Tecniche di Nostradamus

venerdì 31 maggio 2013

Uscito dalla compagnia

Riprendo il concetto della relazione tra “Legis cantio” e chiave di ordinamento dei Presagi. Vista la complessità dell’argomento che stiamo affrontando, penso sia meglio qualche ridondanza piuttosto che qualche lacuna.

Come ho già scritto, il numero esatto dei Presagi è 138. Non è che io vi sia arrivato per caso, ma semplicemente seguendo le indicazioni dello stesso Nostradamus: un paio di esse sono indicate nei libri “Il vero codice di Nostradamus” e “Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal”.

Se i Presagi sono 138, ci serve una chiave di ordinamento di uguale dimensione numerica. La “Legis cantio” è questa chiave, essendo in latino, come le altre chiavi di ordinamento, ed essendo stampata in corsivo, in contrapposizione a un titolo a caratteri normali: sono le stesse regole delle frasi in latino dell’epistola a Cesare. Una delle due versioni della “Legis cantio” è composta proprio da 138 caratteri.

Ricordate cosa ho scritto nel libro “Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal”?

Il secondo si spingerà così avanti accompagnato dai Latini, che sarà fatta la seconda via tremante e furibonda al monte Iovis discendendo per salire ai Pirenei…

Per le ragioni lì esposte, questa frase, estratta dall’epistola a Enrico II di Francia, significava: salire a 1242 (lettere totali delle frasi in latino), scendere a 942 e risalire a 1080 (942 quartine delle Centurie + 138 Presagi).

La “Legis cantio” è una quartina delle Centurie: la VI,100 o 600. Nella sua funzione di chiave,  deve essere “prelevata dal gruppo” delle Centurie o, per usare le parole di Nostradamus, “esce dalla compagnia”.

Del resto, è proprio in questo senso che lo stesso Nostradamus usa il termine “compagnia” nella sua “Prognostication pour 1555”:

Nel ventre dell’animale saranno trovati i caratteri, le lettere missive di colui le cui cospirazioni saranno così oscure, che non ci si capirà nulla… la malizia della sua volontà non si potrà spiegare; tra i magistrati e altri superiori vi saranno chiacchiere… la grande compagnia sarà scoperta.

E’ piuttosto chiaro che si sta parlando dei “caratteri” alfabetici legati alle quartine oscure e incomprensibili, che danno luogo a discussioni interminabili tra gli interpreti. La compagnia, cioè l’insieme delle quartine, verrà alla fine portata alla luce nella sua vera natura.

Riepilogando:

Come le frasi in latino delle epistole forniscono le lettere necessarie a riordinare le quartine delle Centurie, le 138 lettere della “Legis cantio” sono la base di partenza del riordinamento delle quartine dei Presagi.

La “Legis cantio” è la quattordicesima frase in latino, in quanto fa seguito alle 13 frasi dell’epistola a Cesare (delle quali segue le caratteristiche grafiche) e viene prima delle frasi dell’epistola a Enrico II. Ricordiamoci la sua posizione, quattordicesima, perché quest’informazione ci servirà.

La “Legis cantio” è una quartina diversa dalle altre; proprio a questo profilo di diversità fa riferimento l’anomalia della X,91 (assenza di rima).

Si tratta di una quartina a due sfumature (d’un gris & noir) sia nella composizione (137 e 138 caratteri) che nelle funzioni (sia quartina che chiave di ordinamento).

Nessun’altra quartina contiene tante “astuzie” (qui onc ne fut si maling) come la “Legis cantio”.

La “Legis cantio” esce dal gruppo delle quartine (de la compagnie issu) per andare a ingrossare il gruppo delle frasi latine.

Di un grigio e nero uscito dalla Compagnia,
Giammai ci fu uno così astuto

I pezzi stanno andando a posto, l’uno dopo l’altro.


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