Cerchiamo di scoprire l'origine della Legis Cantio. L'autore non ne è Nostradamus, bensì un letterato di nome Pietro Baldi del Riccio (1475-1507) il quale, approfittando dell'equivalenza di significato tra le parole riccio=riccioluto=crinito, cambiò il cognome in Crinito.
Non ci interessa approfondirne vita e meriti; va solo ricordato che a lui è dovuta la pubblicazione dei "Commentarii de honesta disciplina". Quest'opera conteneva già, con qualche piccola differenza, la Legis Cantio poi ripresa da Nostradamus.
Ripropongo entrambe le versioni, evidenziando in grassetto le differenze.
Crinito:
Legis cautio contra ineptos criticos
Quoi legent hosce libros mature censunto,
Profanum volgus et inscium ne attrectato;
Omneisque legulei, blenni, barbari procul sunto.
Qui aliter faxit, is rite sacer esto.
Nostradamus:
Legis cantio contra ineptos criticos
Quos legent hosce versus maturè censunto,
Profanum vulgus & inscium ne attrectato,
Omnesq; Astrologi, Blennis, Barbari procul sunto,
Qui aliter facit, is ritè, sacer esto.
Non ci può essere dubbio alcuno che Nostradamus abbia "copiato", così come non c'è dubbio alcuno che non poteva certamente sperare di farla franca. La verità è che, come in altre circostanze, egli ha tutta l'intenzione di non essere preso sul serio e si espone consapevolmente all'accusa di plagio. Anzi, si diverte pure a recitare la parte di un babbeo che, ingenuamente, ritiene di potersi intestare la paternità della quartina cambiando solo qualche parola o qualche singola lettera.
Può sembrare strano, ma fior di allocchi cadono nella trappola senza porsi domande. Tanta è la ferocia della critica ottusa, che nessuno punta l'attenzione sulle parole modificate e nessuno pensa che il presunto plagio sia uno dei soliti depistaggi.
In realtà la quartina, con le modifiche apportate da Nostradamus, si propone diverse finalità che vedremo la prossima volta.
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