Tecniche di Nostradamus

giovedì 21 febbraio 2013

I tre grandi principi


Consapevole di deludere i catastrofisti, devo fare una breve introduzione su ciò che dirò: le quartine relative alla cometa sono parte di un più ampio gruppo, che  descrive il ruolo delle varie edizioni delle Centurie nella ricostruzione delle chiavi di decifrazione. Secondo una terminologia che ho introdotto da tempo, si tratta di quartine di struttura, del tutto estranee alle false e apocalittiche interpretazioni delle quali leggo in giro. La mia analisi sarà limitata agli aspetti generali di questa dimostrazione, mentre tralascerà i pochi versi che si addentrano in dettagli specifici, comprensibili solo nel contesto di una visione più completa.

Cominciamo con l’enunciazione del teorema che intendiamo dimostrare: nell’ambito del gruppo di appartenenza, le specifiche quartine che trattano della cometa forniscono delle indicazioni sul ruolo dell’edizione Antoine Du Rosne del 1557.
Questo è detto esplicitamente al secondo verso della II,96, che riprenderemo più avanti:

Pres de la fin e principe du Rosne

Fuoco ardente in cielo di sera sarà visto
Presso la fine e il principio del Rodano:
Carestia, spada: il soccorso tardi arrivato,
La Persia torna a invadere la Macedonia.

Du Rosne non significa “del fiume Rodano”, come hanno letto indistintamente tutti gli esegeti per 450 anni, ma “Antoine du Rosne”, editore. Solo così, come vedremo, acquista un senso il sibillino luogo della visione, allo stesso  tempo “fine e principio”. O forse dovrebbe significare che la cometa appare solo alla foce e alla sorgente del fiume? Davvero molto brillante, come ipotesi!

Ricordo a tutti che la pubblicazione delle centurie è avvenuta in tre gruppi e in quattro edizioni.

La prima edizione, Macé Bonhomme del 1555, conteneva un primo gruppo di 353 quartine;
La seconda edizione, Antoine du Rosne del 1557, conteneva un secondo gruppo di 289 quartine, oltre alla riedizione delle prime 353;
La terza e quarta edizione, rispettivamente Pierre Rigaud del 1566 e Benoist Rigaud del 1568, contenevano un terzo gruppo di 300 quartine, oltre alle 642 (353+289) delle precedenti edizioni.
Ogni altra edizione non è stata commissionata da Nostradamus o, se lo è stata, aveva il solo scopo di confondere le acque.

Per quanto riguarda le chiavi di decifrazione, a parte alcuni aspetti marginali, l’edizione Bonhomme contiene informazioni che sono riprese integralmente dalla edizione Antoine du Rosne. Se non si disponesse della prima, il lavoro sulla seconda non sarebbe compromesso. Quest’ultima è invece indispensabile per il lavoro di decifrazione, unitamente alle due edizioni Rigaud.

Riepilogando, le tre edizioni Du Rosne, P. Rigaud e B. Rigaud contengono informazioni complementari tra di loro, ma anche informazioni contrastanti, allo scopo di complicare le ricerche. Sono i tre principi del secondo verso della quartina II,43:

 
Les trois grans princes seront fait ennemis,


Durante l’apparizione della stella cometa,
I tre grandi principi diventeranno nemici,
Colpiti dal cielo, pace e terra tremano.
Po e Tevere ondeggianti, serpente messo sul bordo.

Gettate le basi, devo provare a convincervi che non ho scritto delle sciocchezze. Per questo, vi rimando al prossimo post.

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