Tecniche di Nostradamus

mercoledì 2 gennaio 2013

Il libro del Graal: Merlino


Il secondo protagonista del libro di Boron è Merlino (“Merlin” in francese), al quale Nostradamus sovrappone simbolicamente la propria figura (ricordate il Notarikon? [M]erli[N] = [M]ichel [N]ostradamus). Merlino non ha un ruolo diretto nel racconto di Boron; svolge piuttosto un ruolo, potremmo dire, di sovrintendenza; è una specie di regista (come Nostradamus, che gestisce un segreto templare –che è poi il segreto del Graal- tramite le Centurie). Figlio di un demone, viene salvato da Dio, che gli dona la capacità di vedere nel passato e nel futuro (come Nostradamus). Affianca Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda nelle loro gesta (Nostradamus in appoggio ai Cavalieri Templari) .
Alla fine, dopo aver vigilato sul compimento del destino del Graal, si ritira dalla scena, senza che si sappia più nulla di lui. Anche Nostradamus riserva a se stesso la medesima fine: ricordate sicuramente che, nel mio libro sul Graal, dopo aver demolito le presunte date di nascita e di morte, nel capitolo “Obiettivo delle centurie” sostengo che “…studiando a fondo la vita di Nostradamus, si ha come l’impressione che quest’uomo provenga dal nulla e sparisca nel nulla. Non si sa quando sia nato… e non si sa quando sia morto”.

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