Questa volta vorrei parlare della lapide della “Domus
Morozzo”, nota a molti cultori di Nostradamus.
La leggenda vuole che Nostradamus, in visita a Torino,
abbia soggiornato nella villa “La Vittoria”, successivamente denominata “Domus
Morozzo”.
Per prevenire eventuali obiezioni, chiariamo subito che
per me non esiste alcun nesso tra le iniziali di “Domus Morozzo” e la “scritta
D.M.” della quartina VIII,66. Quest’ultima ha un significato cabalistico,
trattato nel libro “Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal”. In ogni
caso, una scritta “D.M.” sta anche in cima all’epitaffio predisposto per il
padre da Cesare Nostradamus. Non mi è perciò chiaro come si possa sostenere che
sia stata proprio la “Domus Morozzo” a dare origine alla quartina VIII,66 senza
giustificare questa affermazione con la spiegazione della quartina stessa;
spiegazione che, a parte me, non risulta sia mai stata data da alcuno. Chiusa
parentesi.
In memoria della visita a Torino, sarebbe stata appesa a
un muro una lapide con una iscrizione sibillina e con l’indicazione dell’anno
1556 (?). In pratica, dicono alcuni, dovrebbe trattarsi di un crittogramma, cioè di una
scrittura in codice, predisposto dallo stesso Nostradamus..
1556 – Nostradamus ha alloggiato qui, dove c’è il
paradiso, l’inferno, il purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria. Chi mi onora avrà
la gloria, chi mi disprezza avrà la rovina intera.
Le notizie su questa lapide sono assai incerte, tenuto
anche conto che sarebbe stata vista per l’ultima volta negli anni ‘70; poi è
sparita. Esiste, comunque, una foto del 1922, riprodotta sopra. Da quel che
leggo, Renucio Boscolo, studioso di Nostradamus, sostiene di custodirla a casa
sua.
Per completezza di informazione bisogna aggiungere che, da qualche parte, esiste anche una falsa lapide la cui foto, spacciata per originale, presenta qualche differenza rispetto a quella del 1922. Il buon senso esige che, quando si studiano oggetti antichi, bisogna andare sempre coi piedi di piombo. Lo dico perché, in linea di principio, non è corretto vedere lo zampino di Nostradamus in un oggetto che semplicemente lo menzioni. Chi ha letto il libro "L'ultima chiave" sa bene le ricerche che ho dovuto effettuare e gli indizi che ho dovuto trovare prima di proclamare l'autenticità dell'equatorium del Museo delle Scienze di Oxford.
Per completezza di informazione bisogna aggiungere che, da qualche parte, esiste anche una falsa lapide la cui foto, spacciata per originale, presenta qualche differenza rispetto a quella del 1922. Il buon senso esige che, quando si studiano oggetti antichi, bisogna andare sempre coi piedi di piombo. Lo dico perché, in linea di principio, non è corretto vedere lo zampino di Nostradamus in un oggetto che semplicemente lo menzioni. Chi ha letto il libro "L'ultima chiave" sa bene le ricerche che ho dovuto effettuare e gli indizi che ho dovuto trovare prima di proclamare l'autenticità dell'equatorium del Museo delle Scienze di Oxford.
Premetto che, di fatto, la faccenda della lapide mi
interessa solo marginalmente, perché essa non fa parte degli strumenti di
decifrazione che Nostradamus ha indicato uno per uno sotto forma di enigmi
(differenti edizioni delle centurie, epistole, equatorium, tavola di Bourc,
etc.). Ammesso che un eventuale riferimento alla lapide possa essermi sfuggito,
sulla base della mia esperienza col “codice Nostradamus” mi sento di sostenere
che tale riferimento dovrebbe essere di scarsa rilevanza, oltre che trovarsi in
qualche opera minore non adeguatamente esaminata. Di conseguenza, posso fare
due ipotesi:
- la lapide è una burla, contiene cioè un falso codice, e
sarebbe sciocco sprecare del tempo per studiarla (è l’ipotesi che privilegio
anche se, per il seguito, ci muoveremo sulla base dell’ipotesi di
autenticità);
- la lapide è autentica, ma il suo contenuto non offre
alcun valore aggiunto rispetto alle altre chiavi; semmai, sarebbe espressione
dell’abitudine di Nostradamus a duplicare informazioni già fornite altrove. Di
fatto non mi serve e non ho alcun interesse, al di fuori di quella che potrebbe
essere una sfida intellettuale, a spenderci settimane o mesi per tentare di
decifrarla, senza peraltro alcuna garanzia di risultato. Per usare un famoso
detto, secondo me “il gioco non vale la candela”.
