Per completare l’interpretazione
della quartina I,51 non resta che passare all’analisi del terzo verso:
Puis
par long siecle son malin temps retorne
(Poi dopo lungo secolo il suo
maligno tempo ritorna)
La spiegazione è lunga e complessa;
come ho detto, questa quartina è un capolavoro di sintesi.
Chi ha letto il libro “L’anticristo
di Nostradamus” non mancherà di riconoscere il terzo anticristo che, con le sue
astuzie, inganna l’interprete delle Centurie; si tratta del maligno, lo stesso
malizioso Nostradamus, che nasconde le sue iniziali (M.N.) nella parola
“malin”, con il ricorso al Notarikon [MaliN].
Il lettore del libro si ricorderà
che il tempo di questo anticristo “dura a lungo” e che, dopo essere
stato sconfitto, “Satana torna slegato”.
In breve, questo verso mette
l’accento sugli inganni ai quali Nostradamus fa ricorso per nascondere agli
occhi del profano (“I profani e gli ignoranti non li tocchino”, recita la
Legis Cantio) la corretta natura del suo lavoro.
Un ultimo accenno, infine, al quarto
verso, solo per ricordare che la Francia è la patria di Nostradamus, mentre
l’Italia è la patria del suo interprete, Cesare, come accennato altrove in
questo stesso blog e come dimostrato nel citato libro.
Gaule,
& Italie quelles esmoutions ?
(Francia e Italia quali emozioni?)
A questo punto possiamo ricostruire
una breve panoramica della quartina, con l’avvertenza che tale sintesi non può
che essere riduttiva, in quanto trascura le diverse sfaccettature che, come
abbiamo visto a fondo, stanno dietro a ogni singolo verso e a ogni singola
parola.
Capo d’Ariete, Giove & Saturno,
Dio Eterno, quali mutamenti?
Poi dopo lungo tempo il suo
malvagio tempo ritorna,
Francia e Italia quali emozioni?
Questa quartina, la I,51, va letta
insieme alla II,79.
L’interprete deve apportare
profondi cambiamenti alla facciata dell’opera.
Tutto, infatti, si fonda
sull’inganno e sulla malizia.
Il lettore ricaverà grandi emozioni
dal lavoro di Nostradamus e del suo interprete.
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