Nel libro “L’ultima chiave di Nostradamus” sostengo che
il veggente provenzale fosse un infiltrato alla corte dei Valois, per conto dei
Guisa e dei Lorena. Il suo compito era quello di influenzare le decisioni della
regina Caterina de’ Medici. In parallelo, Diane de Poitiers, l’amante di Enrico
II, aveva il compito di dominare le decisioni ed il comportamento del re.
Tra le altre cose, con riferimento a Nostradamus, ho
scritto testualmente:
…Smettere di pensare a lui come a un qualsiasi
ciarlatano che vendeva oroscopi e prodotti di bellezza sarebbe un primo passo
di avvicinamento alla verità storica dei fatti. A complicare il quadro hanno
contribuito la congiura di Amboise (1560) e la crescente tensione tra cattolici
e protestanti, poi sfociata nel massacro di San Bartolomeo (1572), che ha visto
il riposizionamento sui diversi fronti dei personaggi di spicco dell’epoca.
A sua volta Nostradamus era spiato dal suo segretario
Chavigny, presentatogli dall’amico poeta Jean Dorat. A suo riguardo ho scritto:
“Poco chiaro il ruolo di quest’ultimo [Jean Dorat], legato sia ai
Lorena che alla casa reale di Francia: probabilmente un doppiogiochista”.
Che Chavigny fosse un infiltrato lo sostiene lo stesso
Nostradamus, nella quartina II,36 da leggere unitamente al suo epistolario,
come spiegato nel citato libro.
Del resto, che i conti non tornassero me ne ero accorto già da tempo, tanto è vero che, pur non avendo ancora le idee del tutto chiare al riguardo, scrivevo: ...bisognerebbe chiedersi perché mai abbia assunto un segretario al quale nascondere ciò che faceva (cfr. L'Anticristo di Nostradamus).
Del resto, che i conti non tornassero me ne ero accorto già da tempo, tanto è vero che, pur non avendo ancora le idee del tutto chiare al riguardo, scrivevo: ...bisognerebbe chiedersi perché mai abbia assunto un segretario al quale nascondere ciò che faceva (cfr. L'Anticristo di Nostradamus).
Infine, ho sostenuto che anche che la quartina I,4 fosse
una vera e propria sentenza di condanna contro Enrico II di Francia:
Nell’Universo
sarà fatto un monarca
Che in
pace e vita non sarà a lungo
Man mano che vado avanti, si dispiega sempre di più
questa straordinaria spy-story rinascimentale, camuffata da storia di un
mago-profeta. Forse in futuro l’affronteremo meglio.
Scopro ora con piacere che ne stanno facendo una serie di
telefilm nei quali, come motivazione della vendetta di Nostradamus, viene
addotto l’omicidio della sua famiglia.
Pur scartando tale motivazione, che non ha fondamento
storico, mi piace l’idea di fondo, assai vicina alla verità storica dei fatti e
sicuramente più valida delle solite panzane delle profezie. Spero solo che il
progetto venga realizzato bene e attendo con ansia.
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