Per spiegare bene il fenomeno Nostradamus, bisogna conoscere prima il personaggio.
A questo punto, però, mi trovo in un imbarazzante dilemma: raccontare la sua biografia, col rischio di disinteressare e allontanare quei pochi coraggiosi che hanno fatto proposito di seguirmi, o passare direttamente al "dunque", col risultato di vanificare il processo di "immedesimazione" che è l'unica via per capire veramente?
Scelgo una via di mezzo, cercando di non perdere la rotta: un po' di biografia, senza esagerare, distillata col contagocce e annacquata da considerazioni personali. Il mio invito è che non facciate "salti di lettura" se una cosa vi interessa poco. Ripeto: bisogna "capire" il personaggio per capire le sue opere.
Come dato biografico, intanto, è bene sapere che Nostradamus è solo il "nome d'arte" del veggente: Nostra damus = diamo le cose che possediamo. Per il futuro, userò indifferentemente le parole "veggente" o "profeta" per semplice comodità, senza alcuna intenzione di attribuire pregiudizialmente ad esse il significato che rivestono. Io mi limiterò a presentarvi le cose, lasciando a voi ogni forma di giudizio.
Il nostro, dunque, si chiamava Michel de Nostredame ed è nato il 14 dicembre 1503 a Saint-Remy de Provence.
Nostredame… Notre Dame… Nostra Signora.
Il cognome era stato assunto dal nonno paterno (Guy Gassonet) al momento della conversione. Un cognome strano… strettamente attinente al messaggio che Nostradamus lascerà "inequivocabilmente" al terzo livello dei suoi scritti…. Molto prima di Dan Brown.
Anche il nonno materno, Jean de Saint-Remy, ha un legame strano... col Santo Graal…
Eccolo! Ci risiamo, direte!!! Non sono io a sostenerlo. Lo sostiene invece il trio Baigent-Leigh-Lincoln a pag. 142 del libro "Il Santo Graal"; quello da cui ha preso spunto Dan Brown per il suo famosissimo "Codice da Vinci".
Ma non corriamo troppo! Per adesso mettete a mente l'anno di nascita, 1503, e non dimenticatelo più. Vi servirà quando meno ve lo aspetterete.
Vi risparmio i dettagli sulla sua origine. Basti sapere che i nonni sono di origine ebraica e, per motivi "politici" dell'epoca, decidono di convertirsi al Cattolicesimo.
Si tratta evidentemente di conversione di comodo. Lo stesso Michel si professa fervente cattolico per tutta la vita, frequenta le Sante Messe e spende spesso nelle sue opere il nome della Chiesa, di Gesù Cristo, dei Santi. Racconta perfino vicende apocalittiche che sembrano tratte pari pari dal libro della Rivelazione di Giovanni.
Dubito fortemente che, dentro di sé, egli fosse veramente cattolico. La mia intima convinzione è che non lo fosse affatto.
Potete immaginare un non-cattolico che, all'epoca dell'Inquisizione, scrive di profezie e visioni? Sarebbe finito dritto dritto sul rogo. Cosa c'era di meglio che camuffare le sue "profezie", o ciò che occultava sotto l'apparenza di profezie, sotto un manto di protezione di origine Cristiana?
A dimostrare che non fosse Cattolico c'è poco, per la verità. Il fatto che era praticamente "obbligato" al Cattolicesimo non significa in sé che non fosse davvero cattolico.
Però, egli era un ebreo indottrinato dal bisnonno materno alle tradizioni ebraiche e alla Qabbalah. Usava la scrittura ebraica da destra verso sinistra e, con questo semplice trucco, ha "criptato" molte delle sue profezie senza che mai nessuno se ne sia accorto. La leggenda vuole che discenda dalla tribù degli Issachar che, secondo la tradizione, custodivano il segreto dei destini dell'umanità. In realtà, gli Issachar erano "esperti conoscitori dei tempi opportuni in cui Israele doveva agire" (Cronache 12:32); quindi, degli astrologi e conoscitori del calendario.
Difficile che, con un tale background preso evidentemente molto sul serio, Nostradamus fosse cattolico.
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