Partiamo dal primo punto del post
precedente, nel quale ho presunto che la
lettura/scrittura delle frasi latine (sul cartoncino-maschera) avvenga in
orizzontale; chi ci garantisce che esse, invece, non debbano essere
lette/scritte verticalmente?
Naturalmente non abbiamo alcuna
garanzia al riguardo. Tuttavia, cercando tra le quartine e nelle epistole,
emergono insistentemente ben tre concetti inconciliabili tra di loro: quello
del contrario, quello del bustrofedico e quello degli incroci.
Non sto ad approfondire le fonti
di queste indicazioni perché occorrerebbero almeno 10 post. Tra l’altro, tanto
per cambiare, non sappiamo a cosa si riferisca ciascuna di queste direzioni;
sappiamo invece di avere a che fare con la disposizione delle frasi latine, con
la distribuzione delle quartine nella tavola di Leowitz, con i criteri di lettura
(orizzontale, verticale o altro) della tavola stessa.
Tutto questo guazzabuglio non mi ha impedito di
formarmi delle idee andando per esclusione, tenendo anche presenti le tecniche
di crittografia note all’epoca. Poiché alcune soluzioni mi sembrano
impraticabili, non restano che le altre. Il principio di base è sempre lo
stesso. Perfino Nostradamus, per quanto ideatore del puzzle, ha dovuto fare i
conti con i limiti della manualità per non perdersi nel labirinto da lui stesso
creato. In secondo luogo, sarebbe stato inutile sprecare anni della sua vita
per lasciare un groviglio inestricabile;tanto valeva distribuire le quartine a caso. La sua è stata una sfida. La soluzione
è sotto il nostro naso ed è accessibile, anche se ancora non la vediamo.
Esattamente come lo erano quelle dei rebus finora risolti. Se leggete un libro
di crittografia, la prima cosa che viene raccomandata, ancor prima di passare
agli algoritmi, è di studiare il contesto.
Per quanto riguarda le lettere
delle frasi latine, opterei per una maschera orizzontale con lettura verticale.
Riporto un esempio tratto da una tavola che sto cercando di costruire in Excel
per ottenere automaticamente tutte le disposizioni possibili.
Nell’esempio riportato abbiamo le
disposizioni più semplici:
-
successione orizzontale delle quartine secondo l’ordine in cui
appaiono nelle Centurie;
-
trascrizione orizzontale delle frasi latine;
-
maschera con fori in orizzontale.
Procedendo riga dopo riga, da
sinistra a destra, le caselle in rosso sono quelle scoperchiate dai fori della
maschera in corrispondenza delle lettere “A” delle varie frasi latine, essendo
la “A” la prima dell’alfabeto e la prima ad apparire nella frase iniziale (ne
ho riportato in azzurro uno stralcio: “Ad Caesarem…”).
Questo è un ordinamento
volutamente ingenuo ed inadeguato, ma è solo per capirci. Tutte le quartine rispettano la loro
successione originaria, sia pure a piccoli salti. Non sarebbe un bell’esempio
di codifica.
La questione si complica un po’,
ma non troppo, se la successione corretta è sì quella delle A, ma seguendo una lettura verticale. Se leggiamo le righe, otteniamo la successione I,1 – I,4 -
I,7, etc., destinate a diventare, nell’ordine, le quartine I,1, I,2 e I,3. Se invece leggiamo le colonne, otteniamo I,1
– I, 91 – II, 9 etc. Spero di essere stato comprensibile.
Ovviamente, ogni discussione su
questa specifica difficoltà è solo accademica in quanto, se un giorno dovessi
trovare la giusta impostazione della tavola, basterebbe un nanosecondo per
capire se bisogna andare in orizzontale o in verticale.
A corredo di questo ragionamento,
diamo un’occhiata alla quartina VIII, 90 della quale parleremo la prossima
volta.
Quand des croisez un
trouvé de sens trouble
En lieu du sacre
verra un boeuf cornu
Par vierge porc son
lieu lors sera comble
Par roy plus ordre ne
sera sostenu
Quando il senso degli
incroci sarà trovato sconvolto
Al posto del sacro si
vedrà un bue cornuto
Il luogo della verga
sarà allora al suo apice
L’ordine non sarà più
sostenuto dal re
Insomma, ragazzi, siamo in presenza della classica griglia di Cardano,
noto crittografo vissuto ai tempi di Nostradamus. I fori della griglia mobile
sono sostituiti dalle varie lettere dell’alfabeto. Non risolviamo il problema
ma, finalmente, sappiamo con quali carte stiamo giocando e quali indizi
dobbiamo cercare.
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