Prima di concludere questa
presentazione, è necessario che vi dica cosa ho fatto. E’ fondamentale chiarire
alcuni aspetti. L’interpretazione delle quartine è sempre personale. Mi
conoscete e sapete che mi riferisco rigorosamente alle “interpretazioni
ragionate”, escludendo ogni forma di quelle elaborazioni fantastiche sulle
quali ha proliferato la tradizione nostradamica. Restando nell’ambito del “mio” concetto di interpretazione, non
c’è codice che tenga. Non c’è e non ci sarà mai modo di provare che qualsiasi
lettura dei dettagli di versi oscuri sia corretta. E’ la stessa cosa che
commentare una poesia. Chi può sapere cosa effettivamente provava il poeta
quando l’ha scritta? Se non si può dimostrare la correttezza dei dettagli, c’è
invece modo di provare che la lettura complessiva è verosimile. Questo, a mio
avviso, è possibile se concorrono alcuni fattori:
1) La
spiegazione deve avere un senso, non necessariamente condiviso. Se vi dicessi
che la quartina I,76 descrive una gita in campagna, è chiaro che direi una
stupidaggine. Se la aggancio alle iniziali delle Parche ed al corrispondente
brano dell’epistola a Enrico II, allora acquista un senso. Si può non essere
d’accordo, ma non si può negare la concordanza.
2) La
spiegazione deve essere inquadrata in un contesto che segue un filo conduttore
coerente; può trattarsi di un contesto di quartine successive, di quartine che
trattano un medesimo tema, di quartine di un certo tipo, di parallelismo con le
epistole, etc.
3) La
spiegazione deve rispettare una teoria di fondo (una teoria matematica, una teoria
cabalistica, una teoria astrologica, etc.).
In questo caso specifico, mi sto riferendo alla teoria del “gioco”. So
perfettamente che in pochi la condivideranno, ma mi aspetto che si riconosca che, nell’ambito di questa teoria, le mie
interpretazioni risultano adeguate.
Naturalmente sarebbe bello avere
una conferma obiettiva. Se disponessimo di una interpretazione autentica
(proveniente dall’autore) dell’argomento trattato, allora potremmo stare certi
che, salvo qualche elemento di dettaglio, la visione globale è davvero
corretta. Finalmente, dopo qualche secolo di attesa, è arrivata pure quella.
Come sapete, ho individuato
alcune “serie” di quartine, suddivise per argomento, che rispettano la distanza
di alcune lettere alfabetiche tutte uguali tra di loro (post “quartine riposizionate” del 24 febbraio). E’ un inevitabile punto di debolezza del
processo crittografico seguito da Nostradamaus.
E’ stato “relativamente” facile trovarle, perché imponevo
al computer una selezione per “temi” (il tema di Venere, il tema del Gallo e
l’Aquila, il tema di Chiren/Selin). Non è vero l’inverso. Non tutte le quartine
che trattano un determinato tema presentano un punto di debolezza.
Ci sono però anche quartine, e sono la stragrande
maggioranza, nelle quali il tema non è evidente, perché fanno parte di un ampio
discorso narrativo. Allora, con qualche piccola modifica al programma, ho
fornito la chiave latina al computer, gli ho “insegnato” alcune regole di
gestione delle griglie crittografiche e, nel rispetto della chiave e dei
vincoli di griglia, gli ho chiesto di trovarmi un gruppo soddisfacente di
quartine della prima centuria che mantenessero certe distanze l’una dall’altra,
trovando un analogo riscontro nella chiave. Naturalmente, il computer doveva
esplorare tutte le combinazioni possibili, girando e rigirando la chiave in
tutte le maniere, disponendo le centurie in diverse maniere e disponendo le
quartine sia in ordine normale per ogni centuria, dalla prima all’ultima, che
in ordine inverso. Ho ovviamente impostato delle condizioni, ma non ho dato al
programma alcun indirizzo che ne potesse in qualche maniera orientare l’esito
finale. Insomma, quello che chiedevo era l’indicazione di un insieme di
quartine verosimilmente appartenenti ad un medesimo gruppo. Ero preparato a
procedere successivamente con un ulteriore screening “ragionato”.
L’esito è stato superiore alle
mie aspettative. Un esito straordinario e scioccante, oltre che
definitivo. Lo schema emerso è diverso
da quello che mi ha permesso di trovare la corrispondenza con le lettere
alfabetiche tipiche di un medesimo tema, cioè lettere tutte uguali. Questo non
mi ha stupito, perché già mi aspettavo dei criteri diversi; ci dovrò lavorare
sopra, ma non considero anomala questa diveristà. Mi stupisce, invece, il fatto
che il legame tra quartine sia caratterizzato da lettere che, messe insieme,
sintetizzano l’oggetto narrativo. Le lettere che identificano le prime
quartine consecutive, messe insieme, formano la parola “Satan”. Ormai
dovrei essere abituato alle sorprese di Nostradamus, ma devo dire che questa le
batte tutte.
Mentre io mi sarei aspettato (v.post del 26 settembre 2018) che la conferma del contenuto delle quartine provenisse eventualmente dalle
iniziali delle quartine interessate, vengo a scoprire che questo scopo è
raggiunto invece con le lettere delle frasi latine. Lo è certamente in questo
caso e, devo supporre, chissà in quanti altri casi.
L’esito è venuto fuori da una
combinazione di fattori che, via via, abbiamo sempre preso in primaria
considerazione in questo blog. Direi che non c’è stata alcuna vera sorpresa:
1) Ordine
delle centurie: 6-5-4-3-2-1-10-9-8-7
2) Ciascuna
frase della chiave è invertita; viene cioè scritta da destra verso sinistra, ma
non riga per riga, bensì partendo dall’ultimo carattere della frase e
procedendo fino al primo.
3) Le
centurie vanno scritte con andamento sinusoidale (le famose onde di Nettuno),
partendo dall’ultima quartina e procedendo in senso inverso. Non vengono
riempite tutte le righe della tabella, ma solo fina alla metà della riga 53,
per lasciare gli spazi successivi alla Legis Cantio da 138 caratteri; quest’ultimo
aspetto, salvo errore, dovrebbe essere irrilevante.
Il problema è che io avevo
scritto il programma con altre finalità: per trovare lettere uguali, non per
trovare lettere che formano parole. Adesso lo devo riscrivere in maniera più
articolata e complessa per gestire meglio delle situazioni che non avevo
previsto. Quello che è successo è venuto fuori per una fortunata combinazione.
Vi lascio immaginare la mia
sorpresa quanto ho visto quel nome balzare dallo schermo del computer. Mi
veniva non solo proposta la successione delle prime quartine, ma a ciascuna di
esse veniva assegnata una lettera del nome “feroce” che poi sarebbe emerso dal
loro studio. All’inizio ho pensato, come sempre ad ogni nuova scoperta, ad un
malefico scherzo del caso. Studiando le quartine, ho visto che il caso non
c’entrava per nulla. In quelle quartine si parlava proprio di “Satan”. Qualche nuovo lettore potrebbe pensare che io mi sia lasciato condizionare nella successiva interpretazione. E invece no, perché non ho fatto altro che riproporre le stesse interpretazioni già proposte negli anni scorsi in questo blog e nei miei libri. Nel
prossimo post vi presenterò l’intera tabella e vi spiegherò meglio la sua
impostazione.
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