Tecniche di Nostradamus

giovedì 21 novembre 2019

Riflessioni x Mauro - Flip (e anche per tutti, ovviamente)

Provo a darti un sommario  punto di vista sulle numerose questioni da te sollevate. Poi possiamo approfondire i vari aspetti, tenendo anche conto di quanto scriverai sul sito che stai per aprire.
Anzitutto mettiamo dei punti fermi attorno ai quali far ruotare tutto il resto.
Abbiamo 1080 quartine da riordinare. A ciascuna quartina corrisponde una lettera (l’insieme delle frasi latine opportunamente elaborate). Queste lettere vanno disposte secondo un misterioso criterio da rintracciare nella tabella di Leowitz. Opportunamente collocate, rivelano la corretta successione delle quartine. Poi ci sarà da capirle; ce ne occuperemo se e quando sarà il momento.
Queste indicazioni si ottengono mettendo insieme vari pezzi; soprattutto la quartina IX, 1 ed i numeri che vengono fuori dalle cronologie bibliche: i famosi tre fratelli 1080, 1242, 1350.
E veniamo alle tue osservazioni.
Personalmente non farei tanta distinzione tra astronomia e astrologia. Ai tempi di Nostradamus non c’era una distinzione netta, tant’è vero che all’Università si studiava l’astrologia. Io ritengo che l’invettiva della “Legis cantio” sia proprio un avviso per l’interprete a non perdersi in calcoli astrologici, facendosi ingannare dalle apparenze. Che sia un avviso per l'interprete potrebbe essere confermato dalla contemporanea maledizione dei barbari, cioè di coloro che non conoscono il latino. Con ciò, evidentemente, indirizzando il decodificatore verso l’importanza del latino (frasi latine).
Comunque, quale che ne sia il significato, credo si possa prescindere dagli avvertimenti della legis cantio. Noi adesso sappiamo che il ricorso alle tavole di Leowitz è fondamentale. Dobbiamo necessariamente farne un discorso astrologico? Non credo, pur restando fermamente convinto che i numeri che ci servono debbano venire fuori dal loro utilizzo. Se ci pensi bene, le soluzioni degli enigmi di Nostradamus sono difficili da trovare ma, alla fine, si rivelano estremamente semplici. Col senno del poi, direi che non ho mai trovato nulla di veramente complesso.
Pur tenendo conto di quanto appena detto, trovo assai illuminanti le tue proposte. Le tabelle relative agli anni 1585 e 1606 potrebbero nascondere ciò che cerchiamo.  Possiamo notare che, nella frase da te citata, l’indicazione del 1585 e del 1606 precede la menzione dell’intervallo 14.3.1557 – anno 7000. Quest’ultimo periodo significa che le Centurie partono con la lettera a Cesare e finiscono con la quartina  X, 100. Se non ricordi la decodifica che porta a queste conclusioni, fammelo sapere.
A suo tempo ho dato una possibile spiegazione agli anni 1585 e 1606. Ora sono invece più convinto che l’intero periodo vada letto diversamente e cioè: “Se farai attenzione agli anni 1585 e 1606 potrai capire gli eventi descritti nelle centurie, cioè quella roba che va dal 14.3.1555 all’anno 7000”.
E passiamo all’utilizzo della tavola. Non ho verificato i tuoi conteggi. Suppongo siano corretti. A suo tempo, in fase di sperimentazione, avevo impostato un foglio Excel che non ritrovo più, nel quale immettevo i dati essenziali lasciando ad esso il compito di fornirmi il risultato. Se hai fatto quei calcoli, evidentemente sei riuscito a tradurre dal latino la sezione interessata. Ti mando comunque per email una pagina tradotta da me. Vi si dice letteralmente: “CIO’ CHE RIMANE DALLA DIVISIONE INDICA LE ORE”.
E cosa sono queste ore?
Nell’epistola a Enrico II leggiamo: “Tutto è stato composto e calcolato in giorni ed ore di elezione… e il GIORNO Minerva libera e non invicta….”
I giorni, dunque, sono le frasi latine e le ore sono lettere che le compongono (1242 rielaborate a 1080). La questione delle ore equiparate alle lettere viene ripresa anche altrove, e credo di averne scritto anche in altri post.

