Tecniche di Nostradamus

mercoledì 30 gennaio 2013

Caesar vs Perceval - 2


Riprendiamo la quartina II,79.

Sappiamo già che i primi due versi si riferiscono a Nostradamus, che crea le Centurie, e che gli ultimi due si riferiscono al suo interprete Cesare/Chiren, che trova la chiave di lettura (cfr. “Aspetto essoterico e aspetto esoterico”).
Abbiamo visto che il primo verso conduce a una relazione tra Nostradamus e Merlino, resa palese dalla quartina II,85. Non c’è da stupirsi se, alla stessa maniera, il terzo verso rivela una relazione tra Cesare e Perceval, da collegare alla quartina I,27.

Quella che segue è la lettura tradizionale degli ultimi due versi

….
….
Il grande Chyren (da lontano) toglierà,
Tutti i prigionieri dalla Selin bandiera.
In realtà, la parola “longin” non può essere intesa come “lontano”, che si dice invece “loin”. Del resto, non c’era alcun motivo perché Nostradamus debba storpiare la parola “loin”, che risponde già alle esigenze di metrica e di rima. Né si può pensare a un errore di stampa, dal momento che le quattro edizioni originali delle Centurie riportano tutte “longin”. A ulteriore conferma, l’errata preposizione “du”, che precede “longin”, è un segnale di allarme che raccomanda particolare attenzione.
Un dettaglio interessante viene fornito da Chavigny, presunto segretario di Nostradamus, il quale trascrive “Longin” con l’iniziale maiuscola, come se fosse un nome:

Di Chavigny, come noto, ho sempre sospettato che fosse un impostore; non è però da scartare l’ipotesi che  sia stato una pedina del “grande inganno” messo in piedi a sua insaputa. In fondo, come spiegato nel libro “Cabala, Templari e Graal”, è anche da lui che ho tratto spunto per lo studio della data di nascita di Nostradamus, con il risultato che sappiamo.
Non resta che concludere che, se Nostradamus ha scritto “longin”, intendeva scrivere proprio così; guardacaso, “Longin” è la traduzione francese di “Longinus” o “Longino”, nome del centurione romano che trafisse il costato di Gesù con la sua lancia: quella stessa lancia che, secondo Robert de Boron, è custodita assieme al sangue del Graal.
Tutto questo porta a dire che, se Cesare/Chiren è colui che trova la chiave delle Centurie secondo una prima lettura dei versi, egli è anche figura simbolica di colui che trova la “lancia di Longino” nella versione esoterica; è cioè figura di Perceval. A questa conclusione porta la contemporanea presenza, nello stesso verso, dei nomi “Chiren” e “Longin”. E’ nuovamente il gioco delle sovrapposizioni, già visto a proposito di Nostradamus/Merlino, nel quale ciascuna figura è anche rappresentazione dell’altra, per indicare che il mistero delle Centurie e quello del Graal sono strettamente intrecciati tra di loro.
La conferma di un effettivo riferimento a Longino arriva dalla quartina I,27 che, come indicato nel citato libro, conclude la ricerca del tesoro del Graal, specularmente alla scoperta dello scopo delle Centurie:

Sotto la catena Guienna dal ciel colpito,
Non lontano da lì è nascosto il tesoro
….
….

Questo è il luogo[1] ove, secondo Nostradamus, è nascosto il Graal, unitamente alla lancia. Però c’è un particolare interessante: ricordate quante volte abbiamo parlato dell’anagramma giusto al posto giusto? Praticamente, ogni quartina chiave nasconde al suo interno un anagramma che identifica sinteticamente ed esattamente il suo contenuto. Troppe volte per essere una semplice coincidenza! Anche in questo caso, la parola chiave non manca; ed è proprio là dove ci si aspetta di trovarla:
No[n loing] de la est caché le tresor = longin



[1] Ovviamente esistono altre quartine che lo dettagliano meglio. Ad es. la VIII,29:

Il quarto pilastro a Saturno consacrato,
Terremoto e diluvio spezzerà,
Di Saturno sotto il tempio un’urna si troverà,
D’oro Capion rubato e poi reso.

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