E’ importante sottolineare che, benché la lapide presenti
alcune caratteristiche compatibili con lo stile degli enigmi di Nostradamus,
non è affatto difficile scovare enigmi rinascimentali con similitudini
strutturali tra di loro. A quell’epoca, i crittologi si rincorrevano l’un
l’altro e le loro strade si assomigliavano tutte: ad esempio, Tritemio, John
Dee e Nostradamus usano dei sistemi largamente sovrapponibili; le tecniche
cabalistiche di Cornelio Agrippa e quelle di Nostradamus sono identiche; il
nomenclatore di Nostradamus è strutturato come quello di Lavinde; la
crittografia di Leon Battista Alberti costituisce la base per i successivi
sistemi di cifratura; e così via.
Premesse dunque le mie perplessità sull’origine della
lapide, fornirò alcune indicazioni su come bisognerebbe procedere per
cimentarsi nell’impresa di aggressione al presunto codice. E’ evidente
che l’indisponibilità di una corretta soluzione non mi impedisce di considerare
invalide, per la loro superficialità e per i macroscopici errori concettuali,
le improvvisate soluzioni delle quali si legge in giro. La crittografia è
sempre stata una scienza esatta, che non ammette alcuna forma di
semplificazione o approssimazione. Le soluzioni corrette si riconoscono subito;
per esclusione, si riconoscono anche quelle sbagliate…
la mia prima impressione è che queste frasi siano state riportate successivamente.
RispondiEliminaprese e messe li in modo disordinato, e lo si evince dalle rime.
Quindi se c'è un codice prima va riordinata la punteggiatura e poi va applicata la decifrazione sulla nuova sintassi.
In ogni caso pare o volontariamente o meno appaiono scritte in modo disordinato
ISS6 potrebbe nascondere il codice di decifrazione, cioè l'ordine delle parole o delle lettere che compogono il messaggio eventualmente mimetizzato.
RispondiEliminaPiù o meno questa è la mia posizione, che chiarirò negli articoli che seguiranno.
Eliminao forse, stupidata, chiarisco subito...
RispondiEliminaISS6 = data nella quale c'è il bivio tra una strada e l'altra, tra la gloria e la rovina.
6 = 2016?
IS= ISIS?
so che è una stupidaggine, anche perchè c'è un conflitto di interessi con il nostro vivere comune quotidiano, che non dovrebbe esserci quando si tenta di tradurre per non esserne influenzati.
Tre sono le strade, paradiso, inferno, purgatorio.
RispondiEliminaNostradamous si chiama vittoria, per chi lo onora(paradiso), mentre chi lo disprezza avrà la rovina(inferno)
Ulteriore stupidaggine :
RispondiEliminaquesto messaggio è fatto con parole che provengono anche dal dialetto provenzale, e se queste parole non fossero state scritte a caso?
Cioè tra le stesse in provenzale e quelle in lingua francese potrebbero esserci delle differenze, chessò una lettera in piu ad esempio, è tipo come nella settimana enigmistica che salta fuori una o due parole dopo aver cerchiato le varie combinazioni.
Può darsi che lei abbia ragione. Anche quello delle lettere è un tema che affronterò nei prossimi articoli. Se davvero abbiamo a che fare con un crittogramma, il problema va osservato sotto ogni angolazione.
EliminaAltra stupidaggine :
RispondiEliminachi onora questa scritta(cioè chi la risolve) avrà la vittoria
Il sesto senso mi dice che
RispondiElimina"IE MA PELLE" va spostato due righe sopra, cioè all'inizio e diventerebbe :
IE MA PELLE NOSTRE DAMVS
"OVRA" va spostato anch'esso due righe sopra sostituendo "IE MA PELLE" e si leggerebbe :
"OVRA LA LA VICTOIRE"
Ma anche queste probabilmente sono stupidate
Un tipo su un sito ha scritto questo :
RispondiElimina""Era l’anno posto in alto al centro della lapide il codice d’entrata. Così come era inciso permetteva di estrapolare le lettere e gli spazi in maniera ritmata e cadenzata. Personalmente non mi sono mai chiesto, e non lo saprò mai, se anche l’autore del libro fosse arrivato alla stessa soluzione. Fatto sta che uscirono un insieme di lettere apparentemente confuse e incomprensibili: era un lungo anagramma di senso compiuto ma con un significato oscuro.
Ecco il testo:
“ESAMINA PRESTO RIMA CHIUSA NELL’ISOLA DEL DRAGO,COLLIRIO, GERLE, PERGAMENA”.
- See more at: http://appuntiitaliani.com/nostradamus-ed-anagrammi/#sthash.2AZRKye6.dpuf""
la lettera "S" sulla data potrebbe significare anche :
RispondiElimina70 ---> S (raro) septuaginta (è raro in quanto piu comune era LXX)
Oppure :
Codex Sinaiticus (S) ---> un codice dei settanta
Probabilmente sono le solite stupidate.