Tecniche di Nostradamus

mercoledì 7 maggio 2014

Giovanna d'Arco - 2

Abbiamo concluso il post precedente su Giovanna d’Arco adombrando la possibilità che qualcuno, approfittando del suo misticismo, ne manipolasse azioni e comportamenti.

Comunque la si pensi, è un fatto incontrovertibile l’appartenenza di Giovanna a una schiera di santi e veggenti che vanno in guerra per fare strage del prossimo, sotto l’insegna di Colui che ha insegnato, fino al supplizio di sé, l’amore e il perdono per i nemici.
Sia ai credenti che ai non credenti non può sfuggire lo stridente contrasto tra una religione che trova nel martirio il proprio fondamento e le guerre sante scatenate nel corso dei secoli in nome di quella stessa religione.
Ovviamente, non intendo esporre qui dei punti di vista che toccano l’essenza stessa del cristianesimo; mi preme invece sottolineare l’alone di sospetto che circonda la figura di Giovanna d’Arco, sia in merito all’autenticità soprannaturale delle sue voci che all’adesione che ha raccolto intorno a sé. E questo si può riassumere in una semplice domanda: quanto c’era di spontaneo nel fenomeno della santa e quanto di “costruito ad arte”?
Come è possibile che il re Carlo VII abbia dato retta a questa ragazzotta di campagna, anziché mandarla via come invasata? E’ vero che l’ha sottoposta al giudizio di alcuni ecclesiastici ma, se ha fatto questo, evidentemente propendeva a prenderla sul serio. Il fatto stesso che l’abbia ammessa alla sua presenza è incredibilmente sbalorditivo.
Perché questo atteggiamento positivo? E perché poi, in occasione del processo per eresia, non ha mosso un dito per aiutarla, nonostante il debito di riconoscenza che aveva contratto nei suoi confronti, per il suo impegno nelle vicende militari? Avrebbe ugualmente preso le distanze se fosse stato convinto che la pulzella era davvero un’inviata “divina”?
La conclusione più ovvia è che Giovanna d’Arco, in aggiunta alle presunte voci, abbia beneficiato di alcune “importanti referenze terrene” che, durante lo sviluppo degli eventi, hanno perso il loro “peso”.

Ma, se è così, chi si è avvalso di lei? Cosa si celava dietro? Per conto di chi agiva e per quale scopo?

…segue…

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