Riporto la definizione di
Notarikon presa da Wikipedia:
E’ un metodo per derivare una parola, in maniera simile alla
creazione di un acronimo, facendo in modo che ciascuna delle
sue lettere iniziali in ebraico o finali in ebraico rappresentino un'altra parola e
formando così una proposizione o concetto da tali parole. Una variante prevede
l'utilizzo delle prime insieme alle ultime lettere, o le due lettere
mediane di una parola, per formarne un'altra.
Praticamente non ci si capisce niente. Purtroppo, più che dire
che si tratta di qualcosa di vagamente simile ai nostri acrostici, non so
fornire una definizione migliore, se non ricorrendo a qualche esempio.
Abbiamo visto che Cesare Nostradamus è chiamato Chiren. La prima
lettera e l’ultima lettera di Chiren costiuiscono le iniziali di Cesare
Nostradamus.
Nelle centurie e nell’epistola ad Enrico II, Michel Nostradamus
definisce se steso “mastin” o “malin”: M.N., iniziali di Michel Nostredame.
Definisce inoltre Cesare come “chien” oltre che come Chiren.
Ma non è sempre così semplice, ammesso che sia semplice. A volte
bisogna ricorrere alle lettere mediane di una parola, oppure alle prime
lettere, solitamente le prime tre (anche se questa non è una regola rigida).
Riporto un esempio tratto dall’epistola a Enrico II:
Et icelle cité d’Achem sera
environnée, et assaillie de toute parts en tres-grande puissance de gens
d’armes.
E quella città di Achem sarà circondata e assalita da ogni parte
con grande potenza da gente d’armi.
Le prime tre lettere di “Achem” trovano corrispondenza nei
numeri 1-3-8 (combinazione di Notarikon e Gematriah). Ora, 138 è proprio il
numero dei caratteri della “Legis Cantio” dell’edizione Pierre Rigaud della
quale abbiamo parlato in un recente post. Questa “Legis Cantio” (città di
Achem) è circondata da ogni parte (prima e dopo) da un esercito di altre
quartine, altrove definite anche “armate”.
Equatorium: riproduzione in legno di mia proprietà ©
A proposito di “armate”, nel
presagio di gennaio 1555, Nostradamus sostiene che, grazie all’utilizzo del suo
astrolabio (l’equatorium/computer per l’ordinamento delle quartine: cfr.
“L’ultima chiave di Nostradamus”), l’armata passerà:
V.S.C. pace, l’armata passerà
E’ l’annuncio dell’esito
finale. Chissà quale aiuto potrebbe venire dalla comprensione delle sigle
“V.S.C.”. Ancora Notarikon! Gli
interpreti si sono inventati di tutto, al riguardo. Come sempre, la soluzione
sarà qualcosa di ovvio e scontato… dopo che sarà stata trovata.
Per decifrare le Centurie non
si può prescindere in alcuna maniera dalla comprensione di queste regole
cabalistiche. Chi non lo sa o crede di poterne fare a meno si rassegni; è
condannato a replicare esattamente gli stessi errori che sono stati commessi
nei quasi 500 anni trascorsi da Nostradamus fino ad oggi.
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