E’ venuto il momento di mostrare la
chiave che Nostradamus ci ha lasciato. All’interno dell’epistola indirizzata al
figlio Cesare, egli scrive: “car la parolle hereditaire de l’occulte prediction
sera dans mon estomach intercluse” (“poiché la parola ereditaria dell’occulta
previsione sarà racchiusa nel mio stomaco”).
Il senso generale, di per sé, è già
sufficiente a far intuire la presenza di istruzioni (“la parola ereditaria
dell’occulta previsione”) all’interno della stessa frase (“nel mio stomaco”).
Essa si compone di due parti:
-
car… sera dans mon estomach
interlcuse
-
la parolle hereditaire de
l’occulte prediction
Nostradamus non scrive nulla a
sproposito; ogni cosa, quasi ogni parola e sicuramente ogni frase, ha un senso
e uno scopo da scoprire. Proviamo a capire, anzitutto, cosa significa
l’espressione “la parolle hereditaire de l’occulte prediction”.
Siamo in presenza di un linguaggio
simbolico, peraltro neanche troppo velato:
la parolle (la parola chiave)
hereditaire (che lascio in eredità all’interprete) de l’occulte (della cifrata)
prediction (previsione)
Quindi: “la parola chiave della
previsione cifrata che lascio in eredità all’interprete”. Il simbolismo è
perfettamente logico e si inquadra nel contesto della decodifica delle
Centurie. Bisogna solo dimostrare che non stiamo lavorando di fantasia. Se
troviamo veramente la chiave e se la troviamo all’interno dell’intera
espressione (“racchiusa nel mio stomaco”), allora solo una ottusa ostinazione
impedirebbe di escludere ogni barlume di casualità.
Se metà dell’espressione (“la
parolle hereditaire de l’occulte prediction”) preannuncia la chiave, è
ragionevole ritenere che quella chiave sia costituita dall’altra metà (“car… .
sera dans mon estomach intercluse”). Quest’ultima, anagrammata, fornisce la
frase “Clé est nom Caesar Nostradamus Chiren” (“La chiave è il nome Caesar
Nostradamus Chiren”).
Ci aspettavamo una chiave e
otteniamo una frase che specifica proprio la parola “clé: chiave”. Ci
aspettavamo un’espressione comprensibile, mnemonicamente semplice in quanto
tale deve essere una chiave, e ci viene detto che tale chiave è il nome “Caesar Nostradamus Chiren”.
E, non solo la chiave è
mnemonicamente semplice e si trova là dove era stata preannunciata, ma
addirittura si inserisce perfettamente nel contesto delle Centurie, essendo
formata dal nome del figlio di Nostradamus. Chi di noi non ha mai usato il nome
dei nostri figli come password per almeno uno dei tanti accessi protetti dei
quali facciamo uso? A ulteriore conferma, il nome del figlio è accompagnato dal
soprannome che Nostradamus gli attribuisce in molte quartine: “Chiren”. Di
questo, però, parleremo nel prossimo post.
Intanto, ricostruiamo
l’intera espressione decodificata: la chiave del messaggio cifrato che
lascio al mio interprete è “Caesar Nostradamus Chiren".
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