Tecniche di Nostradamus

domenica 16 settembre 2018

Cabala e Centurie

La fonte dell’ispirazione organizzativa delle Centurie è costituita dalla Cabala. Non parlo della sapienza mistica ebraica che trova il suo fondamento nella Torah. Mi riferisco invece alla Cabala occidentale che, pur affondando le radici nella precedente, trova la sua principale espressione nel Sepher Yetzirah (libro della creazione). Si tratta di un testo speculativo ebraico sulla creazione del mondo, compilato in un tempo incerto, compreso tra il primo ed il nono secolo d. C. Un intervallo troppo ampio per un'idea precisa.

Il nucleo del Sepher Yetzirah è costituito dall’Albero della Vita, una rappresentazione simbolica in forma diagrammatica di ogni forza e fattore della realtà fisica e spirituale.

Guardiamo bene la composizione dell’Albero della Vita, perché già la sua stessa struttura corrisponde a quella delle Centurie. Per non parlare della terminologia utilizzata dal Sepher Yetzirah, alla quale si ispira apertamente il linguaggio di Nostradamus.



L’albero è composto da 32 unità, chiamate i trentadue sentieri. Le prime 10 unità vengono chiamate Sephiroth (Sephira al singolare).
Il significato dei Sephiroth non è agevole da afferrare; solo la meditazione cabalistica permette di penetrarne l’essenza, attraverso la comprensione degli attributi di ciascuno di essi.
Semplificando, essi rappresentano le emanazioni divine ai vari livelli dell’esistenza. La manifestazione più alta, Kether, è il punto primordiale, l’indefinibile ed ineffabile che sta al di sopra della consapevolezza. Malkuth, l’estremità inferiore dell’albero, è la sfera della realtà fisica. Particolarmente interessante ai fini dei nostri studi sulle Centurie è anche Tiphareth, al centro dello schema; esso è l’intelligenza mediatrice che fa da ponte tra i livelli superiori e quelli inferiori.
Come si vede dal disegno, i Sephiroth sono strutturati su tre pilastri, chiamati “pilastro della severità”, “pilastro dell’equilibrio” e “pilastro della grazia”.

I dieci Sephiroth sono collegati da 22 sentieri ai quali sono associate le 22 lettere dell’alfabeto ebraico. Con riferimento a queste lettere, il Sepher Yetzirath dice che Yahweh:

Le incise, le plasmò, le soppesò, le permutò e formò con esse ogni essere vivente e ogni anima ancora increata.

Alle 22 lettere ebraiche la tradizione cabalistica associa delle tecniche interpretative particolari, che modificano il significato proprio di ogni parola e quello di contesto:

-         Temurah (permutazione);
-         Gematriah (valorizzazione numerica);
-         Notarikon (qualcosa di simile agli acrostici).

Dovremo comprendere bene quanto appena descritto, perché ritroveremo i medesimi elementi nel piano organizzativo di Nostradamus. Non possiamo pensare di dare un ordine alle sue quartine e di coglierne il significato se, prima, non avremo capito come lui ha ragionato.


5 commenti:

  1. Nel senso che ha disposto le quartine secondo uno schema similare a quello dell'Albero della Vita? Oppure ad ogni centuria ha assegnato una Sephira, quindi una volta riordinate le centurie per essere comprese vanno lette secondo l'ordine della "Via del Fulmine"? (che è coincidentalmente, bustrofedico in un certo senso)

    Oppure qualcosa che ha a che fare con i quattro mondi anche? Nel senso che l'opera è "polisemica" come quella Dantesca?

    Seguendo una sorta di filo logico, se ogni Sephira contiene al suo interno tutto l'albero sephirothico, allora si potrebbe vedere ogni centuria come una Sephira che al suo interno contiene dieci gruppi di quartine ognuno corrispondente a dieci Sephira diverse, le quali potrebbero essere legate da loro per "natura" o argomento magari... Non saprei, vedrei bene tutte le quartine di fondamento ( come le quartine II,10 – I,45 – IX, 97) dell'opera di Nostradamus essere associate a Yesod.

