In vista dell’imminente conclave, l’attesa per la
proclamazione di un Papa nero si è fatta spasmodica. Giornalisti, esperti,
maghi, indovini, fattucchiere e perfino bookmakers la danno per probabile, se
non addirittura certa.
Forse lo si è dimenticato, ma già prima della nomina
di Benedetto XVI si era sviluppato un clima analogo.
Da dove nasce questa convinzione? Esiste davvero
qualche profezia che annuncia l’avvento di un Papa di colore?
I riferimenti, come sempre quando si parla di
Pontefici, sono a Nostradamus e, soprattutto, a Malachia.
Partiamo dal primo.
Spulciando per bene, qua e là si possono trovare due
o tre quartine disponibili per le forzature dei nostradamologi alla Eta Beta,
strano personaggio disneyano capace di tirare fuori di tutto dalla tasca delle
cianfrusaglie. In realtà a me sembra che, nel contesto della “struttura
organizzata” delle Centurie, Nostradamus non faccia alcun annuncio del genere.
Vedremo cosa ci proporranno i sostenitori della profezia qualora venisse
veramente eletto un Papa nero.
Più articolato, invece, è il discorso su Malachia,
vescovo del XII secolo, molto più gettonato di Nostradamus per le profezie sui
Papi.
Come noto, Malachia ha tramandato un elenco di brevi
motti, ciascuno dei quali esprime una caratteristica distintiva degli ultimi
111 Pontefici. Al 112°, designato come Petrus Romanus, ha riservato una lunga
espressione apocalittica.
Il 111° motto, riferito al successore di Giovanni
Paolo II, consiste nelle parole “De Gloria Olivae”. I più attenti studiosi
hanno sempre ipotizzato che il Papa qualificato con quel motto dovesse
provenire dai monaci benedettini, una cui congregazione è detta “olivetana”.
Come adesso sappiamo, il Papa attuale non è stato un benedettino, ma ha assunto
il nome di Benedetto. Se non siamo al cospetto di una profezia, ma di una
semplice coincidenza, bisogna ammettere che tale coincidenza è davvero
notevole.
Poiché si potrebbe pensare che questa è una lettura
“post eventum”, riporto di seguito il brano di un libro del 2001[1],
quattro anni prima dell’elezione dell’attuale Pontefice, che contiene questa
interpretazione:
L’autore del libro (S.M. Olaf), del quale si sa
poco, appare sicuramente molto competente e documentato. Però, il libro è un
romanzo e, come tale, presenta delle esigenze narrative alle quali Olaf non può
sottrarsi.
Il protagonista è un sacerdote di nome Augusto,
destinato a diventare il Papa del 112° motto di Malachia, Petrus Romanus.
Questo sacerdote è ancora abbastanza giovane e vive ai tempi di Giovanni Paolo
II. Olaf ritiene poco verosimile, e lo fa capire chiaramente, che tra il 110°
Papa (G.P. II) e il 112° (Petrus Romanus) intercorra un solo Papa (De Gloria
Olivae), per un intervallo di tempo che dia modo ad Augusto di raggiungere
un’età matura prima di essere eletto.
Si potrebbe obiettare che nulla si opporrebbe
all’elezione di un Papa relativamente giovane, ma il narratore vuole
evidentemente aderire a uno scenario tradizionale, che prescrive una lunga e
consolidata esperienza sacerdotale.
Che fa allora? Inventa un motto aggiuntivo, “Caput
nigrum” (testa nera), instillando nel lettore un’impressione di autenticità.
Poiché tale motto non è evidentemente presente nel
Lignum vitae (la lista di Malachia), egli finge di trovare una informazione
segreta in una chiesa di Viterbo. Superfluo dire che, a parte Olaf, nessuno ha
mai visto questa fonte informativa. Questa è l’origine della “profezia del Papa
nero”.
Per la verità, non è neanche detto che “Caput
nigrum” debba essere necessariamente associato a un Papa di colore. Il caso
vuole, ad esempio, che nello stemma di Benedetto XVI sia presente la testa di
un moro.
