Tecniche di Nostradamus

martedì 28 gennaio 2020

La griglia di Cardano

Partiamo dal primo punto del post precedente, nel quale ho presunto che la lettura/scrittura delle frasi latine (sul cartoncino-maschera) avvenga in orizzontale; chi ci garantisce che esse, invece, non debbano essere lette/scritte verticalmente?

Naturalmente non abbiamo alcuna garanzia al riguardo. Tuttavia, cercando tra le quartine e nelle epistole, emergono insistentemente ben tre concetti inconciliabili tra di loro: quello del contrario, quello del bustrofedico e quello degli incroci.
Non sto ad approfondire le fonti di queste indicazioni perché occorrerebbero almeno 10 post. Tra l’altro, tanto per cambiare, non sappiamo a cosa si riferisca ciascuna di queste direzioni; sappiamo invece di avere a che fare con la disposizione delle frasi latine, con la distribuzione delle quartine nella tavola di Leowitz, con i criteri di lettura (orizzontale, verticale o altro) della tavola stessa.
Tutto questo guazzabuglio non mi ha impedito di formarmi delle idee andando per esclusione, tenendo anche presenti le tecniche di crittografia note all’epoca. Poiché alcune soluzioni mi sembrano impraticabili, non restano che le altre. Il principio di base è sempre lo stesso. Perfino Nostradamus, per quanto ideatore del puzzle, ha dovuto fare i conti con i limiti della manualità per non perdersi nel labirinto da lui stesso creato. In secondo luogo, sarebbe stato inutile sprecare anni della sua vita per lasciare un groviglio inestricabile;tanto valeva distribuire le quartine a caso. La sua è stata una sfida. La soluzione è sotto il nostro naso ed è accessibile, anche se ancora non la vediamo. Esattamente come lo erano quelle dei rebus finora risolti. Se leggete un libro di crittografia, la prima cosa che viene raccomandata, ancor prima di passare agli algoritmi, è di studiare il contesto.
Per quanto riguarda le lettere delle frasi latine, opterei per una maschera orizzontale con lettura verticale. Riporto un esempio tratto da una tavola che sto cercando di costruire in Excel per ottenere automaticamente tutte le disposizioni possibili.



Nell’esempio riportato abbiamo le disposizioni più semplici:

-         successione orizzontale delle quartine secondo l’ordine in cui appaiono nelle Centurie;
-         trascrizione orizzontale delle frasi latine;
-         maschera con fori in orizzontale.

Procedendo riga dopo riga, da sinistra a destra, le caselle in rosso sono quelle scoperchiate dai fori della maschera in corrispondenza delle lettere “A” delle varie frasi latine, essendo la “A” la prima dell’alfabeto e la prima ad apparire nella frase iniziale (ne ho riportato in azzurro uno stralcio: “Ad Caesarem…”).
Questo è un ordinamento volutamente ingenuo ed inadeguato, ma è solo per capirci. Tutte le quartine rispettano la loro successione originaria, sia pure a piccoli salti. Non sarebbe un bell’esempio di codifica.
La questione si complica un po’, ma non troppo, se la successione corretta è sì quella delle A, ma seguendo una lettura verticale. Se leggiamo le righe, otteniamo la successione I,1 – I,4 - I,7, etc., destinate a diventare, nell’ordine, le quartine I,1, I,2 e I,3.  Se invece leggiamo le colonne, otteniamo I,1 – I, 91 – II, 9 etc. Spero di essere stato comprensibile. 

Ovviamente, ogni discussione su questa specifica difficoltà è solo accademica in quanto, se un giorno dovessi trovare la giusta impostazione della tavola, basterebbe un nanosecondo per capire se bisogna andare in orizzontale o in verticale.
A corredo di questo ragionamento, diamo un’occhiata alla quartina VIII, 90 della quale parleremo la prossima volta.

