Tecniche di Nostradamus

lunedì 28 febbraio 2011

Le sestine

Ho scritto che, a quanto mi risulta, la quartina del precedente messaggio non ha mai formato oggetto di interpretazione. Come mai? Semplicemente perché, non avendone mai compresa la natura, nessun esegeta è riuscito a trovare un evento storico al quale abbinarla.
Eh sì! Perché così funziona il processo interpretativo degli studiosi, alcuni dei quali (anzi, parecchi) hanno perfino la faccia tosta di autoproclamarsi "unico e autentico interprete". Sulla base di cosa, non si sa.

In realtà, nessuno di questi "autentici interpreti" si è mai accorto che le quartine si dividono in due parti: una è costituita da quartine che io definisco di "struttura", che attengono cioè al processo organizzativo della loro formazione e distribuzione; l'altra è costituita da quartine profetiche. La quartina IX,97 è una quartina di struttura.
Tra le quartine profetiche si annida il messaggio occulto di Nostradamus, il "terzo livello" al quale ho accennato all'inizio di questi post.

Ora, per spiegare una quartina, il primo passo da fare è quello di inquadrarlo nel corretto gruppo di appartenenza. Questo non risolve il problema ma, intanto, lo imposta correttamente.
Come operano, invece, gli interpreti? Vanno semplicemente a caso! Quando riescono, in qualche maniera e con qualche forzatura, a far corrispondere una qualsiasi quartina a un evento storico, "sparano" la loro lettura. E' ovvio che, così facendo, si riesce quasi sempre a trovare una quartina per ogni evento storico rilevante; ed è anche ovvio il motivo per il quale ogni quartina "beneficia" di interpretazioni diverse a seconda dell'estro dell'esegeta di turno.
Ci troviamo così di fronte a quartine profetiche abbinate a eventi storici con i quali non hanno alcuna attinenza o, peggio, a quartine di struttura alle quali vengono abbinati eventi storici. Tutto questo, naturalmente, presta il fianco alle critiche dei detrattori che, con ottime ragioni, mettono in risalto l'inattendibilità delle dilettantesche interpretazioni.

Tornando alle opere di Nostradamus, bisogna sapere che, nel tempo, si sono diffuse 58 sestine (6 versi ciascuna). Il goffo tentativo è stato evidentemente quello di portare a 100 poemetti la composizione della settima Centuria, composta da 42 quartine. Non si sa bene perché il "falsario" abbia fatto ricorso a sestine anziché a quartine.
Comunque, lo stile è visibilmente diverso da quello di Nostradamus, lo stesso veggente non le menziona mai quando fa riferimento alle sue opere, la decodifica degli enigmi non le prende in considerazione. Eppure c'è chi crede che siano originali.
Lo si creda pure. Per quanto mi riguarda, è come se non esistessero.

domenica 27 febbraio 2011

La quartina IX,97

Riprendiamo la trattazione della quartina IX,97. La trascrivo rispettando i caratteri tipografici originali che, all'epoca, permettevano l'uso indifferente sia della "u" e della "v" che della "s" e della "z".

De mer copies en trois parts diuisees,
A la seconde les viures failleront,
Desesperez cherchant champs Helisees,
Premiers en breche entrez victoire auront.

La quartina fa parte di un gruppo, riportato nel libro già pubblicato, nel quale Nostradamus descrive organicamente la struttura generale del suo lavoro. Ho chiamato quella descrizione "manuale delle istruzioni", precisando che i manuali occulti lasciati dal veggente sono due: il primo è, appunto, quello di cui stiamo parlando; il secondo è quello nel quale viene descritto il procedimento per l'estrazione della "chiave" di ordinamento delle quartine.
Teniamo presente che, fino a oggi, nessuno aveva mai minimamente sospettato la presenza di questi manuali.

Il primo verso (copies de mer = flotta) ci mette subito al cospetto di quello che Nostradamus considera l'insieme delle quartine; un concetto analogo a quello di "Chiesa Cristiana". Mentre, però, questo secondo termine viene utilizzato per simboleggiare l'insieme indefinito delle quartine, senza alcun riferimento alla loro struttura, il termine di flotta (altre volte "armata" o "esercito") rappresenta le quartine nella loro struttura organizzata: appunto un'armata schierata.

