Tecniche di Nostradamus

venerdì 30 novembre 2012

Per i forti di stomaco only


Individuata la stonatura, dobbiamo notare che è lo stesso Matteo a richiamare con forza l’attenzione su di essa; vedremo presto come lo fa.
Intanto, come premessa per capire bene, bisogna sapere che, per gli ebrei, i numeri erano lettere e le lettere erano numeri. A noi la questione  può sembrare bizzarra o, nella migliore delle ipotesi, possiamo pensare a una specie di superstizione cabalistica, buona per giocare i numeri al lotto.
Non era così per gli ebrei colti, per i quali questa corrispondenza era l’essenza, l’anima stessa  della loro visione mistica. Ne abbiamo visto un esempio col 666 dell’Apocalisse, che certo non è un giochetto da poco.
Non possiamo capirne l’importanza se non ci immergiamo nella cultura ebraica di quei tempi. Per i mistici ebrei, tutto è cabala. Ad esempio, avete presente il Vangelo di Luca (10, 1)?

Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due innanzi a sé, in ogni città o luogo dov’egli stesso voleva andare.

Perché proprio 72? Ammetterete che non è un numero qualsiasi, come potrebbe essere 50, oppure 60 oppure 100.
Inoltre, se i discepoli andavano a coppia in ogni città dov’egli stesso voleva andare, dobbiamo supporre che, nei tre anni della sua predicazione, abbia visitato 36 città.
Certo, 12 città ogni anno sono possibili anche se, non ci crederete, a quei tempi non esistevano treni, moto, e automobili e non sembra che Gesù andasse a cavallo o in carrozza. I Vangeli, del resto, non lo descrivono come un viaggiatore compulsivo. Ma, allora, perché tutta questa fretta di inviare 72 discepoli tutti insieme? Non sarebbe stato meglio farsi precedere solo un pizzico di tempo prima della sua visita? Perché farsi preannunciare con molto anticipo anche in quelle città ove la sua visita sarebbe avvenuta molto tempo dopo?
Anche i bambini capirebbero che qualcosa non torna… se solo non fossero condizionati dagli insegnamenti ricevuti. Insomma, non è verosimile che abbia inviato in giro 72 discepoli contemporaneamente, per preannunciare la sua visita; forse si trattava di un gruppo molto più ristretto, diciamo tre o quattro, ma non 72. Cerchiamo perciò una spiegazione alternativa, che nessuno vi darà mai.

Il numero 72 è un numero ben preciso, certamente non casuale.
La ragione è che 72 sono i nomi di Dio conosciuti dalla cabala.
E come si ottiene questo 72?
Nell’Esodo (14, 19-21) appare un fenomeno unico in tutta la Torah che, come sapete, è stata consegnata da Dio a Mosé. I tre versi (19, 20 e 21) sono composti, ciascuno, da 72 lettere. Da quelle lettere i mistici ebrei ricavavano i nomi di Dio:

prima lettera del primo verso, ultima del secondo e prima del terzo;
seconda lettera del primo verso, penultima del secondo e seconda del terzo;
e così via, fino a formare 72 gruppi di 3 lettere ciascuno.

Ora, che Gesù abbia inviato veramente 72 discepoli o che questa sia un’invenzione dell’evangelista Luca, la scelta del numero ha origine cabalistica, perché è così che si ragionava a quei tempi (se volete contare da soli, saltate i trattini “-“, che non sono lettere, e non vi confondete con la punteggiatura). L’immagine dei 72 discepoli che si spargono nel territorio è simile a quella dell’acqua sparsa per terra, che si estende a raggiera; simboleggia la diffusione dei 72 nomi di Dio, che viene “presentato” alla gente comune, fuori dalle sinagoghe e dagli ambienti farisaici. In pratica, Gesù diffonde la conoscenza di Dio.



Perché li ha inviati “a due a due”? Sappiate che qui siamo in pieno gnosticismo!
Possibile? Gnosticismo nel Vangelo di Luca, uno dei quattro riconosciuti dalla Chiesa? Sì, è proprio così!
Perché vi scandalizzate? Cosa pensate che siano  la “genealogia di Matteo”, i 72 discepoli e il numero 666 o, per dirla tutta, l’intera Apocalisse, per non parlare del “Logos” (tradotto impropriamente come “Verbo”) del Vangelo di Giovanni?
Ma se la Chiesa ha fatto guerra allo gnosticismo!
Ahhh… se è per questo, anche Pietro e Paolo si sono fatti la guerra tra di loro, anche se oggi sono venerati insieme.
Non è una novità che la Chiesa, da sempre, abbia fatto la guerra alla conoscenza. Galileo docet!

Tornando alla frase “a due a due”, ne troviamo traccia anche nel Vangelo (apocrifo e gnostico) di Filippo (verso 74): “Noi siamo stati generati dallo Spirito Santo, ma siamo stati di nuovo generati da Cristo, a due a due”. Andremmo fuori tema… troppo fuori tema!

I Vangeli raccontano molte cose (non ne avete idea!) che nessuno ci ha mai spiegato correttamente, perché il cristianesimo è il cristianesimo e l’ebraismo è l’ebraismo… Vederli insieme ci aiuterebbe a capire meglio le origini e le motivazioni della fede cristiana; non dimentichiamo che Gesù era ebreo. Purtroppo la Chiesa ha i suoi dogmi sui quali non si discute.
Scusate la parentesi e torniamo alla cabala e a Matteo.

Fortunatamente, la questione cabalistica non è estranea a Nostradamus, che rimane sempre il nostro riferimento principale.

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