    Ci sono dieci centurie che possono essere divise in dieci gruppi ciascuna di dieci quartine al cui interno ogni quartina rappresenta in modo univoco una Sephira a sua volta... naturalmente le mie sono farneticazioni.
    Sarei curioso sapere più nello specifico come lei pensi che queste abbiano a che fare con le centurie di Nostradamus.

    Probabilmente sono completamente fuori strada.

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    1. Non so se è fuori strada; per fare un’affermazione del genere bisognerebbe che io conoscessi la strada. Al momento non mi è possibile rispondere a nessuna delle questioni poste, salvo che con delle opinioni.
      Anzitutto, quello che ho inteso fare, e che continuerò a fare nei prossimi due o tre post, è mostrare come Nostradamus abbia preso spunto dalla Cabala per progettare la struttura organizzativa delle Centurie. Una presa d’atto, piuttosto che una spiegazione. Tenga presente che io mi riferisco all’ossatura generale, cioè alla organizzazione delle quartine in 10 Centurie su 3 pilastri con l’uso di 22 lettere e qualche altro dettaglio.
      Trovo suggestiva l’idea di associare quelle tre quartine ed altre simili a Yesod. Perciò considero le possibilità da lei prospettate come un ottimo spunto da tenere ben presente; da verificare meglio man mano che dovessero presentarsi delle conferme sia in relazione a questo che ad altri Sephiroth.
      Per quanto riguarda il carattere polisemico delle centurie, il messaggio che verrà fuori alla fine sarà, a mio parere, univocamente interpretabile. Se vogliamo fare un raffronto con Dante, non ho attualmente motivo di supporre la presenza di risvolti di carattere morale, spirituale o filosofico.
      Si può discutere dell’aspetto allegorico. Il fatto che Nostradamus adotti un proprio vocabolario depistante è sufficiente in sé a rendere allegorica l’opera?
      Nostradamus è stato un genio; ma contemporaneamente è stato un uomo “di mondo”, interessato alle donne, al denaro, agli intrighi. Una specie di James Bond d’altri tempi.
      Salvo, naturalmente, imprevedibili sorprese future.

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    2. 10 Centurie su 3 pilastri lei scrive. Posso azzardare a pensare che lei intenda dire che le tre edizione dell'opera di Nostradamus si identifichino con questi pilastri?
      Se non sbaglio, in un post passato, lei scrisse che la Du Rosne avesse un ruolo centrale in un certo senso ( spero di non sbagliarmi, la mia memoria tira brutti scherzi a volte) quindi questa potrebbe essere paragonata al pilastro mediano, e le altre due edizioni a quelli della grazia e del rigore.
      Quindi partendo da questi presupposti si potrebbe ipotizzare che questa edizione mediana potrebbe avere una parte assimilabile per qualche collegamento (numerico o che so io) a Tiphereth che immagino sia quella dedicata al messaggio per Enrico.

      Naturalmente cosi sto sempre percorrendo una strada simile a quella del mio precedente messaggio, quindi non so quanto possa avere qualche contatto con la realtà dei fatti. La espongo solo con la speranza che qualcosa possa risonare in lei portandola magari ad avere un intuizione di qualche tipo.

      Sicuramente il linguaggio depistante rende l'opera di Nostradamus allusiva quantomeno, però io volevo prospettare la possibilità di una quadrupla interpretazione basata sull'analogia dei quattro mondi cabalistici, sensi presenti nelle sacre scritture di solito, a cui corrispondono diversi gradi di conoscenza indicati rispettivamente dalle lettere P R D S, riferite ai quattro fiumi dell'Eden.

      Sicuramente il primo livello, che potremmo definire profano, è quello che vede nelle quartine ciò che semplicemente vi è scritto. Quindi carestie, morte e pestilenze.

      Un altro potrebbe essere quello delle quartine riordinate ed un altro ancora quello delle quartine completamente decodificate con l'ultimo livello rappresentato dai messaggi decodificabili solo da Enrico.
      Le scrivo questo solo per sapere cosa ne pensa. Lei studia Nostradamus da ben più tempo di quanto possa immaginare, quindi lei è l'esperto in materia.

