Tecniche di Nostradamus

mercoledì 23 febbraio 2011

Argomenti preliminari

Google fornisce 6.400.000 risultati alla digitazione della parola "Nostradamus". Non è possibile verificare quanti dei link segnalati si limitino a citare quel nome e quanti, invece, conducano direttamente a siti e blog sul personaggio. Sicuramente questi ultimi sono una quantità sterminata.
Ne ho visitati tantissimi nel tempo, migliaia e migliaia.
Dicono tutti una cosa sintetizzabile in 5 parole: Nostradamus ha scritto delle profezie.
Alcuni siti, pochi, si danno da fare per dimostrare che si tratta di sciocchezze. Altri, quasi tutti, si danno da fare per dimostrare che si tratta di verità.
Sbagliano gli uni e sbagliano gli altri.
Chi etichetta come sciocchezza ciò che non capisce è uno sciocco lui stesso. E questo vale per Nostradamus come per qualsiasi cosa nella vita.
Ugualmente, prestare fede a enigmi inesplicabili e arrampicarsi sugli specchi per dare ad essi un significato è altrettanto sciocco e ingenuo. Anzi, sono proprio questi tentativi che qualsiasi bambino può demolire a togliere credibilità alla figura di Nostradamus.
Pochi, pochissimi hanno cercato di capire se i messaggi di Nostradamus sono stati scritti in codice e hanno tentato di portare alla luce questo codice. Si tratta veramente di una manciata di persone, che si possono contare sulla punta delle dita di entrambe le mani. Nessuno è mai venuto a capo di nulla; solo un paio hanno intravisto dei bagliori di luce, ma non sono stati in grado di andare oltre.
Lo stesso Isaac Newton, ossessionato dall'ansia di scoprire la data dell'apocalisse, si è cimentato in questo compito e ha dovuto gettare la spugna.
A me è andata meglio. Com'è possibile?

Non lo so.
Posso solo dire che, a partire dal 2003, ho letto la biografia di Nostradamus centinaia di volte. Ho letto le sue quartine e le sue epistole migliaia di volte. Ho perfino "copiato" i suoi lavori trascrivendoli al computer. Ho studiato la storia della sua epoca. Ho studiato la biografia dei personaggi che lo hanno influenzato. Un impegno mostruoso e apparentemente insensato che nessuno aveva sicuramente affrontato prima di me.

Perché l'ho fatto?

Non lo so.
Il personaggio mi affascinava; ero certo che, se aveva speso una vita intera per creare la sua opera, un motivo ci doveva essere. A quell'epoca era in voga scrivere oroscopi per accreditarsi presso la nobiltà. Nostradamus non si era limitato a questo. La quartina con la quale aveva previsto la morte di Enrico II di Valois in un torneo per mano di Gabriel De Lorges gli aveva dato la maggiore reputazione possibile, rendendolo astrologo di fiducia della Regina Caterina de' Medici. Per due volte aveva acquistato fama, onori e ricchezza combattendo la peste.
Perché allora? Perché sprecare la sua vita impostando un lavoro che nessuno poteva capire?
Ecco perché ho letto e riletto tutto su di lui. Per immedesimarmi il più possibile; per capire cosa pensava, cosa cercava, cosa voleva dire.
E, poi, un giorno ho capito. Di colpo! Ho capito qual era il messaggio che voleva trasmettere, ho capito a chi lo voleva trasmettere, ho capito per "chi" e per "cosa" si è sacrificato. E ho capito anche come ha fatto.
A quel punto, non restava che trovare le sue chiavi. Sì, perché non si tratta di una chiave, ma di una successione di enigmi, uno dopo l'altro, uno propedeutico all'altro.

Nel libro che ho pubblicato, svelo alcuni di questi enigmi: tanti quanto bastano per dimostrare che il "codice Nostradamus" esiste, indicando come funziona: tanti quanto bastano per porre fine alle cialtronerie che ci sono state propinate negli ultimi 4 secoli e mezzo.
Soprattutto, spero di mettere fine alle paure sull'apocalisse che stanno dilagando in attesa del 2012; almeno per quanto riguarda Nostradamus. Io non so cosa succederà nel 2012. So però con assoluta certezza che Nostradamus non se ne occupa, nonostante che varie trasmissioni televisive e "autentici" interpreti sostengano il contrario. Come fanno a sostenere ciò che non hanno capito? Mistero nel mistero!

Dopo questo primo libro di "anteprima" molti altri enigmi verranno rivelati in maniera più organica e completa nel libro non ancora pubblicato.
In entrambi seguo un percorso rigoroso, obiettivo, direi scientifico se posso appropriarmi di questo termine in una materia che suona male se accostata alla scienza.

In questo blog sento di meno i vincoli che mi sono autoimposto e posso permettermi qualche libertà in più.
Un poco alla volta. Per non stancare troppo me che scrivo e voi che avete la pazienza di leggermi.

Intanto ecco la quartina I,35 pubblicata nel 1555 dal tipografo Macé Bonhomme di Lyon con la quale viene prevista la morte di Enrico II di Valois, Re di Francia.
Questo non significa affatto riconoscere che Nostradamus fosse un profeta. Al momento prendiamo le cose come vengono e poi ne riparleremo.


I,35
Le lyon ieune le vieux surmontera,
En champ bellique par singulier duelle,
Dans caige d'or les yeux luy crevera:
Deux classes une, puis mourir, mort cruelle.

Il giovane leone sormonterà il vecchio
In campo bellico a singolar tenzone,
Nella gabbia d'oro gli caverà gli occhi:
Due ferite in una, poi morire, morte crudele.

"gabbia d'oro" = elmo dorato
"classes" = dal greco "ferita"

E' la quartina più famosa di Nostradamus, quella che lo ha accreditato come profeta. Descrive il combattimento da torneo avvenuto tra il giovane Conte Gabriel de Lorges ed Enrico II il 30 giugno 1959. La lancia del Conte ha trapassato la visiera dell'elmo dorato del Re, cavandogli l'occhio ed uscendogli dall'orecchio: "due ferite in una". Enrico II è morto il 10 luglio 1559 dopo una dolorosa agonia. Notevole l’anagramma nascosto nel terzo verso della quartina:

...ge d’or les... = de Lorges.

2 commenti:

  1. Ciao, sono Claudio del forum di Borsanalisi. Non mi dilungo, mi sembra molto interessante la tua vesatilita'! Commenterai altre quartine?

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  2. Qualche commento di quartine è inevitabile e, del resto, serve anche a ricostruire il puzzle.

    Il mio scopo, però, è quello di mostrare il "vero" Nostradamus, il suo messaggio e gli errori commessi finora dagli interpreti. Una nuova via, insomma.

    Se l'argomento ti interessa, scoprirari molte cose nuove alle quali sicuramente non hai mai pensato. Una promessa!

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