Questo blog si occupa di codice, quello stesso codice sotto
il quale Nostradamus ha nascosto il suo messaggio. E’ perciò rivolto ai
ricercatori, ai veri amanti dell’argomento, e non agli studiosi improvvisati
che ricercano un futuro da ciarlatani e fattucchiere. I ricercatori che avranno la serietà, la perseveranza e la capacità di andare fino in fondo scopriranno delle
rivelazioni che li appagheranno infinitamente di più di quanto possano fare
delle presunte profezie, qualora fossero vere.
Sappiamo che il veggente ha “barato” quando
ha etichettato come “profezie” le Centurie. Così facendo, ha condizionato
l’approccio di tutti gli studiosi futuri che, nei versi, hanno visto la
descrizione di guerre, omicidi, terremoti, apocalissi e ogni sorta di
catastrofe. Spero, coi miei libri e in questo blog, di essere riuscito a dimostrare abbondantemente che non c'è nulla da temere dalle apocalissi e dalle catastrofi di Nostradamus.
In realtà, Nostradamus ha semplicemente trasmesso un segreto,
il segreto dei segreti, all’attenzione di coloro che hanno titolo per
accedervi. L’essenza di questo segreto, che fa parte di una storia più grande
che lo racchiude, viene rivelato nel mio ultimo libro (Cabala, Templari e
Graal).
Tuttavia, gran parte del suo lavoro, oltre la metà, contiene
le istruzioni per accedere alla corretta decifrazione delle Centurie e alla
lettura di quel segreto. Nel mio ultimo libro mi sono avvalso dell'immagine di uno scatolone nel quale sono conservati, insieme e alla rinfusa, i pezzi del mosaico che compongono le istruzioni e i pezzi del mosaico che compongono il messaggio segreto.
Da quei libri sappiamo anche che la chiave per la decifrazione è
contenuta in 22 lettere dell’alfabeto disposte in maniera da formare un
“discorso” di 942 caratteri. A ognuno di questi 942 caratteri corrisponde una
delle 942 quartine.
Il problema, naturalmente, è il corretto ordinamento delle
frasi che formano il “discorso” complessivo, nonché la chiave che permette
l’abbinamento corretto tra quartine e lettere.
Ovviamente non si può andare per tentativi. Il numero delle
permutazioni possibili è talmente grande che, se impiegassimo un secondo per
ognuna, non basterebbe il tempo della creazione dell’universo (14 miliardi di
anni) per fare tutti i tentativi.
Sono necessarie, quindi, delle indicazioni che ci permettano
di impostare la corretta chiave.
Nostradamus non manca di dare le sue istruzioni, ogni volta
sotto forma di enigma:
-
fornisce 1242 lettere, ma le accompagna con le indicazioni
per ridurle a 942;
- fornisce la chiave di decodifica “Clé est nom Caesar
Nostradamus Chiren” (Libro: Anticristo di Nostradamus);
- nell’epistola a Cesare dà istruzioni su come utilizzare
questa chiave: "moyennant les principes de la première cause ont attainct à
plus profondes abysmes de plus haute doctrine" ("per mezzo dei
princìpi della causa prima hanno attinto alle profondità della più alta
dottrina";
-
etc. etc.
Insomma, le istruzioni per la scoperta e l’utilizzo della
chiave sono presenti, ma sono anche complesse. E, allora, Nostradamus fornisce
anche esempi pratici. Lo fa qua e là nelle epistole e lo fa tra le stesse
quartine indicandone, a volte, la progressione.
In tal modo l’interprete, per verificare “se ha veramente
capito” le istruzioni sull’utilizzo della chiave, controlla il rispetto dei
vincoli predisposti tra singole quartine: se io so, ad esempio, che la quartina
I,51 e II,79 sono consecutive (lo sono veramente), allora la chiave di ordinamento DEVE rispettare
questo vincolo.
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