La flotta divisa in tre parti

E' evidente il riferimento alla pubblicazione suddivisa in tre fasi.

Alla seconda mancheranno i viveri

La seconda fase, che riguarda le prime 7 Centurie, appare incompleta perché la settima Centuria contiene meno quartine delle altre.

Disperati cercando i campi Elisi

Sono gli interpreti che inseguono "disperatamente" la leggenda della 58 quartine mancanti.

I primi a far breccia avranno la vittoria

Coloro che scopriranno l'inganno avranno il successo. Considero questo verso come beneaugurante per il futuro delle mie ricerche, visto che sono stato l'unico al mondo, in 450 anni, ad avere scoperto l'inganno delle "mille quartine"; la soluzione è rivelata nel libro pubblicato.

Interessante la verifica di convalida che, molto spesso, rassicura l'interprete: l'anagramma giusto al posto giusto, a conferma che si sta parlando proprio delle centurie.

…entrez vic… = centvriez

Nostradamus ricorre spesso agli anagrammi, però bisogna dire che gli interpreti ne hanno sempre fatto un abuso. Il problema è che, con gli anagrammi, si può leggere ciò che si vuole. E' essenziale, perciò, che essi non vengano utilizzati come elemento primario di interpretazione, ma solo come elemento secondario, a conferma di una interpretazione già effettuata per altre vie.

sabato 26 febbraio 2011

Le Quartine

Immagino che tra le poche persone che hanno deciso di seguire questo blog ve ne siano alcune che non sanno proprio nulla dell'argomento.

Bisogna, perciò, che faccia un po' di chiarezza su quella che viene definita come "opera profetica" di Nostradamus.

Il lavoro che l'ha reso famoso è costituito indubbiamente dalle Centurie. Si tratta di 10 raccolte di poemetti di 4 versi ciascuno (quartine). Ogni Centuria contiene 100 quartine, ad eccezione della settima Centuria che ne contiene 42.
In totale, quindi, 942 quartine. Perché 942? E' un inganno per disorientare gli interpreti. Infatti Nostradamus ha utilizzato delle espressioni che, nell'apparenza e solo nell'apparenza, sembrano indicare che le quartine siano 1000. Chi ha letto il mio libro ha toccato con mano la geniale arguzia alla quale Nostradamus ha fatto ricorso: un enigma che, in fondo, non sembra nemmeno un enigma; tanto lineare appare l'affermazione della presunta presenza di 1000 quartine.

Insomma, per 450 anni i più autorevoli ricercatori sono impazziti alla ricerca delle "58 quartine perdute".
Lo stesso segretario di Nostradamus, Jean Aimé de Chavigny, evidentemente all'oscuro delle "trame" del suo "principale", ha messo in circolazione delle quartine dubbie. Può pure essere che quelle quartine siano state rintracciate tra gli appunti di Nostradamus, però sono estranee all'opera che egli ha inteso pubblicare.
Nel tempo, le varie edizioni di stampa hanno proposto alcune quartine aggiuntive la cui origine è sconosciuta. Certamente false.

Come faccio ad affermarlo con tanta sicurezza? Non dimenticate che io sostengo di aver decodificato l'opera.
Questa decodifica rivela una formazione complessa della quale Nostradamus descrive la composizione, la struttura, la suddivisione in gruppi, la validità temporale, l'ordinamento. In questa descrizione, egli menziona 942 quartine e su questo numero costruisce la sua chiave.

Importante sapere che le quartine sono state pubblicate in 3 fasi:

1) 1555 - Editore Macé Bonhomme: 353 quartine
2) 1557 - Editore Antoine Du Rosne: 642 quartine; le 353 precedenti + 289 nuove di cui 300 mai pubblicate; un rompicapo finora irrisolto, del quale fornisco la soluzione nel libro ancora inedito.
3) 1566 - Editore Pierre Rigaud: 942 quartine (le precedenti + altre 300)

Con riferimento alle varie edizioni, Nostradamus prende perfino in giro i suoi interpreti, dedicando a essi una bellissima quartina, la IX,97 (Centuria 9, quartina 97).


