Guardiamo insieme la tabella che,
essendo molto grande, non può essere inclusa in questa pagina del blog. Per
visualizzarla dovete cliccare sul link “TABELLA” e, nella pagina che appare,
cliccare ripetutamente sul segno “+” in basso, per ingrandire l’immagine.
L’ordine delle centurie è quello,
già esaminato nel post del 5 marzo 2020, che fornisce logicità alla successione delle centurie: 6-5-4-3-2-1-10-9-8-7.
Le centurie sono invertite.
Scorrono dall’ultima quartina alla prima. Si snodano in modo sinusoidale:
scendono, poi risalgono, poi ridiscendono ecc. Tutte cose che già avevamo
intuito da tempo. L’uso della parola “intuito” è inappropriato. Non è che si
possa andare tanto ad indovinare. In effetti sono risultanze emerse dalla
soluzione di specifici enigmi.
L’unica novità, quanto meno
parziale, è data dal modo di scrittura della chiave. Le frasi latine vengono
scritte all’inverso. Tuttavia, non riga per riga, ma partendo dalla prima
lettera della frase e procedendo a ritroso. Per esempio, “Ad Caesarem
Nostradamus filium…” viene scritta nella prima riga e in metà della seconda.
Però tutta al contrario. E’ evidenziata in neretto.
In rosso, invece, ho evidenziato
solo l’ultima parola della seconda frase, cioè “particularia”. Bisogna scendere
alla riga 6 per rintracciarne l’inizio.
A questo punto, sulla base di certi
criteri, il computer mi cerca delle quartine in modo che la loro successione
rispetti certe distanze tra lettere. E’ un po’ complicato da spiegare e, ad
essere sincero, non lo spiegherei comunque. Almeno non fin quando non avrò il
quadro completo.
Parliamo invece del risultato
della ricerca, costituito dalla successione delle quartine 4 – 45 – 50 – 76 –
96. La 4 si trova nella casella di coordinate (34, 12) della tabella. Ad essa corrisponde la
lettera “S” della parola “esto” della Legis cantio (sacer esto). Scendendo fino
in fondo di 18 caselle e risalendo nella colonna alla sua sinistra (colonna
11) di 23 caselle, per un totale di 41
caselle, si arriva alla quartina 45, contrassegnata dalla lettera “A” di “attrestato”,
sempre della Legis cantio.
Salendo ancora di 5 caselle, si
arriva alla quartina 50, contrassegnata dalla lettera “T” di “conteram”.
Salendo ancora di 25 caselle e poi ridiscendendo di una a sinistra, si arriva
alla quartina 76 alla quale corrisponde la lettera “A” di “particularia”. Infine,
scendendo ancora di 20 caselle, si arriva alla quartina 96, alla quale
corrisponde la “N” di “iniquitates”.
In poche parole, queste quartine
vengono contrassegnate da una serie di cinque lettere della chiave che, messe
insieme nello stesso ordine, formano la parola “Satan”. Si potrebbe obiettare
che, così facendo, si può costruire qualsiasi parola. Non bisogna allora
dimenticare che è impossibile formare una parola che sintetizzi il contenuto
delle quartine interessate, a meno che lo schema non sia stato predisposto in
tal modo sin dall’origine.
Faccio notare come tutto sia
impostato in ordine inverso: le due parti delle centurie, da 6 a 1 e da 10 a 7;
le quartine da 100 a 1; le frasi latine invertite; le quartine concatenate
che, nella tabella, scorrono da destra
verso sinistra.
Tutto al contrario, come
Nostradamus afferma nell’epistola a Cesare: “regni, sette e religioni faranno
cambiamenti così opposti, diametralmente rispetto al presente (alla situazione
attuale)…”.
Per il momento, la mia partita
con Nostradamus si conclude con uno scacco al re. Spero di poter pronunciare
presto le parole “scacco matto”! Sono certo che Nostradamus ne sarebbe
felicissimo. Ha atteso questo momento per quasi mezzo millennio.
Con voi mi rifarò vivo quando avrò altre novità. Superfluo
dirlo, resto sempre a disposizione di chiunque voglia discutere seriamente di
codice.
Semplicemente “diabolico”, è il caso di dire!
RispondiEliminaCon la tabella completa ora il “gioco scenico” comincia ad apparire più evidente.
Tutto sembra incastrarsi perfettamente, non è frutto del caso questo, sono convinto che presto il tuo impegno porterà al risultato tanto atteso.
