Riprendiamo
la quartina II,79.
Sappiamo già che i primi due versi si riferiscono a
Nostradamus, che crea le Centurie, e che gli ultimi due si riferiscono al suo
interprete Cesare/Chiren, che trova la chiave di lettura (cfr. “Aspetto essoterico e aspetto esoterico”).
Abbiamo visto che il primo verso conduce a una relazione tra
Nostradamus e Merlino, resa palese dalla quartina II,85. Non c’è da stupirsi
se, alla stessa maniera, il terzo verso rivela una relazione tra Cesare e
Perceval, da collegare alla quartina I,27.
Quella che segue è la lettura tradizionale degli ultimi due
versi
….
….
Il grande Chyren (da lontano)
toglierà,
Tutti i prigionieri dalla Selin
bandiera.
In realtà, la parola “longin” non può
essere intesa come “lontano”, che si dice invece “loin”. Del resto, non c’era
alcun motivo perché Nostradamus debba storpiare la parola “loin”, che risponde
già alle esigenze di metrica e di rima. Né si può pensare a un errore di
stampa, dal momento che le quattro edizioni originali delle Centurie riportano
tutte “longin”. A ulteriore conferma, l’errata preposizione “du”, che precede
“longin”, è un segnale di allarme che raccomanda particolare attenzione.
Un dettaglio interessante viene
fornito da Chavigny, presunto segretario di Nostradamus, il quale trascrive
“Longin” con l’iniziale maiuscola, come se fosse un nome:
Di Chavigny, come noto, ho sempre
sospettato che fosse un impostore; non è però da scartare l’ipotesi che sia stato una pedina del “grande inganno”
messo in piedi a sua insaputa. In fondo, come spiegato nel libro “Cabala,
Templari e Graal”, è anche da lui che ho tratto spunto per lo studio della data
di nascita di Nostradamus, con il risultato che sappiamo.
Non resta
che concludere che, se Nostradamus ha scritto “longin”, intendeva scrivere
proprio così; guardacaso, “Longin” è la traduzione francese di “Longinus” o
“Longino”, nome del centurione romano che trafisse il costato di Gesù con la
sua lancia: quella stessa lancia che, secondo Robert de Boron, è custodita
assieme al sangue del Graal.
Tutto
questo porta a dire che, se Cesare/Chiren è colui che trova la chiave delle
Centurie secondo una prima lettura dei versi, egli è anche figura simbolica di
colui che trova la “lancia di Longino” nella versione esoterica; è cioè figura
di Perceval. A questa conclusione porta la contemporanea presenza, nello stesso
verso, dei nomi “Chiren” e “Longin”. E’ nuovamente il gioco delle
sovrapposizioni, già visto a proposito di Nostradamus/Merlino, nel quale
ciascuna figura è anche rappresentazione dell’altra, per indicare che il
mistero delle Centurie e quello del Graal sono strettamente intrecciati tra di
loro.
La conferma
di un effettivo riferimento a Longino arriva dalla quartina I,27 che, come
indicato nel citato libro, conclude la ricerca del tesoro del Graal,
specularmente alla scoperta dello scopo delle Centurie:
Sotto la catena Guienna dal ciel
colpito,
Non lontano da lì è nascosto il
tesoro
….
….
Questo è il
luogo[1]
ove, secondo Nostradamus, è nascosto il Graal, unitamente alla lancia. Però c’è
un particolare interessante: ricordate quante volte abbiamo parlato
dell’anagramma giusto al posto giusto? Praticamente, ogni quartina chiave
nasconde al suo interno un anagramma che identifica sinteticamente ed
esattamente il suo contenuto. Troppe volte per essere una semplice coincidenza!
Anche in questo caso, la parola chiave non manca; ed è proprio là dove ci si
aspetta di trovarla:
No[n
loing] de la est caché le tresor = longin
[1] Ovviamente esistono altre quartine che lo dettagliano
meglio. Ad es. la VIII,29:
Il quarto pilastro a Saturno consacrato,
Terremoto e diluvio spezzerà,
Di Saturno sotto il tempio un’urna si troverà,
D’oro Capion rubato e poi reso.
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