Quand des croisez un trouvé de sens trouble
En lieu du sacre verra un boeuf cornu
Par vierge porc son lieu lors sera comble
Par roy plus ordre ne sera sostenu

Quando il senso degli incroci sarà trovato sconvolto
Al posto del sacro si vedrà un bue cornuto
Il luogo della verga sarà allora al suo apice
L’ordine non sarà più sostenuto dal re

Insomma, ragazzi, siamo in presenza della classica griglia di Cardano, noto crittografo vissuto ai tempi di Nostradamus. I fori della griglia mobile sono sostituiti dalle varie lettere dell’alfabeto. Non risolviamo il problema ma, finalmente, sappiamo con quali carte stiamo giocando e quali indizi dobbiamo cercare.

domenica 26 gennaio 2020

Un po' di filosofia


Il mio ragionamento precedente, che non considero inattaccabile ma che, per alcuni aspetti, considero qualcosa di più di una semplice congettura, altrimenti non l’avrei formulato, presenta una serie di aspetti deboli:

-         presuppone che la lettura/scrittura delle frasi latine (sul cartoncino-maschera) avvenga in orizzontale; chi ci garantisce che invece non debbano essere lette/scritte verticalmente?

-         presuppone, senza alcuna apparente motivazione valida, che tale lettura/scrittura scorra da sinistra verso destra; se la prima frase non potesse essere scritta anche al contrario, come abbiamo visto nell’ultimo post, avrei meno dubbi, perché deve iniziare con una “A”; e, invece, poiché la riga non solo inizia ma anche termina con la lettera “A”, il dilemma rimane nella sua interezza;

-         punto più importante, i numeri di quartina scoperchiati devono puntare alla numerazione attuale della loro disposizione; cioè, se buco la quarta casella e vi trovo il numero 603, vuol dire che in quella posizione va collocata la quartina VII, 3, la terza dopo la fine della sesta centuria. Però noi sappiamo già da tempo che anche le centurie hanno subito uno stravolgimento nella loro interezza; cioè, sono state mescolate indipendentemente dal rimescolamento delle singole quartine. Di conseguenza, la quartina VII, 3 non è affatto la terza dell’attuale settima centuria, ma è la terza quartina di un’altra centuria da identificare. E potrebbe perfino non essere così…

-         Il mio ragionamento non prevede se le quartine vadano disposte in orizzontale, in verticale o in altra maniera, come ad esempio sta sperimentando Flip-Mauro (La catena di Nostradamus). L’unica condizione prescritta è che la 600 si trovi al primo posto.

-         infine, se è vero che la quartina 600 deve trovarsi al primo posto già prima del riordinamento, coma fa a trovarsi lì? Non la si può certamente spostare senza un preciso criterio. Sui motivi che suggeriscono questa posizione della Legis Cantio, vi invito a leggere i post passati nei quali, almeno in parte, vengono spiegate le ragioni che, nel frattempo, mi hanno convinto sempre di più. Le indicazioni in proposito da parte di Nostradamus sono così tante da non lasciare molti margini di errore. Resta perciò il problema di una ricollocazione che sia effetto di una ristrutturazione logica complessiva provvisoria, ancor prima di quella definitiva. E’ chiaro che il soddisfacimento di questa esigenza, non confinato alla quartina specifica, getta inaspettata luce su tutto il processo di decodifica, paradossalmente restringendo il campo d’indagine anziché ampliarlo. Anzi, più correttamente, la 600 finisce al primo posto in maniera del tutto naturale, dopo aver riorganizzato la disposizione delle 10 centurie.

Come si capisce facilmente, la combinazione di tutte queste condizioni lascia campo aperto ad una serie infinita di soluzioni, che evidentemente non possono essere trovate per tentativi, ma seguendo gli indizi che Nostradamus ci ha lasciato. Per trovare le risposte a questi interrogativi dobbiamo necessariamente cercare il filo di Arianna nelle quartine e nelle epistole. Nonostante tutte le ambiguità nelle quali ci imbattiamo e gli abbagli che rischiamo di prendere in piena faccia, non abbiamo altra strada da percorrere. E’ consolante sapere che, se questa è la strada che ci è stata indicata, è evidente che, nonostante tutto, si può sperare che conduca a risultati concreti. Ricordiamoci che non stiamo decodificando un testo che è stato reso illeggibile per impedire in via definitiva che venisse compreso. Che senso avrebbe? Stiamo leggendo un testo criptato che, più o meno velatamente, intende offrire la chiave che è, sì nascosta, ma non del tutto. Qualcuno ha voluto giocare con noi e, per farlo, non può non averci concesso la possibilità di giocare. In questo interminabile gioco dell’oca, siamo andati molto avanti. La fine non può essere lontana. Solo un po’ di ludica filosofia, per questa volta. Dal prossimo post svilupperemo punto per punto.


