Tecniche di Nostradamus

martedì 23 aprile 2013

Riflessioni sul "codice Nostradamus"


Come potete dedurre da soli dall’assenza di commenti, le reazioni a questo blog non sono numerose. Mi sfugge, perciò, la percezione di quanto sia realmente seguito e dell’interesse che riscuote.
Le statistiche degli accessi mi dicono poco, perché non è possibile distinguere quanti siano i visitatori occasionali reindirizzati dal motore di ricerca di Google e quanti i visitatori permanenti.

Così, qualche giorno fa, solo per orientamento e senza alcuna pretesa di prendere come parametro di sondaggio l’opinione di una sola persona, ho chiesto a un amico che segue il blog di manifestarmi sinceramente il suo parere.
Egli mi ha dato una opinione articolata; mi aspettavo una risposta generica, di scarso valore statistico, e mi sono ritrovato con alcuni spunti che mi hanno fatto riflettere.
In sintesi, se ho ben capito, mi ha detto: “Sì, la cosa mi interessa. Però ti tiri spesso indietro sul più bello… E questo è insoddisfacente e stancante”.

Potrei tirare in ballo la solita e sempre valida questione del rispetto della volontà dell’autore. Se egli avesse voluto diffondere le centurie ai quattro venti si sarebbe comportato diversamente.
E potrei anche tirare in ballo il mio desiderio di non permettere a un qualsiasi profittatore, e il mondo ne è pieno, di mangiare gratis un pasto che non gli appartiene.
Queste, però, sono cose note e scontate. Adesso voglio fare un discorso di tipo diverso.

Chiunque si accosti a Nostradamus lo fa spinto dal desiderio di sapere cosa ci riserva il futuro: lo fa più o meno convintamente, come per la lettura degli oroscopi, ma lo scopo è quello. Questo spirito è sbagliato; e non sono solo io a dirlo, ma i fatti analizzati obiettivamente.
Non vi dico quanti libri su Nostradamus contiene la mia biblioteca. Tutti gli autori pensano di avere scoperto la chiave per leggere il futuro, però non ce ne sono due che dicano le stesse cose; evidentemente, nessuno ha trovato un bel nulla. In compenso, tutti si arrampicano sugli specchi per convincere gli altri, e forse se stessi, con intrecci di ragionamenti sconclusionati e ridicoli.
In realtà non potranno trovare mai nulla, finché non si decideranno ad indossare delle lenti speciali, per la lettura del “codice” adottato da Nostradamus.

Apriamo perciò una parentesi che chiarirà molti aspetti di fondo, per concludersi con la spiegazione della quartina più gettonata di questi ultimi tempi, la X,91, che viene riferita all’elezione di Papa Francesco:

Il Clero Romano l’anno 1609,
Al capo dell’anno farà elezione
Di un grigio e nero uscito dalla Compagnia,
Giammai ci fu qualcuno così malvagio.

Nell’articolo “Habemus Papam” ho sostenuto velocemente che questa non è una quartina profetica, ma di struttura. Per l’esattezza, ho scritto:

Quello che posso dire è che questa quartina non riguarda affatto un Pontefice, né Francesco I e né altri. L’anno dell’elezione, da solo, denuncia la presenza di un “codice” di struttura. Può darsi che in futuro sorga l’occasione di parlarne.

Adesso ho deciso di spiegarla, perché questa è una quartina “difficile”, che ci darà modo di riflettere insieme sulle opinioni espresse dal mio amico.

Conoscete già il mio metodo: attaccarsi a una parola (nel caso specifico “Compagnia”, normalmente intesa come “Compagnia di Gesù”) per estrapolare un significato complessivo è dimostrazione di incompetenza e, a volte, di ciarlataneria. Avete visto dalle mie dimostrazioni che ogni quartina richiede studio, ricerca, riflessione, confronti e collegamenti.
Anche per spiegare la quartina X,91 che, come ho detto, è piuttosto difficile, dobbiamo passare per diversi argomenti preliminari.


4 commenti:

  1. Scusi se le rispondo un po' in ritardo.
    Io leggo sempre con molto interesse quello che ha da dirci. Ovviamente il blog è poco seguito perche' l'utente medio vorrebbe avere informazioni su catastrofi, guerre, ... mentre lei ha fatto notare che le Centurie sono un prodotto altamente scientifico che non lascia nulla alla interpretazione personale. Ovviamente anche io come l'utente medio sono molto di curioso di sapere che cosa voleva dirci Nostradamus. Ma ovviamente rispetto la sua scelta, perché solo a lei tocca la decisione se, quando e come dirlo.
    Anche io come lei sono sempre stato incuriosito dalle Centurie, ma poi andando a leggere presunti interpreti mi ero reso conto come lei che ognuno vedeva un po' quel che voleva vedere ed ho lasciato perdere, perché non avevo ne' il tempo ne' le conoscenze per affrontare un lavoro immane come lei ha fatto. Alla fine lei mi ha risolto comunque il famoso dilemma, non è un ciarlatano, come già sospettavo allora.
    Comunque molte informazioni contenute nei suoi libri e nel suo blog mi sono state molto utili per colmare alcune lacune su "studi" (se si possono chiamare tali, piu' che altro curiosità mie) che stavo facendo. E di questo non posso che ringraziarla.
    Un caloroso abbraccio!

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  2. Grazie per le sue parole. La scelta di limitarmi al codice ha un duplice scopo: dimostrare l'esistenza del codice stesso e fare quello che nessuno ha mai fatto.

    Volutamente mi astengo dal presentare le quartine profetiche. Il passato lo conosciamo già e il futuro è indistinguibile, a causa dall'enormità dei simboli ai quali Nostradamus fa ricorso.
    Se mi azzardassi a interpretarlo, finirei col confondermi con quella massa di "interpreti" che critico tanto.
    Inoltre, coi miei errori, squalificherei il rigoroso lavoro di decifrazione al quale sto dedicando tutte le mie cure.

    Carissimi saluti e grazie ancora.


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  3. Effeettivamente è vero quello che dice. Stavo pensando alle quartine su Giovanni Paolo II e mi sono chiesto se qualcuno in possesso del codice nel 1980 avrebbe potuto evitare l'attentato. Penso proprio di no, quindi pur in possesso del codice mi sembra quasi impossibile capire quanto scritto finché questo non avviene. Chissà perché ha nascosto gli eventi in questo modo così complesso. Avrà avuto le sue buone ragioni, a me sembra quasi che ci stia dicendo questo è il Fato e pertanto è immutabile.
    Un caloroso abbraccio e grazie ancora per il suo lavoro.

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  4. Le Sue osservazioni sono molto interessanti e mi hanno suggerito una risposta complessa che, a causa della sua lunghezza, viene rifiutata dal blog come risposta a un commento.

    Poiché, inoltre, riveste carattere generale, spero che possa interessare anche ad altri frequentatori del blog.
    Pertanto, la pubblico come post a sé.

    Grazie ancora per l'interesse dimostrato.

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