Alla questione di Saturno, di cui mi parli nella tua email, darei una lettura particolare.
Leggiamo nell’epistola a Cesare: “Prima che la luna abbia compiuto il suo ciclo, verrà il sole e poi Saturno. Com’è possibile che il sole arrivi prima che la luna completi il suo ciclo? Non sottovalutiamo il paradosso. Non facciamo come coloro che, non trovando una spiegazione, passano avanti.
Supponiamo, per qualche motivo che mi sfugge, che la Luna sia metafora dell’edizione Du Rhosne delle centurie, quella “incompleta” di 642 quartine del 1557. Ad essa fa seguito, nel 1566, l’edizione Pierre Rigaud con un  SOLE stampato sul frontespizio e poi, nel 1568, l’edizione Benoist Rigaud con Crons/SATURNO che misura il tempo. Questo ragionamento viene confortato dalla quartina III, 92 nella quale si dice che quando la Luna è incompleta verranno a mancare delle lettere (le quartine mancanti della settima centuria?) e non verrà rifatto un lungo secolo (con “secolo equivalente, come noto, alla parola “Centuria”. Infatti si tratta di una centuria breve, e non lunga come la altre.
Credo che a questo ragionamento vada collegato il Saturno di cui mi parli tu. Infatti, al “Saturno ritornerà…” va collegata anche la quartina III, 52 nella quale si dice che “in  prossimità dell’ultimo periodo del mondo Saturno sarà di ritorno”. Se il mondo è l’insieme delle quartine o, il che è lo stesso, delle frasi latine, allora questo misteiroso Saturno ha a che fare con l’ultima frase, tenendo conto che “periodo” è sinonimo di “frase”.

Molti pensieri liberi, alla rinfusa, condivisibili o discutibili a seconda dei punti di vista. Quello che faccio è cercare di rispettare sempre uno schema di pensiero costante da applicare di volta in volta. E’ la migliore garanzia che posso dare a me stesso di avvicinarmi in qualche misura allo schema seguito da Nostradamus.
A presto.

mercoledì 20 novembre 2019

X Mauro - Flip

Mi sono sorpreso alquanto che a una persona attenta come lei fosse sfuggita la mia risposta precedente. Almeno così credevo fino a 5 minuti fa. Preso dal dubbio, e solo per un eccesso di scrupolo, sono entrato nella sezione dei post del blog per verificare che tutto quanto, come sempre avvenuto, mi fosse stato inoltrato via email.
Infatti, è scorrendo le varie email che mi accorgo tempestivamente quando qualcuno scrive nel blog.

Questa volta ho avuto una cattiva sorpresa. Scopro infatti che ben 4 suoi post non mi sono stati inoltrati e, di conseguenza, sono rimasti effettivamente non pubblicati come da lei sostenuto.

Sono davvero dispiaciuto, soprattutto pensando alla sua delusione. Intanto li pubblico adesso, agganciati al post "Enigmi vari". Sono piuttosto impegnativi. Mi dia il tempo di studiarli e nei prossimi giorni le garantisco una risposta adeguata.

Mi scusi ancora. Saluti.


Per Mauro - Flip

Trascrivo qui il suo post odierno e la mia risposta.


Condivido pienamente le argomentazioni e la metodologia di ricerca del dr. Lanza. Grazie ai suoi studi Egli ha davvero riportato alla luce dettagli di Nostradamus sfuggiti completamente ai tanti altri studiosi che si sono occupati prevalentemente di interpretazione delle quartine. Io personalmente ho trovato un'altra conferma inequivocabile tra Nostradamus e il libro di Leowiz, da Lei scoperto. A breve completerò il mio sito dove espongo le mie deduzioni, avevo già provveduto a darle un accenno scrivendole alcuni commenti, che però non ho visto pubblicati. Se vorrà poi dargli un'occhiata credo troverà nuovi spunti di interesse per continuare le Sue ricerche. La terrò informata, a presto... Mauro.


Mia risposta:

Si sbaglia, Mauro. I suoi appunti sono stati regolarmente pubblicati (in calce al post "Nostradamus - codice ed enigmi", al quale lei si è agganciato per scrivere il suo messaggio). Scorra verso l'alto le varie risposte e vedrà da sé. E non solo. Avendo trovato interessanti le sue riflessioni, nel timore che sfuggissero alla lettura altrui ho dedicato ad esse uno specifico post (datato 14 ottobre). Farò lo stesso anche per rispondere a questo messaggio di oggi, sperando che la mia risposta non le sfugga. Stando così le cose, devo chiederle la cortesia di darmi conferma di lettura. Soprattutto, mi faccia conoscere al più presto l'ulteriore nesso che ha scoperto tra il codice Nostradamus ed il libro di Leowitz.
Saluti.