giovedì 23 gennaio 2020

La prima quartina

Ci siamo lasciati con l’interrogativo sull’uso della maschera di Nostradamus, in maniera da conciliare le tabelle di Mauro con le frasi in latino alle quali ho dedicato gran parte delle mie ricerche.
Finora abbiamo acquisito la convinzione che i 1080 caratteri delle frasi latine vadano incasellati correttamente nelle 1080 caselle della tavola di Leowitz per ricavare l’ordine di 1080 quartine (942 delle Centurie e 138 presagi).
Nulla è stato lasciato al caso; a queste conclusioni siamo arrivati attraverso la soluzione di una serie di enigmi, il più importante dei quali è costituito dalla quartina IX,1 che ci invita esplicitamente a disporre le lettere sulla tavola. Posso essere stato approssimativo o anche essermi sbagliato in qualche situazione specifica, ma l’insieme dei tasselli incastrati è così coerente da non lasciare margini di dubbio sull’impostazione complessiva dell’impianto crittografico.
Purtroppo, nonostante queste “certezze”, finora non sono arrivato ad alcun risultato finale decisivo. Nei post più recenti ho elencato le varie incognite che ostacolano le ricerche: essenzialmente, corretto ordine delle frasi latine e loro disposizione nella tavola. Il lavoro di Mauro ci mette al cospetto di una nuova prospettiva che, di fronte all’insuccesso delle precedenti, merita certamente di essere esplorata.
La questione, per quanto concettualmente semplice, è un po’ articolata nella sua elaborazione. Per iniziare, torniamo al tema della maschera virtuale costituita dalle frasi latine. Prendiamo, per esemplificare, la prima di esse: “Ad Caesarem Nostradamum filium”. La scriviamo idealmente su una striscia di cartone e facciamo dei fori in corrispondenza delle lettere “A”. Quando avremo esaurito le “A” passeremo alle “B” (eventualmente presenti nelle altre frasi latine), poi alle “C” e così via. Avremo dei fori in corrispondenza delle posizioni 1, 4, 7, 16 e 18. Andiamo quindi ad osservare i numeri di quartina che stanno in quelle caselle. Secondo la mia idea iniziale, avrei trovato, appunto, le quartine 1, 4, 7, 16 e 18.  Secondo la teoria di Mauro vi trovo, invece, le quartine 600, 603, 245, 477, 479 che, basta leggerle, non hanno alcuna successione logica plausibile. La mia proposta però è debole, in quanto presuppone il rispetto di tre vincoli assai discutibili, insiti nello stesso processo di decodifica appena teorizzato: la lettura deve avvenire in orizzontale; deve scorrere da sinistra verso destra; la quartina 603, per citarne una, deve corrispondere effettivamente alla terza quartina della settima centuria.
Le cose non stanno invece così ma, prima di approfondire, devo dare per acquisiti alcuni punti sui quali mi sono dilungato nei post precedenti; su altri, nel frattempo, mi sono formato nuove convinzioni.
Tra i primi, ricordo principalmente l’importanza che ho sempre conferito alla Legis Cantio (quartina 600) ed alla necessità che essa appaia in prima posizione. Mi sembra che più volte lo stesso Nostradamus lo suggerisca molto chiaramente a chiunque voglia intendere. Il problema è che, per tutta una serie di esigenze crittografiche che vi risparmio, questo enorme puzzle esige che la prima quartina di tutta la serie (la 600) vada a trovarsi nella prima casella della tabella non solo dopo, ma già prima del riordinamento; essa, in pratica, non subirà alcuno spostamento. In questa stessa casella deve essere inoltre incasellata la lettera “A”.
La tabella di Mauro prevede in quella posizione, proprio la quartina 600. Ho trovato un solo modo idoneo a conciliare tutte le esigenze finora emerse. Un modo che non scaturisce da iniziative campate in aria, ma trova riscontro in alcuni indizi già esaminati in passato e sui quali, nel frattempo, ho riflettuto a fondo.
Per il momento, però, voglio tornare sulla collocazione della prima frase latina, sopra riportata. Ho sempre manifestato delle incertezze sull’esatto ordine di quelle frasi. Senza dilungarmi, posso dire di essere arrivato alla conclusione che la prima di esse mantiene il suo posto. Ne consegue che la prima casella della tabella di Leowitz, in qualsiasi direzione la chiave venga scritta (in verticale o in orizzontale, da sinistra verso destra o viceversa), finisce col contenere in ogni circostanza la lettera “A”, la prima “A” di tutta la chiave che equivale al numero “1” e,  di conseguenza, alla prima quartina del nuovo ordine; quella lettera che, bucato il teorico cartoncino, scoperchia il numero 600 della ricostruzione di Mauro che, a sua volta, corrisponde a quella quartina (Legis Cantio) che, nel modo che vi dirò, trova proprio lì la sua collocazione ancor prima del riordinamento definitivo. Ecco l’immagine con la frase latina scritta da sinistra verso destra, da destra verso sinistra, in verticale.