Volete provare a pensarci un po' su? Vi dico subito che mai NESSUNO si è cimentato con questi versi oscuri, non sospettando minimamente l'argomento trattato. Eppure sono di una chiarezza disarmante.
In ogni caso, a questa quartina dedicherò il prossimo argomento, prima di continuare con la descrizione delle opere di Nostradamus.

venerdì 25 febbraio 2011

Anticristo di Nostradamus

Ho scritto nel precedente post che "Michel si professa fervente cattolico per tutta la vita, frequenta le Sante Messe e spende spesso nelle sue opere il nome della Chiesa, di Gesù Cristo, dei Santi. Racconta perfino vicende apocalittiche che sembrano tratte pari pari dal libro della Rivelazione di Giovanni".

Con le sue citazioni cattoliche e le sue descrizioni apocalittiche, Nostradamus ha ingannato tutti! Per ben 450 anni!
History Channel impazza con le trasmissioni sull'anticristo di Nostradamus. Addirittura ben tre anticristi: Napoleone, Hitler e un altro che deve ancora arrivare.
Be' sì, certo. Forse Napoleone e, soprattutto, Hitler possono essere visti come dei distruttori, degli anticristi. Ma questo rientra nell'ambito dei cicli storici che, periodicamente, danno vita a dei personaggi di grande negatività. Anche Nerone, allora, viene visto come anticristo dalla tradizione Cristiana. Insomma, per vedere anticristi dappertutto non c'è bisogno di Nostradamus. Anche oggi ne vedo un paio in circolazione… chissà se uno di essi è quello atteso!
Il "vero" anticristo di Nostradamus è ben altra cosa e non ha nulla di religioso o anti-religioso. Avremo modo di tornarci sopra.

E i continui rimandi alla Chiesa Cristiana? Le sue quartine! Le sue 942 quartine delle Centurie. Anzi, le 1080 quartine. Infatti, quando durante il processo di decodifica viene il momento di aggiungere 138 quartine dei Presagi alle 942 quartine delle Centurie egli afferma che "sarà la Monarchia Cristiana sostenuta e aumentata".

A proposito di Chiesa Cristina, Nostradamus sostiene che "a cominciare da quell'anno" (non dice quale) "alla Chiesa Cristiana sarà fatta la più grande persecuzione in Africa che mai sia stata fatta e durerà fino al 1792, che verrà visto come un rinnovamento di secolo".

Ebbene, cosa dice la quasi totalità (ripeto: quasi TOTALITA') degli "esperti"?
"E' chiaro! Nostradamus descrive l'epoca della rivoluzione francese che ha cambiato le abitudini politiche e sociali. Nostradamus ha visto bene, dunque!"

Eh, no! Non si può prendere una parte e ignorare l'altra. Prima del 1792 non c'è stata alcuna persecuzione della Chiesa Cristiana né in Africa e né altrove. Figuriamoci, poi, una di tale entità che mai se ne erano viste di uguali. E da quale anno, poi?
Insomma, decidiamoci! O Nostradamus ha sbagliato oppure dice una cosa intendendone un'altra.
Gli esegeti hanno torto, ovviamente. Lo sanno e fingono di non saperlo, altrimenti devono ammettere la loro inadeguatezza. Consapevoli di questo, come se la cavano?
"Be'", dicono. "E' già tanto che Nostradamus abbia previsto la rivoluzione francese ben 250 anni prima; non è poi tanto importante se ha sbagliato qualche dettaglio".
Alla faccia dei dettagli!
E, poi, che vuol dire? Se uno è profeta, allora è profeta; altrimenti non lo è. Un profeta a metà! Boh!

Certo che se qualcuno avesse provato a stilare un "dizionario" delle parole-simbolo usate da Nostradamus e avesse accostato la parola "quartine" a "Chiesa Cristiana", forse avrebbe capito qualcosa di più! Non solo in questa, ma in una decina (e probabilmente di più) di altre circostanze analoghe.