Ecco allora che i sostenitori dell’inesistente
profezia si confondono e non capiscono più se questo famigerato Papa nero
sia in realtà Benedetto XVI, al quale
deve ancora seguire il “De Gloria Olivae”.
Poco documentati, perché la documentazione costa fatica,
non sanno che lo stesso Olaf, nella
parte finale del romanzo, fornisce la corretta successione, unitamente a una nuova
e clamorosa finzione, anch’essa data tacitamente per vera e finalizzata alla
convalida della narrazione.
Bisogna premettere che, nella basilica romana di
San Paolo Fuori le Mura, lungo i cornicioni, sono riprodotte le immagini di
tutti i Pontefici, a partire da San Pietro.
Olaf scrive che, dopo il medaglione riservato a
Giovanni Paolo II, all’epoca del romanzo ancora in vita, “restano
esattamente tre medaglioni vuoti, per le tre profezie di Malachia che devono
ancora realizzarsi: Gloria olivae, Caput nigrum, Petrus Romanus”.
Come si vede, il dubbio sull’ordine di successione
viene sciolto dallo stesso Olaf. Ma è falsa l’affermazione che i medaglioni
disponibili siano “esattamente tre”: io ne ho contati 27; anzi 28, se
consideriamo che quello con il ritratto di Benedetto XVI era ancora vuoto
all’epoca della pubblicazione del romanzo.
Chiunque parli del “Caput nigrum” di Malachia e del
collegato “Papa nero” dovrebbe quantomeno documentarsi. Saprebbe così che,
quand’anche il prossimo Papa dovesse essere di pelle scura, la profezia
resterebbe comunque non solo inventata, grazie a un motto aggiuntivo
arbitrario, ma anche sbagliata nel conteggio dei medaglioni.
[1] S.M. Olaf,
La vigilia dell’eternità, Fazi Editore. Una seconda edizione è apparsa nel 2005
con il titolo: “La profezia dell’ultimo Papa”.
No e poi no, non è un Papa di colore; Nostradamus lo chiarifica; della compagnia di Gesù, ossia gesuita che veste di nero. L'attuale "Papa Nero" è il generale dei gesuiti Adolfo Nicolás Pachón. Ci sarà un scima, con un Antipapa "Pietro il Romano" (Bertone) ed un "Papa Nero" (Bergolio) Vedi -in spagnolo-
RispondiElimina=> http://corsarobianco.xoom.it//ratzinger.html
cavolo se l'hai presa...
Eliminahai qualche link dove spieghi le cose in italiano con lo spagnolo non vado tanto d'accordo complimenti per aver azzeccato
EliminaSiamo Fuori... il Papa e della compagnia di Gesu... Bergoglio
RispondiEliminaSicuro???? http://www.altomolise.net/notizie/attualita/4170/bergoglio-e-un-papa-nero-si-avvera-la-profezia-del-parroco-di-schiavi
EliminaCorsario Blanco ora si che sono preoccupato.
RispondiEliminaHai proprio indovinato tutto e quindi il resto è facilmente intuibile
quindi?
Eliminaragà fate i bravi che io soffro di cuore
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RispondiEliminail papa nero è arrivato si salvi chi puo, la fine della chiesa e giunta.
RispondiEliminaMi fai ridere sautariellino
Eliminabeh se finisce solo la chiesa potrebbe anche andar bene.. è la fine del mondo che mi preoccuperebbe :o))
RispondiEliminaIo non ho capito.Mi rivolgo a Corsario Blanco.Quali saranno i prossimi eventi dopo l'elezione di questo pontefice?
RispondiEliminaRispondo io. La profezia di Malachia (se affidabile) si riferisce semplicemente al Pontefice... il "petrus romanus" non ha attinenza con Bergoglio ma indica semplicemente il Papa, un Papa. Adesso dovrebbe mancare poco, pochi mesi. Primo segno? A Medjugorje, andrà Benedetto XVI e sarà ucciso.
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