Tecniche di Nostradamus

venerdì 2 novembre 2012

Congiunzione astrologica


Stiamo ipotizzando che Nostradamus predisponga, qua e là, dei vincoli che dovranno trovare conferma definitiva nell’algoritmo completo di ordinamento delle quartine. Uno di questi vincoli è la consecutività tra le quartine I,51 e II,79.
Armatevi di pazienza perché il discorso sarà lungo. A me, che conosco sfumature e trucchetti, basta un colpo d’occhio per cogliere i legami. Non è altrettanto facile, invece, spiegarli in maniera sintetica. In compenso, l’esame della quartina II,79 ci darà l’occasione per gettare uno sguardo sul “vero” aspetto esoterico dell’opera di Nostradamus.

Cominciamo col primo verso della quartina I,51:

Chef d’Aries, Iupiter, & Saturne,
(Capo di Ariete, Giove e Saturno)

Sembra una configurazione astrologica, alla quale alcuni interpreti associano una data; Guérin vi associa l’anno 1702. Ricordo, però, che Nostradamus è sempre stato considerato un pessimo astrologo, dal momento che commette frequenti e vistosi errori nelle sue visioni astrologiche.
In realtà, nessuno ha ancora capito che egli usa il simbolismo astrologico come un codice che nasconde altri tipi di messaggio; ogni errore è voluto allo scopo di sollecitare all’interprete la ricerca di una spiegazione alternativa. Nella stessa “Legis Cantio” è scritto esplicitamente che le Centurie non sono rivolte agli astrologi.

Sappiamo anche che Nostradamus ama giocare con le tecniche cabalistiche di Notarikon, Gematriah e Temurah, spiegate nel libro “La Cabala, i Templari, il Graal”.
Allora, ipotizzando che stia facendo ricorso al Notarikon, supponiamo che “Chef d’Aries“ abbia il significato di “capo/testa/iniziale” di Aries; in altre parole, si tratterebbe di un riferimento alla lettera “A”. L’espressione però è ambigua; così com’è, potrebbe anche riferirsi all’iniziale, oltre che di Aries, anche di Iupiter e di Saturne, sfociando nell’acronimo AIS. Questa sigla non ci dà alcun suggerimento e neanche la sua trasformazione secondo la tabella di Gematriah fornisce indicazioni.
Improvvisamente, però, ci ricordiamo che a pag. 11 del libro “Il vero codice di Nostradamus” ho scritto:

Chi glielo dice che “Chef d’Aries” è la lettera “A”: il capo, la testa, l’inizio di Aries? Chi glielo dice che la stessa espressione, in forma più chiara, è presente nell’epistola a Pio IV dell’Almanacco per il 1562, laddove Nostradamus usa il termine “commencement d’Aries”?

Ecco, in quell’epistola va già meglio, perché “chef” (capo) diventa “commencement” (iniziale). Ma va ancora meglio perché l’intera espressione è “conionctions que se sont de Saturne & Iupiter au commancement d’Aries”. La questione non sorprende: ormai sappiamo da tempo che ogni enigma di Nostradamus viene sempre ripresentato da qualche parte con una formulazione differente. Solo così l’interprete attento può uscire fuori dal ginepraio.

Scopriamo, quindi, che “chef” significa proprio “commancement” o “iniziale” e si riferisce solo a Aries, mentre Saturne e Iupiter restano integri perché, nella formulazione alternativa, vengono prima di “commencement d’Aries”. In sostanza, entrambe le formulazioni dicono la stessa cosa, in forma ambigua nella quartina e in forma chiara nell’epistola.
A questo punto, applicando i valori ordinali della tabella di Gematriah del mio libro a “A+IUPITER+SATURNE” (congiunzione di Saturne, Iupiter e A) otteniamo 179. Vi risparmio il calcolo che, per la sua semplicità, potete benissimo fare da soli, facendo attenzione ad utilizzare i valori ordinali e non i valori ridotti.

Ora, 179 non è altro che la centosettantanovesima quartina, cioè proprio la quartina II,79 alla quale siamo interessati (100 quartine della prima Centuria e 79 della seconda).
“Bella roba!”, potreste dirmi. “Se sommi i valori numerici di qualsiasi parola, ottieni sempre e comunque un risultato. Da qui a dire che c’è intenzionalità in questo tipo di codificazione, passa un mare di acqua”.
Giusta osservazione! La riprenderemo.
 Intanto, anche se la questione resta temporaneamente aperta, prendiamo atto di alcuni indizi importanti:

-         la parola “congiunzione”: oltre ad avere un significato astrologico, dà proprio l’idea del “congiungimento”, del “mettere insieme”, della “somma”;
-         le parole “chef” e “commencement” costituiscono un chiaro riferimento all’iniziale di parola, quel Notarikon al quale Nostradamus ci ha abituati;
-         la diversa disposizione nelle due fonti (A, IUPITER e SATURNE nella quartina e SATURNE, IUPITER e A nell’epistola)  suggerisce l’idea che cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia.

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