Tecniche di Nostradamus

lunedì 28 gennaio 2013

Caesar vs Perceval - 1


Dopo aver messo a fuoco come Nostradamus assegni a se stesso il ruolo di Merlino, dobbiamo vedere come faccia a far rivestire a Cesare i panni di Perceval.
Cominciamo con alcune osservazioni di carattere generale. Ce n’è una, l’ultima, che è particolarmente significativa. Vediamole tutte:
Perceval è l’uomo che mette in atto i piani di Merlino, trovando il Graal; alla stessa maniera Cesare è colui che mette in atto i piani di Nostradamus, trovando la chiave delle Centurie.
Perceval deve primeggiare sugli altri cavalieri, riuscendo dove essi hanno fallito; Cesare deve primeggiare sugli altri interpreti, riuscendo a risolvere gli enigmi di fronte ai quali essi si sono arresi.
Perceval deve affrontare una serie di prove, prima di giungere al termine della sua ricerca; Cesare deve fare altrettanto con gli enigmi di Nostradamus.
Perceval, al termine della sua missione, non capisce e non pone la giusta domanda. Questo è l’aspetto più interessante. Anche Cesare, giunto al termine della sua ricerca, resta perplesso: è alle prese con un mucchio di versi la cui straordinarietà è innegabile, così come è innegabile che non siano frutto della mente di un folle geniale. Ma qual è il vero segreto nascosto? Solo quando scoprirà a “cosa servono”, allora Cesare diverrà immagine di Perceval che, al secondo tentativo, pone la fatidica domanda: “A cosa serve il Graal?”. Per entrambi, non basta trovare la strada; bisogna anche scoprire lo scopo dell’oggetto della ricerca.
Torniamo adesso alla quartina II,79.

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