Tecniche di Nostradamus

sabato 8 ottobre 2011

Il senso delle profezie di Nostradamus

Ho scritto in precedenza che la Legis Cantio, oltre a svolgere una funzione di decifrazione, contiene anche delle indicazioni sul corretto atteggiamento di lettura delle Centurie.
Prima di procedere con questo secondo aspetto, devo aprire una parentesi sul senso di tutto l'argomento affrontato in questo blog. Questa parentesi non è casuale, in quanto si collega strettamente alla Legis Cantio.

Come è noto, non mi sono mai presentato come un interprete di Nostradamus, avendo ripetutamente ribadito che non sono interessato all'aspetto profetico, bensì alla ricerca crittografica. Ne ho parlato, in particolare, nel post che segue:

Interpretazione delle profezie

Sono convinto che ogni tentativo di dare una lettura profetica alle quartine sarebbe destinato al fallimento in quanto in quanto partirebbe dal presupposto, che considero parzialmente falso, che le "profezie" siano veramente delle "profezie".
In realtà, circa metà delle quartine servono a costruire la chiave di decifrazione; viene da sorridere quando si vede lo sforzo degli interpreti che tentano di assegnare ad esse un significato storico.
Dell'altra metà, la maggior parte tramanda la tradizione del Monarca Universale al quale Nostradamus, in quanto iniziato al segreto, fornisce delle istruzioni: a lui e solo a lui. Anche queste sembrano profezie, ma non lo sono.
Una piccola parte delle quartine ha effettivamente natura profetica, ma la ricorrenza degli eventi non è così ravvicinata come si è sempre creduto. Sulla base delle abituali interpretazioni, non sembra passare anno senza che si verifichino almeno un paio di eventi previsti da Nostradamus. Invece, gli eventi previsti sono così sporadici che, quand'anche fossi in grado di predire il prossimo, si potrebbe anche dover attendere un bel po' prima della sua realizzazione.
In ogni caso, la previsione non è possibile perché lo stesso Nostradamus ha organizzato le sue quartine in modo che non siano interpretabili prima dell'evento.

Faccio un esempio specifico ed illuminante. Ricordate la quartina su Luigi XVI? A leggerla ora è chiara, ma come la si sarebbe potuta interpretare a priori?

La quartina IX,20

Le altre quartine non sono diverse: dicono una cosa, ma ne nascondono un'altra con allegorie, anagrammi, trucchi di vario genere. Impossibile capire in anticipo il loro reale significato.
E allora, perché Nostradamus le ha scritte?
Il motivo non è quello di soddisfare la curiosità dei suoi lettori ai quali, come più volte visto, egli non tiene affatto e dai quali, anzi, cerca di farsi considerare un ciarlatano.
Il motivo riguarda "l'utilizzatore finale", il Grande Monarca. Nostradamus pensa che costui prenderà sul serio il suo lavoro e le sue istruzioni in quanto la sua credibilità sarà testimoniata da tutta una serie di eventi GIA' REALIZZATISI (notare il participio PASSATO) e da lui previsti in anticipo. Un modo occulto, da iniziato, per accreditarsi agli occhi di colui per il quale scrive, come afferma esplicitamente all'inizio dell'epistola a Enrico II; non certo un gioco per sollecitare la fantasia della gente o per indurre qualcuno a fare delle previsioni.

Si tratta di una mia teoria non provata? Certo! Ma non mi sembra questione che debba o possa essere provata; non più di quanto sia stata finora provata la natura profetica delle quartine alle quali molti credono con convinzione, nonostante non esista una singola quartina che sia mai stata interpretata "univocamente".

Ciò che potrei provare, invece, è l'esistenza del cosiddetto "codice Nostradamus", celato sotto un insieme di argomenti dall'apparenza profetica.
Potrei provarlo, ripeto, ed è quello che in parte ho fatto nel mio libro e, un po' più genericamente, sto facendo in questo blog.

Nell'uno e nell'altro ho dato risposta, quasi sempre integralmente, alle seguenti questioni.

- anagrammi interni alle quartine per confermarne il contenuto (anagramma giusto al posto giusto);
- Presagio Maggio 1555, equivalente a una vera e propria "stele di Rosetta";
- Presenza di un "manuale delle istruzioni";
- Linguaggio apocalittico con significato diverso da quello apparente;
- Enigma dei 73 anni e 7 mesi;
- Enigma del 14 marzo 1557;
- Numero esatto delle quartine;
- Enigma dei 177 anni;
- Enigma della "parolle ereditarie dans mon estomach intercluse";
- Enigma di Chyren;
- Enigma delle 3 Centurie che completano il migliaio;
- Enigma del 1999 e 7 mesi;
- Enigma dei 7000 anni e dell'anno 2242.
-
Ho dato, altresì, delle prime indicazioni sull'enigma relativo all'ordinamento delle quartine.

Ci sono altri enigmi, non inclusi nell'elenco, dei quali ho rivelato solo degli indizi e, per quanto riguarda la mia personale consapevolezza, ce ne sono altri dei quali, al momento, è prematuro solo il parlarne.

Ora, sono d'accordo se si vuole sostenere che molte questioni siano rimaste oscure; fermo restando che alcune questioni sono oscure anche per me.

Tuttavia, riflettendo senza pregiudizi soltanto sull'elenco sopra proposto, l'esistenza di un testo attentamente codificato è una realtà assolutamente innegabile. A provare la presenza di una codifica, basterebbe semplicemente il gioiellino delle "3 Centurie che completano il migliaio" o quello del "14 marzo 1557". Solo questo dovrebbe indurre ad ammettere che perfino le cose più evidenti sono sempre passate inosservate, se non addirittura confuse con visioni profetiche.

Per secoli gli interpreti sono andati dietro alle "profezie di Nostradamus" sbagliando totalmente il metodo di approccio. Nostradamus lo aveva perfettamente previsto e a costoro ha dedicato la Legis Cantio, il cui esame andiamo a riprendere la prossima volta.

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