Quando ho iniziato questa narrazione, ho promesso che
avrei accennato alla sua contestualizzazione in uno scenario più ampio.
A questo fine, prima di approfondire la X,13, segnalo che
nella mia ricostruzione essa è preceduta dalla X,1, che mi sembra si integri
perfettamente:
Al nemico, il
nemico la sua promessa
non manterrà, trattenuti i prigionieri:
Preso, calpestato,
morto e il resto spogliato dei beni[1],
(Con)dannato il
resto per essere sostenuto.
Sapendo che la quartina X,1 dovrebbe precedere la X,13, mi
pare di leggere in essa la conferma dell’esistenza di due nemici (Filippo il
Bello e i Templari), di una promessa infranta (il debito finanziario contratto
da Filippo coi Templari e non più rimborsato), di prigionieri, di morte, di
confisca di beni, di un resto che va messo in salvo. Presa isolatamente, la
quartina può significare tante cose, ma unita alla X,13 ne significa una sola.
Ci torneremo velocemente sopra quando quest’ultima risulterà chiara. Il nesso
risulterà innegabile.
Per il momento mi limito a segnalare la possibilità che
quel “damné” dell’ultimo verso manchi della sillaba iniziale “con”.
La parola, cioè, starebbe per “condamné” (condannato), anziché per “damné”
(dannato).
Un esempio del genere è stato già incontrato nella
quartina I,76 a proposito della parola “duira”, che proponeva
l’alternativa tra “seduira” (sedurrà) e “conduira” (condurrà). In
quella occasione, solo dopo aver esaminato tutto lo scenario abbiamo optato per
“sedurrà”.
Può essere interessante sapere che la quartina fa il paio
con i versi 91-93 del XX canto del Purgatorio:
Veggio il nuovo
Pilato sì crudele
che ciò nol
sazia; ma senza decreto
porta nel Tempio
le cupide vele.
Qui Dante allude a Filippo il Bello, chiamandolo “nuovo
Pilato” perché consegna Bonifacio VIII
ai Colonna, come Pilato consegnò Cristo agli Ebrei, ed anche perché si dichiara
ipocritamente estraneo ai fatti di Anagni; nel 1307 egli porta le sue “cupide
vele”, come un pirata, all’arrembaggio del tesoro dei Templari; il “decreto
papale”, necessario per uno scioglimento legittimo dell’Ordine, arriverà solo
nel 1312.
Quante cose ci sarebbero da dire…
[1]
“Lasciato in camicia” è pressappoco l’equivalente dell’italiano “lasciato in
mutande”, “privato di ogni bene”. Il 14 settembre 1307 il re ha inviato un
messaggio segreto ai siniscalchi del regno, ordinando l’arresto dei Templari
alla data stabilita e la confisca dei loro beni.
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