      Con imprevedibili sorprese future intende che è aperto alla possibilità di dare ragione a Piobb almeno per una cosa, ovvero anche lei pensa che sia possibile che dietro il nome di Nostradamus si celi ben oltre che una sola persona?

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    3. Un ultima postilla, in un certo senso sintetica dei due messaggi precedenti.

      Se le tre edizioni sono i tre pilasti e quindi se ogni parte aggiuntiva che ogni edizione porta con se rispetto alla precedente sia divisa in gruppi corrispondenti alle rispettive sephiroth, però comunque confuse tra di loro. Si potrebbe pensare quindi che per mettere ordine si debba saltare da un pilastro all'altro (quindi da un'edizione all'altra) seguendo il cammino del fulmine, ovvero quello della creazione a partire dalla prima sephira Kether che prosegue poi con chockmah, binah e via discorrendo. Cosa ne pensa?

      Non sono sicuro di essere stato abbastanza chiaro nella spiegazione, nel caso le chiedo di farmelo presente.
      Grazie

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    4. Sto proprio mettedo a punto il prossimo articolo per domani, ma qualcosa la posso anticipare.
      Sì, per tre pilastri intendo le tre edizioni dell’opera. Però non credo sia il caso di spingersi oltre. Non vedo una relazione forte, tra Centurie ed albero della vita, che vada oltre una semplice “copiatura” della struttura generale. E questo vale anche come risposta al suo messaggio successivo, arrivato mentre stavo scrivendo.
      Tra l’altro, non riesco ad immaginare in che modo la collocazione esatta tra i pilastri di una edizione anziché l’altra possa aiutarmi nell’uso pratico delle chiavi. Ha un senso, invece, la questione di Tipharet. Per questo, però, dovrà pazientare fino al post successivo a quello di domani. Comunque, anche lì il discorso è di tipo organizzativo, senza alcun riferimento ai contenuti dell’opera.
      Come avrà notato, per adesso sono piuttosto restìo ad entrare nel merito dei contenuti. Immagini che uno mescoli i versi di una poesia. Difficile dire qualcosa su ciò che esprimono se, prima, i versi non tornano a loro posto. Eventualmente, solo qualche idea di massima, desunta dai segmenti già ricostruiti.
      La stessa cosa vale per l’interpretazione plurima di Nostradamus. Ora come ora credo assai poco ad una interpretazione plurima, anche se lì mi trova leggermente possibilista. E’ a questo che mi riferivo parlando di “imprevedibili sorprese”. Proprio perché non so di cosa parliamo, non posso escludere nulla.

      La mia impressione su Piobb, quando l’ho letto, è stata molto negativa. A prescindere dal risultato, c’è gente che ha fatto del proprio meglio nei tentativi di decifrazione (es. Ruzo e Frontenac). E c’è gente che ha cercato solo di imbrogliare le carte, ben consapevole che in questo argomento c’è pappa per tutti.

      Non ricordo con precisione cosa abbia scritto Piobb in merito ad eventuali persone dietro a Nostradamus. Mi pare vagamente di ricordare che intendesse qualcuno che abbia scritto le Centurie prima di lui. Quando avremo finito, scopriremo come tutto sia indissolubilmente legato: epistole, centurie, presagi. Ognuna di queste parti contiene pezzi del codice, come pezzi di un mosaico. Ricostruito il mosaico, se ne può dedurre in tutta tranquillità che la mano è stata unica. Le epistole a Cesare e ad Enrico II contengono la maggior parte del codice. Come faceva gente vissuta prima di Nostradamus ad indirizzare delle lettere a queste due persone del futuro? Se il codice Nostradamus è stato scritto da altri, allora tutta l’impalcatura che io ho costruito viene a cadere. Aspetti la fine e ne riparliamo. Al momento, le ricordo che la storia dell’astrolabio di Nostradamus è stata tratta dalle quartine. Limitandoci per ora a quel caso, tutto l’iter storico ricostruito conduce a Nostradamus e non ad altri fantomatici personaggi.

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