Tecniche di Nostradamus

mercoledì 22 gennaio 2020

Il codice e la maschera

Sto seguendo con grande attenzione ed interesse il lavoro che Mauro Vairani (in arte Flip) sta divulgando nel suo blog “La catena di Nostradamus”.
Prima di proseguire con la lettura di questo post, suggerisco di dargli un’occhiata (meglio più di un’occhiata), se non l’avete già fatto. E’ semplicemente geniale. Su questo non c’è ombra di dubbio.
Il problema è capire se, oltre che essere geniale, è anche corretto. Gli indizi vanno in questa direzione, ma restano solo indizi finché non se ne ha conferma. Tuttavia, quanto meno nel metodo e prescindendo dalla specificità della tabella realizzata, personalmente credo che Mauro abbia aggiunto un grosso tassello al grande puzzle sul quale in tanti ci arrovelliamo le meningi.
Sarebbe illusorio, e facilmente smentibile da qualsiasi test pratico, supporre che i numeri così disposti diano l’ordine di successione delle quartine. Non per questo bisogna dedurre che siano sbagliati. In ogni caso, giusti o sbagliati che siano, scardinano una porta blindata.
In una sua email, Mauro privilegia la possibilità che Nostradamus abbia utilizzato una maschera perforata da sovrapporre alla tabella numerica. Condivido pienamente questa convinzione per tre motivi:
1) abbiamo a che fare con un codice e, come in tutti i codici, è perfettamente legittimo, ed a quei tempi anche abusato, l’uso delle maschere perforate.
2) abbiamo una quartina che parla di maschere;
3) siamo in possesso della maschera.

La quartina è la II, 10, alla quale ho già accennato nei libri “Il vero codice di Nostradamus” e “L’ultima chiave di Nostradamus” senza percepire, in quelle occasioni, la letteralità del significato della parola "maschera".

Molto tempo prima tutto sarà organizzato
(la struttura delle centurie organizzata prima della stesura)

Noi speriamo in un secolo danneggiato
(il riferimento è alla VII centuria, incompleta o “danneggiata”)

Lo stato delle maschere e dei soli molto cambiato
(stravolgimento delle quartine  ricomponibili univocamente (soli =unici) con l’uso di maschere)

Si troverà poco che voglia stare al suo posto
(poche quartine mantengono la posizione originaria)

Resta il problema della maschera. Non potendocene lasciare una fisica, Nostradamus ce ne ha lasciato una virtuale. E’ costituita dalle frasi latine alle quali non rinuncio, perché non nutro il benché minimo dubbio sulla necessità del loro utilizzo. Perché mai Nostradamus avrebbe dovuto impostarci sopra una serie di enigmi che ci hanno guidato lungo tutto un ragionamento logico, testato passo passo sul campo nel corso della sua formulazione? Solo che, adesso, ne ho capito meglio la funzione. Una funzione che permette di conciliare il lavoro di Mauro con il mio, integrandoli perfettamente.
Adesso devo andare. Il seguito probabilmente domani.

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