La
quartina I, 76 è sostanzialmente una replica dell’enigma sull’anticristo
dell’epistola a Enrico II. Uno dei presupposti che abbiamo scolpito sulla
pietra il 6 marzo, “L’inizio”, prevede proprio una duplicazione degli enigmi nell’epistola e nelle quartine.
Con un
nome feroce sarà chiamato,
Il
nome che le tre sorelle avranno per fato:
Poi
grande popolo per lingua e fatto condurrà
Più di
ogni altro avrà fama e rinomanza.
La chiave di lettura si trova
al secondo verso ed è nascosta nel nome delle sorelle del fato, cioè delle tre
Parche. I nomi delle Parche sono Cloto, Lachesi e Atropo. I latini, però, le
chiamavano rispettivamente “Nona, Decima, Morta”. I latini, naturalmente, visto
che, parlando dell’anticristo, abbiamo scoperto che stiamo trattando una frase
latina.
Sappiamo da sempre che
Nostradamus ha fatto uso ricorrente delle tecniche cabalistiche di Gematriah e
Notarikon (conversione di numeri in lettere e viceversa ed estrazione di
lettere, spesso le iniziali). Nel caso specifico, il Notarikon ci suggerisce di
prendere le iniziali “N D M” dei tre nomi. La conversione di queste lettere ci
fornisce i numeri 3 4 2, cioè la lunghezza della frase pù lunga di quelle che
compongono la chiave e che Nostradamus designa come “anticristo”.
Ed ecco la
spiegazione verso per verso:
(La frase "Multa etiam
etc." di 342 lettere) sarà chiamata (da Nostradamus, nel brano nell’epistola
a Enrico II trascritto nel post precedente) Satan (nome feroce).
Con un nome feroce sarà
chiamato,
Lo stesso numero (342) si
ricava dalle iniziali del nome latino delle Parche:
Il nome che le tre sorelle
avranno per fato:
E’ fatta (composta) da molti
individui (342 caratteri alfabetici), che si distinguono per la loro lingua
(latina).
Poi grande popolo per lingua e
fatto condurrà,
E’ al di sopra (la più lunga)
di tutte le altre frasi dello stesso tipo.
Più di ogni altro avrà fama e
rinomanza.
Questa quartina fa dunque il paio con l’analogo brano
dell’epistola a Enrico II, laddove viene svelata l’identità dell’anticristo. E’
lo stesso enigma versificato. Serve per segnalare al decrittatore che nella
frase latina di 342 caratteri si annida l’ostacolo principale al ritrovamento
della chiave di decifrazione.
Nella costruzione grammaticale della quartina, manca il
soggetto. “Con un nome feroce sarà chiamato. Condurrà un grande popolo. Avrà
fama e rinomanza”. Lo stesso stile della I, 50: “Nascerà dall’acquatica
triplicità”. E’ perfetto, perché indica continuità di un discorso nel quale il
soggetto è già noto:
Sarà creato un monarca, che verrà gettato nell’arena
per scompigliare il gioco. Esso è la frazione di una setta: una frase latina di
un gruppo. Nascerà dalla penna di Nostradamus e sarà chiamato “Satan” (per
motivi che ci saranno chiari più avanti, ma che comincio sin da ora a farvi
intravedere, continuo a scriverlo in francese, senza la “a” finale”).
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