Tecniche di Nostradamus

lunedì 9 luglio 2012

Capitolo iniziale del nuovo libro


AI LETTORI


Sono stato a lungo indeciso prima di dare alle stampe questo libro e, in particolare, la sua parte finale. Mi sono trovato spiacevolmente combattuto tra l’inopportunità di sollevare un lembo del velo che ricopre segreti millenari che non mi appartengono e la spinta che sentivo come una “missione”; quasi un dovere di divulgare il risultato delle mie ricerche, non solo a beneficio di chiunque sia interessato a Nostradamus, ma soprattutto a beneficio di coloro che hanno “diritto” di sapere, i veri titolari di un segreto perduto.
Mi chiedevo se, nel trattare le connessioni tra le Centurie e la Cabala, fosse giusto coinvolgere i destinatari del lavoro di Nostradamus e di rivelare la natura del loro segreto.
Qualora avessi omesso di parlarne, tenendo per me gli aspetti più qualificanti, avrei presentato un lavoro monco, riducendo a un semplice gioco enigmistico gli aspetti cabalistici della codifica. Perciò, ho optato per la trasparenza, tacendo soltanto su alcuni dettagli che non possono essere adeguatamente documentati e che, comunque, non spetta a me tirare fuori dall’ombra.
In ogni caso, le mie ricerche non hanno ricevuto alcuna collaborazione altrui, ho fatto tutto da solo e non sono soggetto ad alcun vincolo di riservatezza che non voglia impormi io stesso.

Potrebbe sembrare che stia tentando di far aleggiare un clima di complotto su un argomento il cui contenuto è sempre stato considerato definito e definitivo. In effetti, contrariamente a quanto comunemente si crede, Nostradamus non ha probabilmente agito da solo e il suo messaggio è vivo, dinamico e attuale.
Piobb[1] ritiene addirittura che egli non sia mai esistito o che sia stato soltanto un prestanome. Le “profezie” non sarebbero state scritte da lui, ma da un collegio di iniziati, per essere tramandate a degli adepti futuri.
Su una simile lunghezza d’onda si pone G. Beltikhine in un saggio del 1956[2].
Per R. Cambier[3], avremmo di fronte un volgare ladro, che si è appropriato di una preesistente opera templare.

La verità è che Nostradamus è stato quasi certamente un elemento di spicco all’interno di una comunità che ha escogitato un complicato sistema di sopravvivenza della sua tradizione, della sua organizzazione e dei suoi obiettivi. Ancora oggi questa comunità sta lavorando attivamente.

Agli amanti delle profezie confermo quanto già scritto nei miei precedenti libri: il nucleo delle Centurie è costituito da un messaggio rivolto a un personaggio specifico, il realizzatore finale di un piano predisposto da molto tempo. Non ci sono profezie per i curiosi e, nei casi in cui delle profezie sono presenti, esse sono formulate unicamente per i destinatari designati, a testimonianza della credibilità di Nostradamus. Proprio per impedirne una comprensione generalizzata, sono scritte in un linguaggio inaccessibile a chi non possieda la corretta chiave di lettura.
Non bisogna restare delusi di fronte a una tale affermazione. Del resto, non mi pare che secoli di tentativi orientati a una interpretazione delle quartine abbiano condotto a risultati concludenti. In compenso, la vera natura del messaggio occulto è così affascinante e suggestiva da lasciare a anni luce di distanza l’interesse che potrebbe suscitare qualsiasi risvolto profetico.
Sono certo che il lettore interessato ai misteri, che non sia un semplice curioso, desideroso di scrutare le vicende future, si lascerà coinvolgere dagli spunti proposti, al punto da iniziare per conto proprio ad approfondire i temi trattati, mettendo da parte gli aspetti fuorvianti che finora lo avevano attratto.

Gli altri, coloro per i quali Nostradamus ha scritto le Centurie, troveranno nell’esito delle mie ricerche le indicazioni necessarie per completare il mosaico che, nei secoli, hanno tentato di ricostruire.
Esistono infatti, e ne ho evidenza assolutamente certa, delle persone che conoscono una parte di ciò che c’è da sapere. Non sanno tutto, però, avendo smarrito in qualche maniera il filo della comunicazione originaria; perciò sondano il terreno con dei libri all’interno dei quali appaiono, qua e là, dei frammenti che solo chi possiede un’altra parte del codice è in grado di leggere. Con le loro pubblicazioni, apparentemente innocue agli occhi di un pubblico inconsapevole,  si propongono di stimolare delle reazioni  e, da quello che scrivono, si capisce chiaramente che non si tratta di ciarlatani o di intrusi, ma di adepti in possesso di notizie di prima mano. Il desiderio di poter contribuire alla realizzazione dei loro obiettivi è stato uno dei fattori che mi hanno indotto, in qualche caso, ad essere più esplicito di quanto fosse necessario.

Sia chiaro: non so fino a che punto quello che Nostradamus dice sia attendibile. Ma, poiché mi baso sui suoi lavori, trasmetto quello che leggo, come un cronista che racconta i fatti così come li vede; fatti che, peraltro, sono coerenti con alcuni resoconti storici e, proprio per questo, rivestono un elevato grado di affidabilità. Può essere che, in qualche caso, abbia commesso errori interpretativi ma, nel complesso, sono certo di aver colto la vera essenza del messaggio delle Centurie. Ritengo in sostanza di poter affermare che, pur potendomi essere sbagliato in qualche dettaglio, non mi sono allontanato troppo da una visione corretta del quadro nel suo insieme.

