Eccoci giunti all’esame della
quartina I,76, che si inserisce nel contesto nientemeno che del terzo
anticristo:
Con un tale nome
feroce sarà chiamato,
Il nome che le tre
sorelle avranno per fato:
Poi grande popolo per
lingua e fatto “…durrà” (condurrà o sedurrà),
Più di ogni altro avrà
fama e rinomanza.
Diamo una veloce occhiata alle
interpretazioni degli altri autori, quasi tutti concordi nel vedere in
Napoleone Bonaparte il protagonista della quartina.
Dicono che “il nome è talmente feroce
(che vuol dire?) che perfino le Parche lo adotteranno (incomprensibile!)”.
Aggiungono che questo conquistatore “avrà grande fama”. Concludono che deve
trattarsi di Napoleone.
Con tutta la buona volontà, non
capisco perché mai la quartina dovrebbe essere riferita a Napoleone e non anche
ad altri conquistatori come Hitler e Stalin, per esempio, che sono stati ben
più “feroci” di Napoleone. A meno che, come fa Guérin nel suo “Veritable sécret
de Nostradamus”, non si voglia vedere nelle parole del secondo verso “fato le
nom” una storpiatura del nome “Napoleon”… Certo che ci vuole un bel po’ di
fantasia! (si pronunciano rispettivamente: fatòlenòm – napoleòn)
Vediamo di capirci: la mia
posizione non ha nulla in comune con queste interpretazioni, verso le quali non
nutro alcun interesse; le sto citando solo per una questione di completezza.
Come ho già anticipato, la chiave
di lettura si trova al secondo verso ed è nascosta nel nome delle sorelle del
fato, cioè delle tre Parche. Bisogna sempre pensare alle quartine come a quei
disegni enigmistici all’interno dei quali è mimetizzato un ulteriore disegno,
che siamo sfidati a trovare.
I nomi delle Parche sono Cloto,
Lachesi e Atropo. I latini, però, le chiamavano rispettivamente “Nona, Decima,
Morta”.
Qui ci vengono in soccorso il
Notarikon e la Gematriah (Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal).
Il Notarikon ci suggerisce di
prendere le iniziali “N D M”.
La tabella di Gematriah, valori
ridotti, ci fornisce i numeri 3 4 2.
Vi ricordate cos’è il numero 342?
Dal libro “L’anticristo di Nostradamus” sappiamo che esso è il terzo
anticristo, chiamato nell’epistola a Enrico II “Anticristo e principe
infernale”. Questo sì, che è un nome feroce.
…e dopo l’Anticristo sarà il
principe infernale, ancora per l’ultima volta tremeranno tutti i Regni della
Cristianità…
Sappiamo che questo anticristo,
per l’esattezza, è la più lunga delle frasi latine ("Multa etiam etc."), di 342 caratteri. Quella
che la segue in lunghezza è di soli 95 caratteri.
Si può ben dire che questa frase
conduce (o seduce) un “grande popolo” (cioè un’enormità di caratteri rispetto
alle altre frasi dello stesso tipo) e si distingue per lingua e fatti
(composizione): appunto, è la più lunga delle frasi in latino.
Nessun’altra delle frasi latine
ha la stessa importanza. Non per nulla Nostradamus l’associa a un anticristo.
E’ evidente che questa “chiave”
di lettura non si fonda su qualche forzatura di circostanza, ma su elementi
(gli anticristi e la Cabala) che hanno formato oggetto di apposite trattazioni.
A me non interessa mettere in piedi dei sotterfugi, per commentare una
quartina; mi è sufficiente utilizzare i concetti di decodifica di base già
divulgati. Se utilizzo le chiavi corrette, allora le porte si aprono senza
difficoltà.
Su questi presupposti, la spiegazione è talmente semplice da apparire perfino ovvia. Potremmo
sintetizzarla nella maniera che segue:
(Il brano "Multa etiam etc." di 342 lettere) sarà
chiamato (da Nostradamus) anticristo e principe infernale (cfr. "L'anticristo di Nostradamus")
Con un tale nome feroce sarà chiamato,
E’ lo stesso nome (342) che si
ricava dalle Parche
Il nome che le tre sorelle avranno per fato:
E’ fatto (composto) da molti
individui (caratteri alfabetici), che si distinguono per la loro lingua
(latina)
Poi grande popolo per lingua e fatto “…durrà”
(condurrà o sedurrà),
E’ al di sopra (la più lunga) di
tutte le altre frasi dello stesso tipo.
Più di ogni altro avrà fama e rinomanza.
Di fatto, la quartina fa il paio
con l’analogo brano dell’epistola a Enrico II, laddove viene svelata l’identità
del terzo anticristo. E’ lo stesso enigma versificato.
Naturalmente, chiunque non sia a
conoscenza dei presupposti (anticristo e tecniche cabalistiche) non potrà
capire la mia spiegazione e penserà che essa sia assurda e inadeguata. Resterà
convinto del suo Napoleone, che non lo costringe a rivedere gli schemi
“tradizionali” su Nostradamus, sempre spacciatigli per validi.
E’ proprio questa differente
percezione che tenevo a dimostrare con questo esempio e che approfondiremo
trattando la quartina X,91, assai più complessa per l’esteso simbolismo col
quale ci dovremo confrontare.
La quartina I,76 che abbiamo
appena esaminato non è fine a se stessa, ma fa parte di un ampio contesto in
cui vengono fornite informazioni fondamentali per il processo di decifrazione.
A quel contesto appartiene anche la X,91:
quella del “grigio e nero uscito dalla compagnia” e del “maligno del
quarto verso”.
Ma basta con queste farneticazioni...La quartina trae ispirazione da "La Philippide" di Guillaume Le Breton. Il personaggio in questione è Riccardo Cuor di Leone.
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