Tecniche di Nostradamus

martedì 13 novembre 2012

Quartina II,79 (1a parte)


Dopo aver introdotto, nella quartina I,51, la struttura di massima delle Centurie ed aver accennato all’origine sua e del suo interprete, nella II,79 Nostradamus comincia a mettere a fuoco le due figure. Dedica, così, i primi due versi a se stesso e gli altri due a Cesare/Chiren.

La quartina II,79 va letta su più livelli perché, oltre a tratteggiare i due protagonisti, delinea il contenuto esoterico del messaggio di Nostradamus.

Il primo livello rispetta delle regole di codifica che, sulla base di quanto da me diffuso finora sul codice Nostradamus, non dovrebbero suscitare perplessità.
Il secondo livello, invece, richiede una certa propensione ad affrontare certi temi particolari. Mantenendomi sulle generali, mi limiterò a segnalare l’attenzione che Nostradamus presta a questi temi e metterò in evidenza il filo che li lega alle Centurie. In alcun modo, invece, cercherò di avallare o negare ciò che Nostradamus scrive; il compito che mi assumo sarà semplicemente di spiegarlo. Poi, ognuno faccia le sue scelte sul grado di affidabilità che intende accordare!
Quei lettori che ormai si saranno appassionati al codice Nostradamus (spero che qualcuno ci sia) non faticheranno a intravedere da soli anche un terzo livello, del quale non parlerò.

Per ragioni espositive, terrò separati i primi due livelli di lettura, facendo due passaggi distinti sulla quartina. Cominciamo col primo di essi e coi primi due versi!

La barbe crespe & noire par engin
Subiugera la gent cruele & fiere.

La barba crespa e nera con un congegno/meccanismo
Gente crudele e fiera soggiogherà.

Sapendo già che Nostradamus sta parlando di se stesso, rimandiamo gli approfondimenti al prossimo post.

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