Le
grand CHYREN ostera du longin
Tous
les captifs par Seline baniere.
Il grande Chyren (da lontano) toglierà,
Tutti i prigionieri dalla Seline
bandiera.
Se Nostradamus soggioga la “gente”,
spetta a Chyren liberarla dalla gabbia della cifratura. E’ inutile che ripeta per
la millesima volta le motivazioni che portano a identificare Chyren (o Chiren)
con l’interprete delle Centurie, simbolicamente codificato sotto il nome di
“Cesare Nostradamus”. Lo stesso soprannome (ChireN) inizia e termina con le
lettere “C.N.” che altro non sono se non le iniziali di Cesare Nostradamus
(tecnica del Notarikon).
Il compito di Nostradamus è quello
di nascondere un segreto; il compito di Cesare è quello di restituirlo ai
legittimi titolari al momento opportuno: questo è il tema dominante dei miei
libri, radicalmente diverso rispetto alle convinzioni tradizionali che
circolano intorno alle Centurie.
Un accenno particolare meritano le
parole “longin” (3° verso) e “Seline” (4° verso).
“Longin” viene solitamente tradotto
come “lontano”. In realtà, questa è un’altra invenzione degli interpreti che,
come al solito, addomesticano i versi e le parole secondo i loro bisogni.
“Lontano” si traduce con “loin” e non esiste ragione perché Nostradamus debba
storpiare una parola che risponde già alle esigenze di metrica e di rima.
Perciò, se scrive “longin” in tutte le edizioni originali delle Centurie, vuol
dire che intende proprio “longin” e non “loin”. Neanche il fantasioso Chavigny,
segretario fantasma di Nostradamus, si azzarda ad alterare la parola con una delle sue tante
ardite trasformazioni; anzi, scrive “Longin” nelle sue “Pleiades”, ricorrendo
al maiuscolo per l’iniziale della parola.
Vedremo che questo avrà un
significato preciso quando esamineremo la versione esoterica della quartina. Per il momento, basti sapere che la parola fa da ponte tra la versione essoterica e quella esoterica.
“Seline”: senza considerare
l’assonanza con “Selene”, dea greca della luna, ci rivolgiamo direttamente al
dizionario di Nostradamus. In un brano dell’espistola al figlio Cesare, egli
scrive: “la parfaicte transformation tant seline que solaire” (La perfetta
trasformazione tanto lunare che solare). Come si vede, la parola “seline” viene
usata in contrapposizione a “solare”, proprio nel senso di “lunare”. La luna
alla quale allude Nostradamus, accoppiata alla parola “bandiera” è un simbolo
islamico: infatti, la “seline baniere” o “bandiera lunare” è una bandiera
araba.
Però, in un altro post, abbiamo
anche scoperto che il riferimento agli arabi, per Nostradamus, non è altro che
un riferimento al sistema numerico che cripta l’ordinamento delle quartine.
A questo punto, possiamo tirare le
fila:
L’interprete Chyren toglierà i
prigionieri, la gente vessata, le quartine codificate, dalla copertura della
cifratura; cioè, decodificherà ciò che l’uomo dalla barba crespa e nera aveva
codificato.
Proviamo a vedere nuovamente, ora
che tutto è stato spiegato, l’introduzione alle Centurie fatta con le quartine
I,51 e II,79:
Questa quartina, la I,51, è
collegata alla II,79.
Per capire le Centurie, bisogna
fare molte trasformazioni nella loro struttura,
perché tutto è stato disposto con
inganno e malizia.
Il lettore ricaverà grandi emozioni
dal lavoro di Nostradamus e del suo interprete.
Il primo, Nostradamus,
assoggetterà le quartine a una
cifratura che le renderà resistenti ai tentativi di interpretazione.
Il secondo, Cesare Nostradamus
Chyren,
scoprirà il codice, liberando le quartine dal
velo che le copre.
Ogni parola (eccetto, per adesso,
“longin”) è stata spiegata, ogni verso è coerente con tutti gli altri, il
ragionamento è verosimile. Aggiungo che le fonti interpretative non risiedono
nel mio estro personale, ma nei rimandi (tutti verificabili) all’ormai famoso
“dizionario di Nostradamus”, l’unico in grado di fornire letture autentiche;
una convenzione del tutto simile a quella concordata tra Robert Redford e il
comandante della nave nella “Operazione cena fuori”.
Ovviamente, la controprova della
correttezza della successione delle due quartine risiede nella loro effettiva
successione, così come risultante dall’algoritmo di riordinamento. Ma questa è un’altra
questione che, per il momento, non avete modo di verificare. In ogni caso, chi
non si è convinto finora evidentemente nutre delle resistenze impermeabili a
qualsiasi ulteriore dimostrazione; il condizionamento plurisecolare delle
“profezie” non è facile da debellare e non esiste motivo particolare per
insistere.
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