Un altro autore di fama, Pierre Guérin (Le véritable
secret de Nostradamus – Payot), ripropone l’interpretazione di Colin de Larmor,
che non ho avuto il (dis)piacere di leggere. A giudicare da quello che riporta
Guérin, non devo essermi perso molto.
Dice Guérin: “Colin
de Larmor, toujours lui, voit dans ce quatrain le retour de l’ile d’Elbe à
Golfe Juan, près d’Antibes, qui contraint Napoléon à certains précautions de
camouflage”.
“Colin de Larmor, sempre lui, vede in questa quartina
il ritorno dall’isola d’Elba a Golfo Juan, presso Antibes, che costringe
Napoleone ad alcune precauzioni di camuffamento”.
Non so dire se l’imprecisione sia di Guérin o di Larmor
ma, visto che si parla di “Elba”, quantomeno sarebbe stato più opportuno usare
la quartina con la versione “helbipolique” (ed. Pierre Rigaud) anziché “herbipolique”
(ed. Benoist Rigaud). Non si tratta di pignoleria; sono proprio questi dettagli
che, al di là delle interpretazioni, tradiscono la leggerezza con la quale
viene affrontato l’argomento che si pretende di spiegare.
In ogni caso, anche adesso si è fatta la ciambella intorno
al buco. Si associa la quartina a Napoleone e si cerca una spiegazione di
carattere assolutamente generico, che conforti la decisione. I dettagli incompresi
vengono trascurati come inutili orpelli oppure vengono adattati a colpi di
martello.
Da notare che, a leggere i vari interpreti, Napoleone
appare statisticamente come il personaggio maggiormente bersagliato dalle
quartine di Nostradamus.
Dal prossimo post inizieremo a interessarci seriamente
alla quartina X,13 rifuggendo, come d’abitudine, la genericità, motivando le
spiegazioni ed estendendole a tutti i versi e a tutte le parole.
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