Tecniche di Nostradamus

lunedì 22 ottobre 2012

Il cifrario di Cesare


Nel precedente brano, ragionando su un’espressione apparentemente insignificante, abbiamo capito che, nel processo di associazione delle lettere alle quartine, Nostradamus ha fatto ricorso al cifrario utilizzato da Caio Giulio Cesare, il cosiddetto “cifrario di Cesare”.
Si tratta di una tecnica piuttosto semplice e, al giorno d’oggi, di facilissima decifrabilità, che consiste nella sostituzione di una lettera con un’altra; in pratica, la si sostituisce con quella che sta 3 posti più avanti nell’alfabeto: la A diventa D, la B diventa E, etc.

Così, NATALE LANZA diventa QDZDOH ODQCD; solo quest’ultima, e non più la prima, è la vera espressione associata alle 11 quartine dell’esemplificazione fatta nei post precedenti.
Giulio Cesare usava il “passo 3”, cioè lo spostamento di 3 posti delle lettere dell’alfabeto. Siamo sicuri che Nostradamus abbia usato lo stesso passo? Nulla è lasciato al caso e, per farcelo capire, egli ha architettato lo splendido enigma delle “3 Centurie che formano il migliaio”, spiegato nel mio libro “Il vero codice di Nostradamus”, nel quale il “passo 3”, sebbene inserito in un contesto diverso dal cifrario di Cesare, assume un ruolo determinante.
Non sto a ripetermi, data la complessità dell’enigma, ma è evidente che quell’esempio non avrebbe avuto un grande significato se fosse stato fine a se stesso o se la sua utilità si fosse esaurita nel puntare il dito verso il “Monarca Universale”. Senza la finalità di ribadire l’importanza del “passo 3”, un enigma così bello e così articolato sarebbe equivalso al tentativo di sparare a una mosca usando un cannone.
Come vedete, uno alla volta, i tasselli del mosaico vanno al loro posto in maniera coerente.
Nostradamus, ovunque si trovi, sorride con compatimento alle spalle di quelle migliaia di interpreti che, nei secoli, sono arrivati a delle presunte conclusioni senza rispettare uno solo di questi passaggi!
Continuate a seguire.

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