Tecniche di Nostradamus

lunedì 27 maggio 2013

Il più astuto

Nei miei libri e in questo blog abbiamo affrontato numerose volte l’argomento della “Legis cantio”, l’unica quartina scritta in latino, con un titolo anziché un numero d’ordine. Sappiamo anche che ne esistono due formulazioni valide: quella composta da 137 caratteri (titolo escluso), proposta dall’edizione Du Rosne delle Centurie (1557) e quella a 138 caratteri (titolo escluso), proposta dall’edizione Pierre Rigaud (1566). Le riporto di seguito:

A. Du Rosne (1557)

P. Rigaud (1566)

Traduzione
 Esecrazione contro critici inetti
Chi legge questi versi vi apporti attenta riflessione,
I profani e gli ignoranti non li tocchino,
Tutti; astrologi, stolti, barbari non vi si accostino,
Chi farà altrimenti sarà maledetto secondo sacro rito.

Cosa sappiamo di questa quartina? Perché è così diversa dalle altre? Perché è in latino? Racchiude un messaggio particolare?

Può sembrare strano, ma nessuno si è mai posto queste domande. Se qualcuno se le è poste, di fronte all’impossibilità di darvi risposta, ha preferito nascondere la testa sotto la sabbia. Tutti gli studiosi si sono limitati a sostenere che la quartina è semplicemente un’invettiva contro i cattivi interpreti; l’invettiva vale per “gli altri”, naturalmente, ad esclusione dell’interprete di turno che esprime tale giudizio.

Noi che siamo curiosi, invece, ci siamo posti molte domande ed abbiamo trovato molte risposte. Voglio far notare che queste “molte risposte” non sono alternative l’una all’altra; esse sono tutte contemporaneamente valide.
Di recente ho rivelato, portando anche qualche esempio, che Nostradamus possiede la straordinaria abilità di fornire soluzioni multiple a fronte di un unico enigma. Con la “Legis cantio” egli supera se stesso, sia in relazione al numero delle spiegazioni che in relazione alla loro complessità. Sulle stesse fondamenta, riesce a costruire dei castelli con struttura profondamente diversa l’uno dell’altra.
Queste funzioni multiple sono già state esaminate singolarmente in questo blog e nei miei libri. Per comodità, le riepilogherò nel prossimo post mostrando che, tra le altre quartine, “giammai nessuna ha contenuto tante astuzie come questa”, come la “Legis cantio”.

Ooppss… questo è proprio l’ultimo verso della quartina X,91 che, secondo la leggenda, vorrebbe un pontefice assai più malvagio di qualsiasi altro pontefice.


Giammai ci fu qualcuno così malvagio/astuto

Sorge quindi il sospetto che, in quella quartina, Nostradamus non intendesse parlare di un Papa, ma della “Legis cantio”. Dobbiamo verificare se anche i primi tre versi confermano il sospetto.

Con riferimento a “malvagio/astuto”, è da notare che la parola francese corretta sarebbe “malin”. Però Nostradamus non può usare questa forma, che spingerebbe l’interprete all’impiego del Notarikon per ottenere le sue iniziali “M.N.”, così come spiegato nel libro “L’Anticristo di Nostradamus”. Inoltre, come in tutti gli altri casi di storpiatura delle parole, egli vuole richiamare l’attenzione sul doppio significato di “malin” (sia maligno che astuto). Per questo aggiunge una “g”, trasformando la parola in “maling”.

Col significato di “maligno”, viene realizzato un collegamento con le quartine sull’anticristo, che inganna gli interpreti delle quartine; col significato di “astuto”, viene sottolineata la molteplicità dei ruoli della “Legis cantio”.


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