par longs siecles auoit esté grappé,
Trouué mourra, l'oeil creué de ressort.

Sotto la catena Guienna dal ciel colpito,
Non lontano da lì è nascosto il tesoro:
Che da molti secoli era stato accumulato,
Trovato morirà, l'occhio dalla forza accecato.