Tecniche di Nostradamus

martedì 6 gennaio 2015

Il secondo segreto di Fatima - 5

Dopo aver chiesto la devozione al suo Cuore, la Madonna pronuncia quella che viene generalmente ritenuta una “indiscutibile” profezia: preannuncia la fine della guerra. Poiché l’apparizione risale al 13 luglio 1917, è evidente che si sta riferendo alla prima guerra mondiale.

Lucia fornisce due versioni molto diverse, che probabilmente le sembrano uguali. Nella terza memoria, scrive: “La guerra finirà presto”. Nella quarta, invece: “La guerra finirà”.

Faccio notare che entrambe le formulazioni violano, anzitutto, il primo dei requisiti che dovrebbero caratterizzare qualsiasi predizione (cfr. Fatima: vere e false profezie). Questa è una predizione post-eventum, in quanto è solo nel 1941, con ben 23 anni di ritardo, che Lucia la rende nota nelle sue memorie.
Tutte le sue profezie sono così e già questo dovrebbe portare a chiudere definitivamente la questione. Stiamo discutendo del nulla. Tuttavia, giusto per portare avanti il discorso, aggiungo che ciascuna delle due formulazioni viola anche un altro requisito.

La prima contrasta con il terzo requisito, relativo alla corrispondenza tra previsione ed evento. Da metà luglio 1917 a metà novembre 1918 (fine della guerra) passano ben sedici mesi: non direi che questo si possa definire “presto”. Questo termine, per una guerra durata quattro anni, sarebbe appropriato per qualche giorno o qualche settimana o, ad essere generosi, un paio di mesi. Un anno e quattro mesi sono un’eternità, durante la quale la gente continua a morire a milioni.
La seconda formulazione contrasta col secondo requisito, relativo alla presenza di deduzioni logiche. Dire semplicemente che una guerra finirà non è una profezia, è una deduzione talmente ovvia da non meritare che ci si soffermi sopra.

In ogni caso, la generica predizione della fine della guerra non viene fatta solo a luglio. Essa viene rinnovata ad ottobre, al di fuori di ogni vincolo di segreto.
Nella quarta memoria (1941), Lucia afferma che, il 13 ottobre, la Madonna le avrebbe detto:

La guerra terminerà e i militari torneranno tra breve alle loro case”.

Se questa formulazione fosse corretta, ci ritroveremmo alle prese con le stesse obiezioni precedenti. Ma essa è una falsità, alla quale Lucia è stata costretta da un “incidente” che lei stessa ammette. Quello stesso “incidente” che risponde alla domanda che qualcuno sicuramente si sarà posto:

Visto che Lucia scrive nel 1941, perché mai non fa una predizione più accurata?”

Semplicemente perché, nelle dichiarazioni immediatamente successive alla visione di ottobre 1917, aveva affermato ripetutamente che, secondo la rivelazione ricevuta, la guerra sarebbe terminata “oggi”, con riferimento al giorno dell’apparizione (13 ottobre 1917).
Queste sono le sue parole, come risultano dall’interrogatorio condotto, lo stesso 13 ottobre 1917, dal Visconte di Montelo, pseudonimo del sacerdote Manuel Nunes Formigao, professore di Teologia e canonico nel seminario patriarcale di Lisbona:

Disse che ci emendassimo e non offendessimo il Signore che veniva già molto offeso; che recitassimo il rosario e chiedessimo perdono dei nostri peccati; che la guerra finirebbe oggi e che aspettassimo i nostri soldati fra non molto.

Identica dichiarazione viene resa nell’interrogatorio del 16 ottobre, quando Lucia riferisce al parroco del paese le parole della Madonna:

- Voglio dirti che non offendano più Nostro Signore… La guerra finisce oggi; aspettino qua i loro soldati tra breve.

E, nuovamente, nell’interrogatorio del 19 ottobre del sacerdote Formigao:

Formigao: Quali parole usò Nostra Signora?
Lucia: Ha detto così: La guerra finisce oggi, aspettino qua i loro soldati tra breve.

Formigao: Ma vedi, la guerra continua ancora. Come si spiega questo, se Nostra Signora ha detto che la guerra era finita in quel giorno?
Lucia: Non lo so. So soltanto che l’ho sentita dire che la guerra finiva il giorno 13. Non so altro.

