In questo post cercheremo di capire
perché mai, per mettere in chiaro le Centurie, bisogna rifarsi ai “principi
della causa prima”. Dice infatti Nostradamus, nella lettera al figlio Cesare,
che ““per mezzo dei princìpi della causa prima hanno attinto alle profondità
della più alta dottrina”.
Per non ripetere quanto già scritto
in passato, richiamo il brano della presunta epilessia di Nostradamus trattata
nel mese di aprile 2011:
In quel brano spiego che
Nostradamus usa la parola “causa” quando vuole mettere in rilievo l’elemento di
partenza dell’attività di decodifica. La “causa”, in sostanza, è l’elemento
occulto al quale bisogna riferirsi per dedurre “l’effetto”, cioè il messaggio
in chiaro.
Sotto questo aspetto, l’elemento di
partenza per il riordinamento delle quartine è costituito da 1242 lettere
associate alla numerazione delle quartine, dopo essere state filtrate e ridotte
a 942; queste 1242 lettere, come adombrato qua e là in questo blog e come
spiegato esaurientemente nei miei libri, sono la somma delle lettere che
compongono alcune frasi in latino, presenti nelle epistole al figlio Cesare e a
Enrico II.
Capito questo, la decodifica della
frase che stiamo esaminando diventa un gioco da ragazzi: le “cause” sono le
espressioni in latino dalle quali discende, come “effetto”, l’attività di decifrazione; la “causa prima”
è semplicemente la prima di quelle espressioni, cioè l’indirizzamento al figlio
Cesare: “Ad Caesarem Nostradamum filium”.
Se il protagonista di questa prima
frase è “Cesare”, quale può essere “il principio della causa prima”, se non il
“principio di Cesare”? Nel campo della crittografia, questo è un principio
basilare che prende il nome di “cifrario di Cesare”.
Ne parliamo la prossima volta.
Intanto, rileggiamo l’intera
espressione sia come è scritta che nel suo vero significato:
-
per mezzo dei princìpi della causa prima hanno attinto alle
profondità della più alta dottrina
-
facendo ricorso al cifrario di Cesare si può penetrare a
fondo nel segreto delle Centurie
Ancora una volta un’espressione, da
sempre considerata un inutile orpello, rivela delle istruzioni essenziali senza
le quali qualsiasi sforzo interpretativo delle quartine diventa inutile.
Prima di chiudere questo post,
trascrivo anche l’altra espressione, decodificata di recente, nella forma
occulta e in quella in chiaro.
-
perché la parola ereditaria dell’occulta previsione è
racchiusa nel mio stomaco
-
la chiave del messaggio cifrato che lascio al mio interprete
è “Caesar Nostradamus Chiren”.
Questo è Nostradamus! Tutto ha un
ruolo, anche i passaggi più insignificanti; basta rifletterci un po’ sopra e
“tradurli” adeguatamente.
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