Tecniche di Nostradamus

venerdì 11 gennaio 2013

I due assiomi


Abbiamo fatto una serie di ipotesi che, a prescindere della validità che ad esse vogliamo conferire, evidenziano due certezze inconfutabili:

Tra le persone che circondano Gesù esiste un discepolo misterioso, autore del quarto Vangelo, noto come “Vangelo secondo Giovanni”.
Costui attribuisce all’Eucaristia una connotazione diversa da quella degli altri evangelisti e dell'apostolo Paolo.

Attorno a questi due assiomi, abbiamo costruito la teoria di un incarico speciale assegnato al personaggio sconosciuto, che abbiamo identificato in Giuseppe di Arimatea. Abbiamo supposto, anche se non lo abbiamo ancora dimostrato, l’esistenza di un clima di ostilità tra lui e gli apostoli (Pietro, soprattutto), inizialmente per motivi di gelosia e poi, forse, per paura che la Chiesa di Pietro fosse minacciata da una nascente comunità riconducibile a Giuseppe e ai suoi successori (a tempo debito, ai Cavalieri Templari).

Il rapporto speciale del nostro discepolo con Gesù, l’assegnazione a lui di un incarico particolare, la sua diversità rispetto agli apostoli e l’ostilità nei suoi confronti trovano piena conferma nei brani di chiusura del citato quarto Vangelo.

Leggiamo:

[Gesù], dopo aver così parlato [a Pietro], aggiunse: “Seguimi”.
Pietro, voltatosi, vide che gli veniva dietro il discepolo prediletto da Gesù, quello che nella cena si era chinato sul petto di lui e gli aveva domandato: “Signore, chi è il tuo traditore?”. Vedutolo, Pietro domandò a Gesù: “Signore, e di lui che ne sarà?”. Gesù gli rispose: “Se voglio che egli resti finché io ritorni, che te ne importa? Tu seguimi”.
Si sparse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non doveva morire. Ma Gesù non disse a Pietro che quel discepolo non doveva morire, bensì: “Se io voglio che egli resti finché io ritorni, che te ne importa?”.
E’ lui il discepolo che attesta queste cose e le ha scritte (Gv. 21, 19 – 24).

Per analizzare compiutamente le implicazioni di queste poche righe occorrerebbe un intero libro. Cercherò di sintetizzare più che posso. 

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