Grazie per tutta questa ultima serie di post che ci hai donato, sono sempre interessantissimi, e hanno contribuito ad allietare queste mie giornate da recluso forzato… come tutti del resto.
Buon lavoro.
Mauro.
Grazie a te per il sostegno e le osservazioni formulate. Mi sono state di grande aiuto.
EliminaCaro Natale,
RispondiEliminami scuso per il ritardo e mi riaggancio all’articolo “Tre centurie per un migliaio”.
Mi chiedi altre argomentazioni a sostegno della mia tesi riguardo la cifra 1242 e mi accingo a mostrartele. Come ti ho già detto ho incrociato i dati degli indizi tenendo conto delle quartine, delle epistole e del suo manoscritto sui geroglifici. Nostradamus ci conduce alla stessa meta facendoci percorrere più strade replicando i suoi indizi.
(C-XIV) … ho composto libri di profezie, contenenti ciascuno cento quartine Astronomiche di profezie, le quali ho un po’ volutamente e oscuratamente limare: e sono “perpetue vaticinazioni” …
(E-III) talmente ho dubitato a lungo a chi vedere consacrare queste tre centurie che restano delle mie Profezie per completare il migliaio ...
942 + 300 = 1242
(E-VII) perché lo spazio dei tempi, del nostro inizio, di ciò che ci ha preceduto, sono tali; e rimettendomi sotto la correzione del più sano giudizio, che il primo uomo, Adamo, fu davanti a Noè circa 1242 anni ...
I – 69 La grand montagne ronde de sept stades,
Après paix, guerre, faim, inondation,
Roulera loin abismant grands contrades,
Mesmes antiques, et grand fondation.
Nella quartina si parla dei sette stadi.
Lo stadio, nella Grecia antica, era un'unità di misura di lunghezza pari a 600 piedi, circa 177,60 metri nel sistema attico.
177,43 x 7 = 1242
Dal manoscritto sui geroglifici di Nostradamus: “Interpretation des hièroglyfes de Horapollo”:
(1.5) Come si rappresenta l’anno seguente
Quando ci vogliono mostrare tutto ciò che contiene
l’anno seguente, fanno la quarta parte
di un campo scritto, che contiene lo spazio
di cento cubiti …
Il cubito era un’antica unità di misura corrispondente a 50 cm. circa; corrispondeva idealmente alla lunghezza dell'avambraccio, a partire dal gomito fino alla punta del dito medio.
100 : 4 = 25 cubiti
25 x 49,68 (circa 50) = 1242
Tutti questi calcoli portano allo stesso risultato. La cifra 1242 è un’ora di elezione ed è l’indizio principe per costruire il tempo presente sull’orologio di Nostradamus.
Per comprendere meglio quanto affermo ti invito nuovamente a consultare la sinossi della mia tesi in cui vi é l’immagine dell’Orologio di Nostradamus con le ore di elezione.
http://www.nostradamus-ilcodicesegreto.com/
Cordialmente
Egidio
Ciao Egidio.
EliminaTi ringrazio. Ho dato anche un’occhiata al tuo sito.
Il 1242 è certamente un numero importante, che anche io ho trattato più volte in questo blog. E’ il numero complessivo delle lettere delle frasi latine che compongono la chiave di ordinamento. Ti fornisco di seguito due link:
http://codicenostradamus.blogspot.com/2018/10/il-1242-punto-di-partenza.html
http://codicenostradamus.blogspot.com/2018/10/i-tre-fratelli.html
Sulla questione delle ore di elezione, la questione per me è risolta, essendo strettamente legata “all’orologio” di Nostradamus, che altro non è se non il suo astrolabio custodito presso il Museum of Science of Oxford. Fino a qualche anno fa, quando l’ho rintracciato, quest’oggetto sembrava l’araba fenice. Io l’ho trovato, ne ho ricostruito la storia (dal costruttore Carpentras al museo, passando dalle mani di Renato d’Angiò e poi da quelle del bisnonno di Nostradamus, di Nostradamus stesso, del figlio Cesare, degli eredi della famiglia Hauteville, di Henri Michel e, infine, di Jack Billmeir). Tutti fatti documentati dallo stesso Museo, dall’autorevole Emmanuel Poulle e, più modestamente, da me stesso nel libro “L’ultima chive di Nostradamus”.
