Facciamo una sintesi del lungo
percorso che ci ha portato a smascherare la fandonia della quartina X,91 la
quale prevederebbe, secondo una consolidata tradizione plurisecolare,
l’elezione di un malvagio Vescovo gesuita al soglio di Pietro. Sulla base di questa
tradizione, la circostanza dell’elezione di Papa Francesco (appunto di
estrazione gesuita) ha scatenato le più sfrenate fantasie di numerosi
interpreti che, finalmente, hanno creduto di poter vantare un successo
indiscutibile.
In realtà, possono vantare la più
magra figura della loro vita, dal momento che noi, adesso, conosciamo la vera
portata della “profezia”. E sappiamo anche che questi interpreti sono gli stessi che presentano grosse lacune sia in geografia (a
meno che non le abbiano spostate, le coste africane non sono a est della
Francia) che in francese (“feras” va tradotto con “farai” e non con “farà”), la
lingua di quelle centurie che pretendono di spiegarci.
Anche a voler fingere di essere
tolleranti nei confronti della loro “posizione”, non possiamo ignorare che il
verso chiave della quartina X,91, al quale essi si appellano, si riferisce
genericamente a “uno uscito dalla compagnia”. Obiettivamente, nessuna
mente intellettualmente onesta potrebbe accontentarsi di così poche parole per
arrivare a qualsiasi tipo di conclusione; tenuto conto, inoltre, che la
conclusione del Papa gesuita contrasta con gli altri versi della quartina, mi
viene difficile credere alla buona fede o alle capacità logiche di chi vuole
imporre l’elezione in un qualsiasi Pontefice o, in particolare, di Papa Francesco.
Non basta prendere in mano una
penna (o un computer) per sentirsi autorizzati a spiegare agli altri i misteri
della mente inarrivabile di un uomo del rinascimento.
Assolutamente razionali e
radicalmente diversi da tutti gli altri, io che scrivo e voi che avete la
pazienza di leggere abbiamo rintracciato un parallelismo tra la quartina X,91 e
la VIII,71, quartine madri, oltre che un parallelismo tra le quartine I,9 e
I,7, quartine figlie.
Non è stato difficile vedere, nel
primo e nel terzo verso delle prime due quartine, un legame tra la quartina 600
(“Legis cantio”) e, rispettivamente, le quartine 9 (I,9) e 7 (I,7): un elemento
metodologico comune che spiana la via alle corrette considerazioni
interpretative.
Le due quartine madri dirigono
l’attenzione, in particolare, sui contenuti della “Legis cantio” (quartina 600)
che, inutile ripeterlo, non è altro che
una espressione in latino aggiuntiva a quelle che la precedono nell’epistola
a Cesare. Così suggeriscono, con modalità differenti nella forma ma equivalenti
nella sostanza, le quartine I,9 e I,7.
Queste ultime, inoltre,
sanciscono l’obbligo di scrivere al contrario (de l’orient; vent contraire)
i versi della “Legis cantio”, affinché essi possano svolgere la loro funzione
di chiave di ordinamento dei 138 presagi.
Individua la “Legis cantio”
come componente della chiave di decifrazione,
Aggiungila quale 14a frase
latina al gruppo delle 13 che la precedono,
Scrivi al contrario i suoi
versi, formati da 138 caratteri,
Il posto vuoto ad essa
riservato viene riempito e l’impresa di decodifica può proseguire.
Questo è un notevole esempio del
“vero codice” che il mio amatissimo Michel Nostradamus ci ha lasciato poco meno
di 500 anni fa, conquistandosi un posto nell’Olimpo degli immortali. Le cose
più semplici stanno sempre sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno le veda.
Et demeurera le sepulchre de tant grande
veneration par l’espace de long-temps soubs le souverain à l’universelle vision
des yeux du Ciel, du Soleil, & de la Lune.
E il sepolcro tanto venerato
sarà esposto per lungo tempo all’universale vista degli occhi del Cielo, del
Sole, e della Luna.
(tratto da: Epistola a
Enrico II di Francia)
…gli occhi del
Cielo, del Sole, della Luna…
Fine