Tecniche di Nostradamus

lunedì 24 settembre 2018

Notarikon

Riporto la definizione di Notarikon presa da Wikipedia:

E’ un metodo per derivare una parola, in maniera simile alla creazione di un acronimo, facendo in modo che ciascuna delle sue lettere iniziali in ebraico o finali in ebraico‎ rappresentino un'altra parola e formando così una proposizione o concetto da tali parole. Una variante prevede l'utilizzo delle prime insieme alle ultime lettere, o le due lettere mediane di una parola, per formarne un'altra.

Praticamente non ci si capisce niente. Purtroppo, più che dire che si tratta di qualcosa di vagamente simile ai nostri acrostici, non so fornire una definizione migliore, se non ricorrendo a qualche esempio.

Abbiamo visto che Cesare Nostradamus è chiamato Chiren. La prima lettera e l’ultima lettera di Chiren costiuiscono le iniziali di Cesare Nostradamus.
Nelle centurie e nell’epistola ad Enrico II, Michel Nostradamus definisce se steso “mastin” o “malin”: M.N., iniziali di Michel Nostredame. Definisce inoltre Cesare come “chien” oltre che come Chiren.

Ma non è sempre così semplice, ammesso che sia semplice. A volte bisogna ricorrere alle lettere mediane di una parola, oppure alle prime lettere, solitamente le prime tre (anche se questa non è una regola rigida). Riporto un esempio tratto dall’epistola a Enrico II:

Et icelle cité d’Achem sera environnée, et assaillie de toute parts en tres-grande puissance de gens d’armes.

E quella città di Achem sarà circondata e assalita da ogni parte con grande potenza da gente d’armi.

Le prime tre lettere di “Achem” trovano corrispondenza nei numeri 1-3-8 (combinazione di Notarikon e Gematriah). Ora, 138 è proprio il numero dei caratteri della “Legis Cantio” dell’edizione Pierre Rigaud della quale abbiamo parlato in un recente post. Questa “Legis Cantio” (città di Achem) è circondata da ogni parte (prima e dopo) da un esercito di altre quartine, altrove definite anche “armate”.

Equatorium: riproduzione in legno di mia proprietà ©

A proposito di “armate”, nel presagio di gennaio 1555, Nostradamus sostiene che, grazie all’utilizzo del suo astrolabio (l’equatorium/computer per l’ordinamento delle quartine: cfr. “L’ultima chiave di Nostradamus”), l’armata passerà:

V.S.C. pace, l’armata passerà

E’ l’annuncio dell’esito finale. Chissà quale aiuto potrebbe venire dalla comprensione delle sigle “V.S.C.”.  Ancora Notarikon! Gli interpreti si sono inventati di tutto, al riguardo. Come sempre, la soluzione sarà qualcosa di ovvio e scontato… dopo che sarà stata trovata.

Per decifrare le Centurie non si può prescindere in alcuna maniera dalla comprensione di queste regole cabalistiche. Chi non lo sa o crede di poterne fare a meno si rassegni; è condannato a replicare esattamente gli stessi errori che sono stati commessi nei quasi 500 anni trascorsi da Nostradamus fino ad oggi.




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