Tecniche di Nostradamus

giovedì 25 ottobre 2012

Manuale delle istruzioni


Prima di proseguire, facciamo una sintesi.

-         sappiamo che un algoritmo lega la posizione numerica di ciascuna quartina delle Centurie alle lettere che compongono le frasi in latino delle epistole di Nostradamus;
-         sappiamo che queste lettere vanno sostituite sulla base del cifrario di Cesare;
-         conosciamo la chiave, formata dalle parole “Caesar Nostradamus Chiren”.

Sono tutti qui gli elementi necessari per il riordinamento delle quartine?
Sì e no! Le epistole sono ricche di descrizioni, ciascuna delle quali ha una sua funzione nell’ambito del complesso “manuale delle istruzioni”. Però è come se questo manuale fosse idealmente diviso in due parti: le istruzioni generali e le istruzioni di dettaglio; le prime indicano cosa fare, le seconde come fare.
Possiamo dire con assoluta certezza che quelle da me analizzate sono le istruzioni di base del meccanismo di decifrazione. Sotto questo aspetto, non c’è altro da aggiungere.
Sarebbe invece troppo lungo e troppo complesso scendere nelle funzioni di dettaglio contenute, oltre che nelle epistole, anche in singole quartine. Infatti, nell’epistola a Enrico II, Nostradamus dice:

Que toutes ces figures sont justement adaptées par les divines lettres (aux choses celestes visibles, c’est à sçavoir, par Saturne, Jupiter, & Mars, & les autres conjoincts), comme plus à plain par aucuns quadrins l’on pourra voir

Tutte queste figure sono correttamente adattate dalle lettere divine (….) come si potrà vedere più chiaramente in alcune quartine.

Trascurando la sezione interna alle parentesi, che racchiudono un enigma a parte (le parentesi sono state apposte da me), l’espressione ribadisce la presenza di “un meccanismo di coordinamento tra le lettere divine (le lettere delle frasi in latino) e le previsioni, come è spiegato più chiaramente in alcune quartine”.
E’ evidente, quindi, che alcune quartine fanno da supporto alle epistole, per chiarire meglio alcuni concetti. Esattamente come vado dicendo sin dal mio primo libro.

Insomma, Nostradamus ha fatto tutto quello che ha potuto per impedire che la soluzione del mistero che egli tramanda fosse alla portata di chiunque. E’ assolutamente impossibile arrivarci per caso: occorre invece riuscire ad afferrare il bandolo della matassa e, cosa ancora più difficile, non lasciarselo sfuggire dalle mani prima di essere arrivati in fondo.
E’ un processo lungo e complicato, che richiede infiniti tentativi, costellati di errori e false piste. In queste condizioni, come fa l’interprete a non smarrirsi, restando sul giusto sentiero? Per aiutarlo, Nostradamus semina le molliche di Pollicino lungo il percorso. Vedremo come.
Intanto, portando alla luce l’attestazione di Nostradamus sulla funzione crittografica di alcune quartine, abbiamo decodificato un’altra frase dell’epistola a Enrico II, che si aggiunge a quelle già messe in chiaro in precedenza.

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