mercoledì 22 gennaio 2020

Il codice e la maschera

Sto seguendo con grande attenzione ed interesse il lavoro che Mauro Vairani (in arte Flip) sta divulgando nel suo blog “La catena di Nostradamus”.
Prima di proseguire con la lettura di questo post, suggerisco di dargli un’occhiata (meglio più di un’occhiata), se non l’avete già fatto. E’ semplicemente geniale. Su questo non c’è ombra di dubbio.
Il problema è capire se, oltre che essere geniale, è anche corretto. Gli indizi vanno in questa direzione, ma restano solo indizi finché non se ne ha conferma. Tuttavia, quanto meno nel metodo e prescindendo dalla specificità della tabella realizzata, personalmente credo che Mauro abbia aggiunto un grosso tassello al grande puzzle sul quale in tanti ci arrovelliamo le meningi.
Sarebbe illusorio, e facilmente smentibile da qualsiasi test pratico, supporre che i numeri così disposti diano l’ordine di successione delle quartine. Non per questo bisogna dedurre che siano sbagliati. In ogni caso, giusti o sbagliati che siano, scardinano una porta blindata.
In una sua email, Mauro privilegia la possibilità che Nostradamus abbia utilizzato una maschera perforata da sovrapporre alla tabella numerica. Condivido pienamente questa convinzione per tre motivi:
1) abbiamo a che fare con un codice e, come in tutti i codici, è perfettamente legittimo, ed a quei tempi anche abusato, l’uso delle maschere perforate.
2) abbiamo una quartina che parla di maschere;
3) siamo in possesso della maschera.

La quartina è la II, 10, alla quale ho già accennato nei libri “Il vero codice di Nostradamus” e “L’ultima chiave di Nostradamus” senza percepire, in quelle occasioni, la letteralità del significato della parola "maschera".

Molto tempo prima tutto sarà organizzato
(la struttura delle centurie organizzata prima della stesura)

Noi speriamo in un secolo danneggiato
(il riferimento è alla VII centuria, incompleta o “danneggiata”)

Lo stato delle maschere e dei soli molto cambiato
(stravolgimento delle quartine  ricomponibili univocamente (soli =unici) con l’uso di maschere)

Si troverà poco che voglia stare al suo posto
(poche quartine mantengono la posizione originaria)

Resta il problema della maschera. Non potendocene lasciare una fisica, Nostradamus ce ne ha lasciato una virtuale. E’ costituita dalle frasi latine alle quali non rinuncio, perché non nutro il benché minimo dubbio sulla necessità del loro utilizzo. Perché mai Nostradamus avrebbe dovuto impostarci sopra una serie di enigmi che ci hanno guidato lungo tutto un ragionamento logico, testato passo passo sul campo nel corso della sua formulazione? Solo che, adesso, ne ho capito meglio la funzione. Una funzione che permette di conciliare il lavoro di Mauro con il mio, integrandoli perfettamente.
Adesso devo andare. Il seguito probabilmente domani.