Fermiamoci qui. Vi toglierò la curiosità al più presto, spiegandovi anche cosa sono le "quartine", le "Centurie" e i "Presagi". E vi parlerò anche delle Epistole e degli Almanacchi.
Non se ne può fare a meno: la chiave di decifrazione è stata frammentata e disseminata dappertutto.

Intanto, finora ho fatto passare tre elementi di codifica:
1) scrittura al contrario;
2) parole-simbolo;
3) anagrammi giusti al posto giusto.

E c'è dell'altro, ovviamente.

giovedì 24 febbraio 2011

Origini di Nostradamus

Per spiegare bene il fenomeno Nostradamus, bisogna conoscere prima il personaggio.
A questo punto, però, mi trovo in un imbarazzante dilemma: raccontare la sua biografia, col rischio di disinteressare e allontanare quei pochi coraggiosi che hanno fatto proposito di seguirmi, o passare direttamente al "dunque", col risultato di vanificare il processo di "immedesimazione" che è l'unica via per capire veramente?

Scelgo una via di mezzo, cercando di non perdere la rotta: un po' di biografia, senza esagerare, distillata col contagocce e annacquata da considerazioni personali. Il mio invito è che non facciate "salti di lettura" se una cosa vi interessa poco. Ripeto: bisogna "capire" il personaggio per capire le sue opere.

Come dato biografico, intanto, è bene sapere che Nostradamus è solo il "nome d'arte" del veggente: Nostra damus = diamo le cose che possediamo. Per il futuro, userò indifferentemente le parole "veggente" o "profeta" per semplice comodità, senza alcuna intenzione di attribuire pregiudizialmente ad esse il significato che rivestono. Io mi limiterò a presentarvi le cose, lasciando a voi ogni forma di giudizio.
Il nostro, dunque, si chiamava Michel de Nostredame ed è nato il 14 dicembre 1503 a Saint-Remy de Provence.
Nostredame… Notre Dame… Nostra Signora.
Il cognome era stato assunto dal nonno paterno (Guy Gassonet) al momento della conversione. Un cognome strano… strettamente attinente al messaggio che Nostradamus lascerà "inequivocabilmente" al terzo livello dei suoi scritti…. Molto prima di Dan Brown.
Anche il nonno materno, Jean de Saint-Remy, ha un legame strano... col Santo Graal…

Eccolo! Ci risiamo, direte!!! Non sono io a sostenerlo. Lo sostiene invece il trio Baigent-Leigh-Lincoln a pag. 142 del libro "Il Santo Graal"; quello da cui ha preso spunto Dan Brown per il suo famosissimo "Codice da Vinci".

Ma non corriamo troppo! Per adesso mettete a mente l'anno di nascita, 1503, e non dimenticatelo più. Vi servirà quando meno ve lo aspetterete.
Vi risparmio i dettagli sulla sua origine. Basti sapere che i nonni sono di origine ebraica e, per motivi "politici" dell'epoca, decidono di convertirsi al Cattolicesimo.
Si tratta evidentemente di conversione di comodo. Lo stesso Michel si professa fervente cattolico per tutta la vita, frequenta le Sante Messe e spende spesso nelle sue opere il nome della Chiesa, di Gesù Cristo, dei Santi. Racconta perfino vicende apocalittiche che sembrano tratte pari pari dal libro della Rivelazione di Giovanni.