Da questo astrolabio studiato in congiunzione con le tavole del libro di Leowitz (altro oggetto da me rintracciato), si ottiene una distribuzione delle “ore” che forniscono l’ordinamento delle quartine. Non so esattamente come la cosa funzioni, ma resta l’evidenza di quegli oggetti e delle quartine che, trattando le “ore”, mi hanno condotto alla loro scoperta.
Come te, anche altri (Daniel Ruzo in primis) hanno affrontato il tema dell’orologio di Nostradamus. Peraltro non capisco perché debba trattarsi di un orologio, quando Nostradamus lo descrive come “un erain que ordonne les heures”, più o meno “bronzo”. Anche l’espressione adottata la dice lunga, visto che le ore sono quelle che sono e NON si ordinano; a meno che per “ore” non si intenda metaforicamente qualcos’altro, cioè le quartine, come suggeriscono anche alcuni brani dell’epistola a Enrico II.
Per tutto questo, se la faccenda dell’orologio aveva una sua plausibilità in altri tempi, francamente la trovo superata dal momento del ritrovamento dell’astrolabio.
Grazie di questo nuovo intervento.
Natale
Buona sera
RispondiEliminaMi permetto di scrivere questo intervento, pur in qualità di semplice curiosa e non di studiosa, solo per farle i complimenti signor Lanza per l'intenso e immenso studio che ha condotto.
Mi sono imbattuta per caso questo blog e nell'arco di una manciata di giorni ho letto tutti i post a partire dal 2012.
Nei primi post si percepiva una volontà ferrea, pur se il risultato era ancora distante. In quelli a partire dal 2018 ho notato che erano stati fatti degli enormi progressi nella ricostruzione del codice, e che la soluzione si faceva sempre più vicina.
Quindi ancora i miei complimenti.
Adesso mi sembra di capire però che il "gioco" è solo a metà. In un post c'era l'esempio del crittografo che consegna il messaggio con su scritto "eseguire il piano B".
Bisogna scoprire il significato di quel messaggio.
Mi viene in mente che Nostradamus sapeva che il suo enigma era così complesso che probabilmente avrebbe richiesto secoli per essere decifrato, per cui il suo messaggio dovrebbe avere un significato valido e interessante "oggi". Mi verrebbe da ipotizzare che anzi la sua scelta sia stata voluta, perché il suo messaggio fosse compreso solo al momento giusto, quando qualcuno sarebbe stato davvero in grado di apprezzarlo in pieno.
Mi immagino che pur non trattandosi di una profezia in senso stretto, il suo messaggio abbia una propria validità solo nel suo futuro, che per noi è presente.
Mi immagino (e chiedo perdono per la mia ingenua immaginazione) che il messaggio racchiuda un segreto che lui non avrebbe "mai" dovuto svelare. Dove il futuro è un bellissimo mai.
Buon lavoro e buona ricerca!
Grazie per il bel messaggio. Voglio credere con tutto il cuore che abbia ragione lei e che esista un "contenuto" nelle centurie. Anche se al momento sono propenso a negarlo, mi dispiacerebbe scoprire che fosse davvero così qualora, un giorno, io o chiunque altro riuscisse a decifrare completamente le centurie.
RispondiEliminaBuona notte.
Gentile Natale,
RispondiEliminaho riflettuto sulla frase “ un erain que ordonne les heures” (non so dove tu l’abbia letta) e avendo individuato un codice crittografico, con l’utilizzo di un artificio retorico, mi sono fatto un’idea su ciò che poteva voler dire.
erain : ellisse della parola souverain, quindi
“Un sovrano che ordina le ore”
Forse vuole intendere un sovrano che mette in ordine le ore, in sequenza sull’orologio, cioè detta i tempi di una storia; gli avvenimenti legati ad un sovrano tengono conto di un coefficiente di 207 giorni corrispondenti all’ora del tempo presente.
Egidio
La frase è il primo verso del presagio di gennaio 1555.
RispondiEliminaNe ho fatto uno dei punti cardine del libro "L'ultima chiave di Nostradamus", associandolo all'astrolabio/equatorium che ho rintracciato nel Museum of History of Science di Oxford; astrolabio che, come certificato dallo stesso Museo, è appartenuto a Nostradamus.
Comunque ha senso anche quello che sostieni tu, visto che, in base agli ultimi sviluppi, il "Monarca universale", altro non sarebbe che il reggitore dell'ordine delle quartine, il "Satan" allegorico. Da qui, ci potrebbe benissimo stare il "souv)erain qui les heures ordonne".
Saluti e grazie.