Tecniche di Nostradamus

sabato 12 luglio 2014

Papi e vaticinia (seguito)

Sigismondo di Lussemburgo, apprendista imperatore, chiede a Giovanni XXIII-Cossa di indire un concilio per l’elezione di un nuovo papa che soppianti gli altri due papi in carica (Benedetto XIII e Gregorio XII), oltre che se stesso. Insomma, per dirla alla “Di Pietro”, si chiede al tacchino di preparare il pranzo di Natale.
Il trucco riesce. Quella volpe di Baldassarre Cossa si distrae, diventa trota e abbocca all’amo. Ahhh… La vanità! Le lusinghe! Credendo a quello che gli si vuol far credere, dà per scontato che il nuovo papa sarà ancora lui e che, finalmente, potrà godere di un’investitura incontestabile. Dunque, si convince e convoca un concilio a Costanza, nel territorio dell’impero di Sigismondo che, a garanzia della solennità dell’evento, non fa mancare la sua presenza accanto a quella, discreta e meno ingombrante, dello Spirito Santo.

Purtroppo, il concilio prende una brutta piega per Giovanni XXIII. Il famoso Pierre d’Ailly, che ha già tradito Benedetto XIII per eleggere Cossa, adesso tradisce nuovamente e mette l’accento sull’illegittimità di Giovanni XXIII, sulla sua cattiva condotta e sul cattivo governo della Chiesa.
Sigismondo fa l’indiano! Aveva dato garanzie a Cossa? Bah… non ricorda… forse si sono capiti male!
Papa Cossa capisce l’antifona e, per non essere spinto all’abdicazione, fugge da Costanza. Questa fuga offre l’esca a Sigismondo, che lo fa imprigionare e processare per l’assassinio del predecessore Alessandro V, per immoralità, simonia, apostasia e tante altre belle cosucce che trascuro per non farla troppo lunga: una lista che sembra un inventario delle malefatte. Alla fine viene deposto e imprigionato.
E’ però fortunato perché il suo successore, Martino V, lo fa liberare e gli consente di rientrare nel Sacro Collegio come vescovo di Tuscolo. Lo considererà perfino papa legittimo, deposto solo per il bene della Chiesa e non perché usurpatore.
Chissà perché mai tanti riguardi verso un pluricriminale, per di più eletto papa senza che fosse neanche prete!
Ancora una volta è d’obbligo il paragone con l’attuale politica italiana che, nel presidio delle posizioni di potere, non sa rinunciare a criminali e lestofanti, immancabilmente promossi a persone “oneste e perbene”, per via dell’influenza che hanno sviluppato nell’esercizio dei loro loschi traffici. Nell’interesse del Paese e degli italiani, ovviamente!

…segue…

Nessun commento:

Posta un commento