Dubito fortemente che, dentro di sé, egli fosse veramente cattolico. La mia intima convinzione è che non lo fosse affatto.
Potete immaginare un non-cattolico che, all'epoca dell'Inquisizione, scrive di profezie e visioni? Sarebbe finito dritto dritto sul rogo. Cosa c'era di meglio che camuffare le sue "profezie", o ciò che occultava sotto l'apparenza di profezie, sotto un manto di protezione di origine Cristiana?
A dimostrare che non fosse Cattolico c'è poco, per la verità. Il fatto che era praticamente "obbligato" al Cattolicesimo non significa in sé che non fosse davvero cattolico.
Però, egli era un ebreo indottrinato dal bisnonno materno alle tradizioni ebraiche e alla Qabbalah. Usava la scrittura ebraica da destra verso sinistra e, con questo semplice trucco, ha "criptato" molte delle sue profezie senza che mai nessuno se ne sia accorto. La leggenda vuole che discenda dalla tribù degli Issachar che, secondo la tradizione, custodivano il segreto dei destini dell'umanità. In realtà, gli Issachar erano "esperti conoscitori dei tempi opportuni in cui Israele doveva agire" (Cronache 12:32); quindi, degli astrologi e conoscitori del calendario.

Difficile che, con un tale background preso evidentemente molto sul serio, Nostradamus fosse cattolico.

mercoledì 23 febbraio 2011

Argomenti preliminari

Google fornisce 6.400.000 risultati alla digitazione della parola "Nostradamus". Non è possibile verificare quanti dei link segnalati si limitino a citare quel nome e quanti, invece, conducano direttamente a siti e blog sul personaggio. Sicuramente questi ultimi sono una quantità sterminata.
Ne ho visitati tantissimi nel tempo, migliaia e migliaia.
Dicono tutti una cosa sintetizzabile in 5 parole: Nostradamus ha scritto delle profezie.
Alcuni siti, pochi, si danno da fare per dimostrare che si tratta di sciocchezze. Altri, quasi tutti, si danno da fare per dimostrare che si tratta di verità.
Sbagliano gli uni e sbagliano gli altri.
Chi etichetta come sciocchezza ciò che non capisce è uno sciocco lui stesso. E questo vale per Nostradamus come per qualsiasi cosa nella vita.
Ugualmente, prestare fede a enigmi inesplicabili e arrampicarsi sugli specchi per dare ad essi un significato è altrettanto sciocco e ingenuo. Anzi, sono proprio questi tentativi che qualsiasi bambino può demolire a togliere credibilità alla figura di Nostradamus.
Pochi, pochissimi hanno cercato di capire se i messaggi di Nostradamus sono stati scritti in codice e hanno tentato di portare alla luce questo codice. Si tratta veramente di una manciata di persone, che si possono contare sulla punta delle dita di entrambe le mani. Nessuno è mai venuto a capo di nulla; solo un paio hanno intravisto dei bagliori di luce, ma non sono stati in grado di andare oltre.
Lo stesso Isaac Newton, ossessionato dall'ansia di scoprire la data dell'apocalisse, si è cimentato in questo compito e ha dovuto gettare la spugna.
A me è andata meglio. Com'è possibile?

Non lo so.
Posso solo dire che, a partire dal 2003, ho letto la biografia di Nostradamus centinaia di volte. Ho letto le sue quartine e le sue epistole migliaia di volte. Ho perfino "copiato" i suoi lavori trascrivendoli al computer. Ho studiato la storia della sua epoca. Ho studiato la biografia dei personaggi che lo hanno influenzato. Un impegno mostruoso e apparentemente insensato che nessuno aveva sicuramente affrontato prima di me.

Perché l'ho fatto?

Non lo so.
Il personaggio mi affascinava; ero certo che, se aveva speso una vita intera per creare la sua opera, un motivo ci doveva essere. A quell'epoca era in voga scrivere oroscopi per accreditarsi presso la nobiltà. Nostradamus non si era limitato a questo. La quartina con la quale aveva previsto la morte di Enrico II di Valois in un torneo per mano di Gabriel De Lorges gli aveva dato la maggiore reputazione possibile, rendendolo astrologo di fiducia della Regina Caterina de' Medici. Per due volte aveva acquistato fama, onori e ricchezza combattendo la peste.
Perché allora? Perché sprecare la sua vita impostando un lavoro che nessuno poteva capire?
Ecco perché ho letto e riletto tutto su di lui. Per immedesimarmi il più possibile; per capire cosa pensava, cosa cercava, cosa voleva dire.
E, poi, un giorno ho capito. Di colpo! Ho capito qual era il messaggio che voleva trasmettere, ho capito a chi lo voleva trasmettere, ho capito per "chi" e per "cosa" si è sacrificato. E ho capito anche come ha fatto.
A quel punto, non restava che trovare le sue chiavi. Sì, perché non si tratta di una chiave, ma di una successione di enigmi, uno dopo l'altro, uno propedeutico all'altro.

