Tecniche di Nostradamus

giovedì 11 aprile 2013

L'uomo delle profezie e il "ragno nero"


Non ci resta che affrontare l’ultimo verso della quartina V,62:

Nefz parfondrees & prins le Tridental
 Navi affondate e preso il Tridentale

Il Tridentale richiama alla mente l’immagine di Nettuno, dio del mare il cui simbolo era il tridente. Le “navi affondate” rafforzano l’idea del mare e, così, nessuno capisce.



Si potrebbe dedurre che non esiste alcuna connessione con Papa Wojtyla e, invece, scopriremo in queste parole, e in particolare nella parola “Tridental”, la firma certificata che spazza via ogni eventuale titubanza sull’identità dell’uomo della profezia.

Così come, parlando di “Sol orient”, abbiamo trovato un parallelo nel motto “De labore solis” di Malachia, adesso possiamo cercare nel “ragno nero” l’identità del Tridentale.


Tra le previsioni del 1984 (ma sappiamo che l’anno non è affidabile), il “ragno nero” parla dell’arrivo di un Papa il cui simbolo è il tridente. “Quest’uomo”, dice,  avrà una sola valigia”. E’, quindi, uno che viene da lontano e che, non sospettando di dover lasciare per sempre il proprio Paese, porta con sé solo l’indispensabile. E’ ciò che è successo a Giovanni Paolo II quando ha partecipato al conclave che l’ha eletto.
Altri dettagli non concordano con il quadro che sto per dipingere, ma sembrano essere l’effetto della mescolanza di profezie di anni diversi, come ho spiegato nell’articolo “Le profezie del ragno nero.
Come ho allora sostenuto, il “ragno nero” è quasi certamente uno che interpreta bene delle profezie a lui precedenti (forse quelle dello stesso Nostradamus), ma commette degli errori di ricostruzione. Questo però ci interessa poco, in quanto non è il “ragno nero” che stiamo studiando, ma Nostradamus.
Per noi è sufficiente che il  “ragno nero” ci dica che il tridente è il simbolo di un Papa, in quanto questo conferma l’idea che quel Papa sia anche il “Tridentale” di Nostradamus.

Il simbolo del tridente è molto specifico e viene rafforzato dall’interpretazione della profezia data dal curatore Renzo Baschera  che, come ho sostenuto nel vecchio post citato sopra, è un interprete molto attento ed accurato. Nel suo libro del 1972 (ricordo che Wojtyla è stato eletto nel 1978) egli scrive: “Non sarà un papa italiano. Il suo simbolo sarà il tridente”. Quindi, a prescindere dal contesto errato nel quale viene inserito, il simbolo del tridente, per il “ragno nero” e per il suo interprete, è il simbolo di un ben preciso Papa non italiano.

La definizione si adatta perfettamente a Papa Wojtyla, di origine polacca, il cui nome comincia per “W”, punta del tridente, così come comincia per “W” la cittadina di nascita: Wadowice. Non ci sono altri Pontefici che rispondono alla descrizione, soprattutto se a questa immagine aggiungiamo l’accoppiamento  “sangue sulle rocce” e “Tridentale” di Nostradamus che, anche senza “ragno nero”, non avremmo alcuna difficoltà a riconoscere, grazie ai primi tre versi della quartina V,62 che, ormai, conosciamo molto bene.

Mettendo  dunque insieme “ragno nero” e Nostradamus, ricaviamo tre elementi forti (sangue, Papa straniero, tridente), che conducono a una identificazione inequivocabile, reciprocamente confermata, del “Tridentale” con “W[ojtyla] di W[adowice]”.

A questo punto, la lettura dell’ultimo verso diventa semplice. “Nefz”[1] non vuol dire solo “navi” ma anche “navate” (di Chiesa). A sua volta, “parfondrées” è una parola che non esiste; essa è una distorsione di “effondrées” che, oltre al suo significato naturale di “affondate”, significa anche “crollate, rovinate”. Si dice infatti “effondrement d’un empire” per indicare il “crollo di un impero”.
Da molti altri esempi sappiamo già che Nostradamus ricorre alle distorsioni delle parole quando vuole richiamare l’attenzione dell’interprete su un significato alternativo o particolare di ciò che appare a prima vista.

Diventa dunque chiaro il nesso con l’attentato, dal momento che l’abbattimento di Giovanni Paolo II è anche un simbolico abbattimento della Chiesa di cui è il capo: “navate in rovina” o, in termini più espliciti, “sciagura sulla Chiesa”. Il “Tridentale” è preso, è colpito. I verbi di quest’ultimo verso sono ormai al participio passato (parfondrées, pris). Nostradamus si copre gli occhi rassegnato, perché il crimine è compiuto.

Romano Pontefice, non avvicinarti a Roma
Lì vicino schizzerà il sangue tuo
E quello dei tuoi fedeli nel mese di maggio

Sulle rocce di basalto verrà sparso il sangue
Di colui che viene da Est per regnare nella Chiesa Universale
Per l’atto bellico di Osgun, il giorno 13, gli occhi saranno puntati su Roma
Sciagura sulla Chiesa. Colpito il Tridentale.


[1] Nel francese arcaico viene spesso usata la “z” al posto della “s” del plurale.

Nessun commento:

Posta un commento