Tecniche di Nostradamus

lunedì 2 luglio 2012

Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal


E’ in preparazione il mio nuovo libro “Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal”.

Esso si differenzia nettamente dai due precedenti: “Il vero codice di Nostradamus” e “L’Anticristo di Nostradamus”.

Il primo aveva un obiettivo divulgativo di un nuovo modo di guardare alle Centurie. Pur senza scendere in una descrizione organica, forniva degli spunti idonei a documentare la presenza di un codice sottostante alle presunte profezie. Non potevo dire subito tutto; non per cattiva volontà o per reticenza, ma semplicemente perché è la stessa straordinarietà del processo a richiedere un approccio graduale.

Il secondo si proponeva l’obiettivo di sgombrare il campo dalle diffuse interpretazioni apocalittiche, che non solo assimilavano Nostradamus ai tanti ciarlatani che infestano la faccia della terra, ma distorcevano la visione corretta del suo messaggio. Prima di entrare nel merito e nella sostanza di quel messaggio, era necessario abituarsi al suo vero metodo di lavoro e alle sue tecniche di codifica.

Il terzo libro, questo, si addentra finalmente nella descrizione della chiave di decifrazione delle Centurie e, soprattutto, getta luce  sulla natura del messaggio di Nostradamus e sull’identità dei suoi destinatari.

Nei prossimi giorni pubblicherò uno dei capitoli fondamentali del libro, che, sono sicuro, non mancherà di intrigare gli amanti del mistero. Soprattutto quando essi scopriranno la vera natura del Graal, che Nostradamus “racconta” nelle sue Centurie: un segreto inimmaginabile, mai preso in considerazione per quello che è e che, proprio per la sua natura, rende comprensibile tutta la simbologia che, nei secoli, è stata costruita intorno a esso. Non è la coppa sacra, non è il ventre della Maddalena, non è l’arca dell’Alleanza; è molto di più e, soprattutto, è molto attuale.

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