Riepiloghiamo!
Nostradamus lascia una enigmatica
eredità letteraria. Il suo significato non potrà rivelarsi se le centurie non
saranno state decodificate. Non possiamo pensare di capirlo direttamente a
scatola chiusa. Va però aggiunto che la decodifica è sì condizione necessaria
per capire il contenuto delle centurie, ma non è detto che sia anche condizione
sufficiente. Questo può sembrare alquanto strano, ed invece è una possibilità
che va tenuta in seria considerazione, come il seguente esempio dimostrerà:
Supponiamo che il criptoanalista
di un esercito in battaglia riceva un messaggio cifrato. Egli lo decifra e lo
porta al comandante della base. Costui legge: “Attivare il piano B”.
Il criptoanalista ha svolto
egregiamente il suo compito ma, se dovesse essere catturato ed interrogato dal
nemico, potrebbe riferire solo informazioni vaghe, pressoché inutili. Cosa
prevede il piano B? Un attacco massiccio? Una proposta di tregua? Una ritirata?
Altro? E’ una faccenda che esula dal livello di conoscenza al quale il
malcapitato criptoanalista è abilitato.
La sensazione “a pelle” che ho al
momento è che noi siamo nella sua stessa posizione, anche se un tale ruolo è
difficile da accettare.
Tutto questo per mettere in
evidenza l’enorme divario che passa tra qualsiasi tentativo di capire fin da
ora il contenuto delle centurie e l’esito finale di una completa decifrazione
sulla quale, oltre allo scontato rischio di insuccesso, grava anche l’incognita
della comprensibilità stessa del messaggio in chiaro. Naturalmente, come ho già
avuto modo di dire, questi timori non ci esimono dal provarci.
Rimandando ora al primo articolo
di questa nuova serie, abbiamo individuato due grossi ostacoli da rimuovere:
svelare le chiavi di struttura (decifrazione) e svelare le codifiche di
contenuto (decodifica). Sono due cose diverse, anche terminologicamente, che
approfondiremo con metodo. In qualche maniera, con le quartine sul Monarca
Universale e su Albino Luciani, ci siamo indirettamente avvicinati ai metodi di
decodifica del contenuto. Per ora, però, restiamo concentrati sui destinatari
del messaggio, cominciando con quelli ai quali è indirizzato il messaggio vero
e proprio. Ribadisco l’idea che l’esplorazione del contesto può risultare
utile, se non essenziale, alla nostra indagine.
La convinzione che Nostradamus sia
un emissario dei Guisa e dei Lorena nasce dall’analisi del contesto storico,
dall’influenza del bisnonno Jean, da alcune quartine. Soprattutto si desume
dalla sua biografia e dal clima di spionaggio che ha contraddistinto la sua
attività. Ho già parlato del suo disprezzo per i Valois; nel libro “L’ultima
chiave” ho citato la quartina che denuncia l’azione di spionaggio del suo
segretario, Jean Aimes de Chavigny, messogli alle costole da Jean Dorat,
doppiogiochista legato sia ai Lorena che alla casa regnante. Nulla di veramente
definitivo, ma le migliori tracce di cui attualmente dispongo conducono a
questa conclusione.
Più netta, nelle centurie,
l’impronta del templarismo. Qui mi limito solo a puntare l’attenzione sul numero delle quartine: 942. Quasi il biglietto
di presentazione. Sotto il profilo cabalistico, e nuovamente devo riservarmi di
spiegarne la tecnica in uno dei prossimi post, questo numero può essere
tradotto con “JDM”; guarda caso, sono le iniziali di Jacques De Molay, Gran
Maestro dei Templari messo al rogo nel 1314.
Risparmiatevi dal farmi notare che
questa particolarità, in sé, non dimostra proprio nulla. Quasi certamente è
solo una delle tante coincidenze.
Però è singolare che le quartine
siano 942. Perché non 900 o 1000? Solo questo strano numero spurio: 942! So
bene che alcuni studiosi discutono sull’esistenza di altre quartine per
ricondurre a 1000 questo 942. Sbagliano clamorosamente. Quando parleremo dei “3
fratelli”, scopriremo che non esiste possibilità alcuna per considerazioni
diverse. La chiave è studiata apposta per riordinare 942 quartine delle
centurie; non una di più, né una di meno. Sarà una delle scoperte più “certe”
di tutta l’indagine. Poi ci saranno anche 138 quartine dei presagi, ma quella è
un’altra questione che affronteremo a tempo debito. La faccenda diverrà
lampante come la luce del sole!
A parte il numero 942, per il
momento ricordo che sono parecchie le quartine riferibili ai templari. In
passato alcune di esse sono state esaminate attentamente; inutile ripetere. In
questa fase stiamo solo facendo una carrellata a volo d’uccello sui possibili
destinatari delle centurie.
Mi permetto di fare una piccola domanda.
RispondiEliminaNella XXXIII Cantica del Purgatorio viene menzionata da Beatrice una figura, il "Messo di Dio" ovvero un cinquecento dieci ed un cinque.
Mi domandavo se si potesse trovare numericamente un nesso tra le due figure, quelle del Veltro e del Re terribile. Per caso le viene in mente qualcosa?
Mi scuso per questa digressione
L'unico commento che mi sento in grado di fare al riguardo è quello del seguente post:
RispondiEliminahttp://codicenostradamus.blogspot.com/2014/02/dante-e-nostradamus.html