Ci siamo lasciati con l’interrogativo sull’uso della
maschera di Nostradamus, in maniera da conciliare le tabelle di Mauro con le
frasi in latino alle quali ho dedicato gran parte delle mie ricerche.
Finora abbiamo acquisito la
convinzione che i 1080 caratteri delle frasi latine vadano incasellati
correttamente nelle 1080 caselle della tavola di Leowitz per ricavare l’ordine
di 1080 quartine (942 delle Centurie e 138 presagi).
Nulla è stato lasciato al caso; a
queste conclusioni siamo arrivati attraverso la soluzione di una serie di
enigmi, il più importante dei quali è costituito dalla quartina IX,1 che ci
invita esplicitamente a disporre le lettere sulla tavola. Posso essere stato
approssimativo o anche essermi sbagliato in qualche situazione specifica, ma
l’insieme dei tasselli incastrati è così coerente da non lasciare margini di
dubbio sull’impostazione complessiva dell’impianto crittografico.
Purtroppo, nonostante queste
“certezze”, finora non sono arrivato ad alcun risultato finale decisivo. Nei
post più recenti ho elencato le varie incognite che ostacolano le ricerche:
essenzialmente, corretto ordine delle frasi latine e loro disposizione nella
tavola. Il lavoro di Mauro ci mette al cospetto di una nuova prospettiva che,
di fronte all’insuccesso delle precedenti, merita certamente di essere
esplorata.
La questione, per quanto
concettualmente semplice, è un po’ articolata nella sua elaborazione. Per
iniziare, torniamo al tema della maschera virtuale costituita dalle frasi
latine. Prendiamo, per esemplificare, la prima di esse: “Ad Caesarem
Nostradamum filium”. La scriviamo idealmente su una striscia di cartone e
facciamo dei fori in corrispondenza delle lettere “A”. Quando avremo esaurito
le “A” passeremo alle “B” (eventualmente presenti nelle altre frasi latine),
poi alle “C” e così via. Avremo dei fori in corrispondenza delle posizioni 1,
4, 7, 16 e 18. Andiamo quindi ad osservare i numeri di quartina che stanno in
quelle caselle. Secondo la mia idea iniziale, avrei trovato, appunto, le
quartine 1, 4, 7, 16 e 18. Secondo la
teoria di Mauro vi trovo, invece, le quartine 600, 603, 245, 477, 479 che,
basta leggerle, non hanno alcuna successione logica plausibile. La mia proposta
però è debole, in quanto presuppone il rispetto di tre vincoli assai discutibili,
insiti nello stesso processo di decodifica appena teorizzato: la lettura deve
avvenire in orizzontale; deve scorrere da sinistra verso destra; la quartina
603, per citarne una, deve corrispondere effettivamente alla terza quartina
della settima centuria.
Le cose non stanno invece così
ma, prima di approfondire, devo dare per acquisiti alcuni punti sui quali mi
sono dilungato nei post precedenti; su altri, nel frattempo, mi sono formato
nuove convinzioni.
Tra i primi, ricordo
principalmente l’importanza che ho sempre conferito alla Legis Cantio (quartina
600) ed alla necessità che essa appaia in prima posizione. Mi sembra che più
volte lo stesso Nostradamus lo suggerisca molto chiaramente a chiunque voglia
intendere. Il problema è che, per tutta una serie di esigenze crittografiche
che vi risparmio, questo enorme puzzle esige che la prima quartina di tutta la
serie (la 600) vada a trovarsi nella prima casella della tabella non solo dopo,
ma già prima del riordinamento; essa, in pratica, non subirà alcuno spostamento.
In questa stessa casella deve essere inoltre incasellata la lettera “A”.
La tabella di Mauro prevede in
quella posizione, proprio la quartina 600. Ho trovato un solo modo idoneo a
conciliare tutte le esigenze finora emerse. Un modo che non scaturisce da
iniziative campate in aria, ma trova riscontro in alcuni indizi già esaminati
in passato e sui quali, nel frattempo, ho riflettuto a fondo.
Per il momento, però, voglio tornare sulla collocazione della prima
frase latina, sopra riportata. Ho sempre manifestato delle incertezze
sull’esatto ordine di quelle frasi. Senza dilungarmi, posso dire di essere
arrivato alla conclusione che la prima di esse mantiene il suo posto. Ne
consegue che la prima casella della tabella di Leowitz, in qualsiasi direzione
la chiave venga scritta (in verticale o in orizzontale, da sinistra verso
destra o viceversa), finisce col contenere in ogni circostanza la lettera “A”,
la prima “A” di tutta la chiave che equivale al numero “1” e, di conseguenza, alla prima quartina del
nuovo ordine; quella lettera che, bucato il teorico cartoncino, scoperchia il
numero 600 della ricostruzione di Mauro che, a sua volta, corrisponde a quella
quartina (Legis Cantio) che, nel modo che vi dirò, trova proprio lì la sua
collocazione ancor prima del riordinamento definitivo. Ecco l’immagine con la frase
latina scritta da sinistra verso destra, da destra verso sinistra, in
verticale.
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