 Divenuta adulta e resasi conto dell’insostenibilità delle sue originarie dichiarazioni, Lucia modifica le presunte parole della Madonna nella quarta memoria:

La guerra terminerà e i militari torneranno tra breve alle loro case”.

Per giustificare la nuova versione dei fatti, così scrive al padre superiore nella lettera del 18 maggio 1941:

L’idea che io conservo del modo in cui la Madonna si espresse a proposito della guerra è la seguente: “La guerra terminerà e i soldati torneranno tra poco. Ma ciò che forse spiega che io non compresi perfettamente in quel momento dev’essere stata la preoccupazione per tutte le richieste che mi avevano incaricato di fare; volli in quel momento ricordarmene e perciò distrassi un po’ l’attenzione; in seguito, preoccupata di farle, quasi interruppi quello che la Madonna stava dicendo; la sua risposta fu che avrebbe concesso alcune di queste grazie in capo ad un anno ed altre no.
Giacinta credo che non mi avvertì dell’errore in quell’occasione, perché il popolo ci tirò una di qua e una di là e non so nemmeno se quel giorno ci si rivide; mi avvertì alla prima occasione in cui mi udì parlare, forse addirittura alcuni giorni dopo, perché in quei tre giorni era tanta la gente che voleva parlarci, che restavano da un giorno all’altro, in attesa del turno, e lei parlava ad alcuni e io ad altri, ognuna a casa sua.
Io non dicevo: “La guerra è finita”. Io dicevo: “La guerra terminerà”. E quando mi domandavano: “Quando, oggi?”, io per liberarmi da tante domande e senza dargli grande importanza, e senza riflettere nemmeno un po’ a quello che la Madonna aveva detto, rispondevo “Sì, oggi”.

Se avete avuto la pazienza di leggere il brano con attenzione, avete colto perfettamente l’inutile tentativo di Lucia di giustificare l’errore. Umanamente questo è comprensibile, ma qui stiamo parlando di “profezie” e di “rivelazioni celesti”. Ogni parola è un macigno, che depone a favore o contro la sincerità delle dichiarazioni.
Se non crediamo alle apparizioni di Fatima, la questione si risolve da sola; ma se vogliamo credere, allora la giustificazione di Lucia è inaccettabile e priva di attenuanti. Se, nell’immediatezza della visione, potrebbe forse valere l’alibi della pressione subìta, questo non vale per i numerosi interrogatori, nel corso dei quali ha “ostinatamente” confermato la sua versione:

Formigao: Ma vedi, la guerra continua ancora. Come si spiega questo, se Nostra Signora ha detto che la guerra era finita in quel giorno?
Lucia: Non lo so. So soltanto che l’ho sentita dire che la guerra finiva il giorno 13. Non so altro.

Inutile anche il tentativo di coinvolgere la cugina Giacinta, che l’avvertì in ritardo dell’errore. Oltre che puerile esso è una bugia, visto che Giacinta aveva fornito due volte al sacerdote Formigao una versione uguale a quella di Lucia:

13 ottobre: [La Madonna] ha detto di recitare il rosario tutti i giorni e che la guerra finiva oggi.

2 novembre: [La Madonna] disse anche che aspettassero qua i loro militari tra breve e che finiva la guerra in quel giorno.

Lista aggiornata delle incongruenze, che cominciano ad essere un po’ tantine:

1) Miracolo del sole: formulazione in contrasto con le facoltà profetiche di Maria.
2) Profezia della guarigione dei malati: manca la relazione tra predizione ed evento.
3) Profezia della morte di Francesco e Giacinta – predizione post eventum.
4) Profezia della vita residua di Lucia – errata relazione tra predizione ed evento.
5) Visione puerile e vetero-catechistica dell’inferno, spacciata per segreto.
6) Improbabile visione di un angelo, che impegna i tre pastorelli sul profondo mistero della SS. Trinità.
7) Devozione al Cuore Immacolato di Maria: non è profezia, ma richiesta pasticciata.
8) Profezia della fine della prima guerra mondiale: predizione post eventum  o errata.

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