Questo libro si differenzia nettamente dai due precedenti: “Il vero codice di Nostradamus” e “L’Anticristo di Nostradamus”.

Il primo aveva un obiettivo divulgativo di un nuovo modo di guardare alle Centurie. Pur senza scendere in una descrizione organica, forniva degli spunti idonei a documentare la presenza di un codice sottostante alle presunte profezie. Non potevo dire subito tutto; non per cattiva volontà o per reticenza, ma semplicemente perché è la stessa straordinarietà del processo a richiedere un approccio graduale.

Il secondo si proponeva l’obiettivo di sgombrare il campo dalle diffuse interpretazioni apocalittiche, che non solo assimilavano Nostradamus ai tanti ciarlatani che infestano la faccia della terra, ma distorcevano la visione corretta del suo messaggio. Prima di entrare nel merito e nella sostanza di quel messaggio, era necessario abituarsi al suo vero metodo di lavoro e alle sue tecniche di codifica.

Il terzo libro, questo, si addentra finalmente nella descrizione della chiave di decifrazione delle Centurie e, soprattutto, getta una prima luce, niente affatto marginale, sulla natura del messaggio di Nostradamus e sull’identità dei suoi destinatari.

Mettendo insieme i pezzi che sono riuscito a ricostruire, mi sono formato un’idea piuttosto precisa dell’intera “storia”. Una storia talmente straordinaria e incredibile da apparire assolutamente fantasiosa. Forse andrebbe raccontata nella forma di romanzo, per risultare accettabile. Ma io non sono un romanziere e, perciò, devo necessariamente attendere di essere in possesso di ulteriori elementi di prova, prima di renderla interamente disponibile.
Può essere che questo non sia necessario se, come spero, ci sarà chi mi precederà a pieno titolo. Il compimento del piano raccontato da Nostradamus porterebbe un po’ di ordine in un mondo ormai sull’orlo dell’abisso sotto ogni aspetto: umano, ambientale, economico, militare, religioso.
Il “Monarca universale”, al quale le Centurie sono dirette, non è un personaggio di fantasia o un individuo soprannaturale. E’ un uomo qualsiasi, come tutti noi, che crede nei principi di fratellanza e di solidarietà; un individuo dai principi “cavallereschi”, nel senso più nobile del termine; il protagonista dei nostri sogni, quando evochiamo un leader che incarni la giustizia e l’equità; un realizzatore di una unione tra popoli che non sia basata, come sta avvenendo adesso, sulle convenienze economiche e sui “complotti” tra poteri forti, più o meno occulti; uno spirito libero da personali egoismi, che dovrà agire secondo un disegno al cui completamento alcuni uomini particolarmente illuminati si sono preparati nel corso di molti secoli. Una organizzazione sinarchica è al centro della sua visione della struttura sociale.

I tempi sono maturi; troppo a lungo è durata l’attesa, ma le condizioni che ne impedivano l’arrivo sono ora venute meno. Così, almeno, risulta dal “vero racconto” delle Centurie per chi ha orecchie disposte ad ascoltare.

Nell’attesa, buona lettura.

Natale Lanza



[1] P.V. Piobb: Le secret de Nostradamus (Dangles – 1945)
[2] G. Beltikhine: Le secred des Prophéties dites de Nostradamus, leur origine templière. Un document chiffré (Genillard – 1956)
[3] R. Cambier: Nostradamus e il segreto dei Templari (Newton & Compton – 2004)

6 commenti:

  1. Ciao Natale. Sono Roberto Lippi. Ti ho scritto qualche mese fa dopo aver letto il tuo primo libro: ero rimasto parzialmente deluso, non tanto per il ridimensionamento del valore profetico delle singole quartine, quanto per il fatto di non riuscire a scorgere il disegno complessivo dell'Opera. Temevo di trovarmi difronte ad un genio della crittografia rinascimentale che ha costruito un monumento a sè stesso ed alla propria vanità. Poi ho letto il tuo secondo libro e, grazie a te,mi è apparso chiaro il profondo collegamento con tutto il pensiero esoterico (non trovo altro termine per definirlo). Adesso la stima per te è mutata in ammirazione : hai una mente geniale con una straordinaria capacità di analisi. Anche io non so se, oltre alle sue indubbie qualità profetiche, Nostradamus riuscirà a raggiungere il suo scopo salvifico, ma lo spero tanto. per me, per i miei cari e per tutti quanti. Pur senza conoscerci, ti saluto con affetto.

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  2. Grazie per quanto hai scritto.
    Non ti perdere il prossimo libro.
    A differenza dei precedenti, può essere letto su diversi livelli di comprensione, perché è diretto a diverse "categorie" di lettori.

    Un caro saluto.

    Natale

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  3. Sarebbe interessante da leggere se si potesse comprare, non si trova né in formato ebook né in formato cartaceo. Dove posso comprarlo? Grazie per la risposta. Uno dei livelli

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    1. Mi dispiace, ma ormai è fuori commercio. Grazie per l'interesse dimostrato.

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  4. Posso acquistare una copia anche in formato elettronico (tipo pdf o simili) direttamente da lei? Grazie per la risposta. Cordiali saluti.

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