Gli autori del libro "Il Santo Graal" (Baigent, Leigh e Lincoln), Liz Green ("Thre dreamer of the vine"), Dan Brown ("Il codice da Vinci") e Nostradamus raccontano tutti la stessa leggenda: la dinastia di Cristo e di Maria Maddalena, caratterizzata dai simboli della rosa e del giglio, è nascosta sotto la tradizione del Santo Graal, cioè il calice (urna per Nostradamus) rappresentativo del ventre della Maddalena che ha concepito la sacra discendenza.
Custode della discendenza, nel corso dei secoli, sarebbe stato il Priorato di Sion, che pare abbia avuto anche Nostradamus quale Gran Maestro. Le voci di oggi, da una ricerca effettuata tramite Google, darebbero Umberto Eco come attuale Gran Maestro.
Ovviamente, tutto è fumoso e nulla è provato; anzi, la stessa esistenza del Priorato di Sion sembra essere una enorme "bufala" creata ad arte da un certo Pierre Plantard che si sarebbe dato un gran da fare, negli anni 60, per depositare dei documenti falsi presso la Biblioteca Nazionale di Parigi al fine di poter avanzare delle pretese al trono di Francia.
Evidentemente si tratta di un espediente talmente assurdo, che sembra essere stato messo in piedi più per depistare che per convincere. Sembra infatti inverosimile che un individuo si sia dato tanto da fare per falsificare e depositare documenti che, realisticamente, non avevano alcuna possibilità di generare effetti concreti.
Quale che sia lo scopo di queste "manovre", resta nell'ombra del dubbio l'esistenza del rampollo divino e non si capisce su quali basi, in concreto, il suo sangue gli possa eventualmente dare titolo a presiedere un governo mondiale.
Eppure, Nostradamus ci crede e descrive questo Monarca Universale con dovizia di particolari; lo abbiamo già visto nei precedenti articoli e ne faremo una sintesi nel prossimo.
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