Nel libro che ho pubblicato, svelo alcuni di questi enigmi: tanti quanto bastano per dimostrare che il "codice Nostradamus" esiste, indicando come funziona: tanti quanto bastano per porre fine alle cialtronerie che ci sono state propinate negli ultimi 4 secoli e mezzo.
Soprattutto, spero di mettere fine alle paure sull'apocalisse che stanno dilagando in attesa del 2012; almeno per quanto riguarda Nostradamus. Io non so cosa succederà nel 2012. So però con assoluta certezza che Nostradamus non se ne occupa, nonostante che varie trasmissioni televisive e "autentici" interpreti sostengano il contrario. Come fanno a sostenere ciò che non hanno capito? Mistero nel mistero!

Dopo questo primo libro di "anteprima" molti altri enigmi verranno rivelati in maniera più organica e completa nel libro non ancora pubblicato.
In entrambi seguo un percorso rigoroso, obiettivo, direi scientifico se posso appropriarmi di questo termine in una materia che suona male se accostata alla scienza.

In questo blog sento di meno i vincoli che mi sono autoimposto e posso permettermi qualche libertà in più.
Un poco alla volta. Per non stancare troppo me che scrivo e voi che avete la pazienza di leggermi.

Intanto ecco la quartina I,35 pubblicata nel 1555 dal tipografo Macé Bonhomme di Lyon con la quale viene prevista la morte di Enrico II di Valois, Re di Francia.
Questo non significa affatto riconoscere che Nostradamus fosse un profeta. Al momento prendiamo le cose come vengono e poi ne riparleremo.


I,35
Le lyon ieune le vieux surmontera,
En champ bellique par singulier duelle,
Dans caige d'or les yeux luy crevera:
Deux classes une, puis mourir, mort cruelle.

Il giovane leone sormonterà il vecchio
In campo bellico a singolar tenzone,
Nella gabbia d'oro gli caverà gli occhi:
Due ferite in una, poi morire, morte crudele.

"gabbia d'oro" = elmo dorato
"classes" = dal greco "ferita"

E' la quartina più famosa di Nostradamus, quella che lo ha accreditato come profeta. Descrive il combattimento da torneo avvenuto tra il giovane Conte Gabriel de Lorges ed Enrico II il 30 giugno 1959. La lancia del Conte ha trapassato la visiera dell'elmo dorato del Re, cavandogli l'occhio ed uscendogli dall'orecchio: "due ferite in una". Enrico II è morto il 10 luglio 1559 dopo una dolorosa agonia. Notevole l’anagramma nascosto nel terzo verso della quartina:

...ge d’or les... = de Lorges.

martedì 22 febbraio 2011

Il vero codice di Nostradamus

Natale Lanza è un cultore di Nostradamus diverso da coloro che lo hanno preceduto.
Egli non si occupa di profezie, che restano in ombra sullo sfondo.
La sfida che ha lanciato a se stesso è stata quella di dimostrare che il lavoro del veggente, morto nel 1566, si sviluppa su tre livelli:
1 - un livello dall'apparenza profetica;
2 - un livello codificato occulto;
3 - un messaggio da tramandare nei secoli.
Fino a oggi, nessuno era mai riuscito a penetrare il secondo livello così che, quasi sempre, si è arrivati alla conclusione che esso non esiste.
Lanza riesce a dimostrare il contrario, arrivando perfino al terzo livello. In questo libro e in un altro di prossima pubblicazione rivela al mondo, per la prima volta in 450 anni, la presenza inconfutabile del codice di cifratura e ne spiega il funzionamento.
Per gli amanti di questo genere, il processo di decifrazione è avvincente alla stregua di un thriller. Gli amanti delle profezie e del 2012, invece, resteranno delusi.

Il vero codice di Nostradamus