Chiarita la vera portata della
quartina X,91, non resta che completare il discorso. A questo fine, i passi
successivi saranno (non nell’ordine):
- dimostrazione di complementarietà
della quartina I,9;
- replica del modello, con
l’analisi delle quartine VIII,71 e I,7;
- dimostrazione dell’identità di
contenuti tra X,91-VIII,71 e I,9-I,7;
- ricerca di conferma nell’epistola
a Enrico II.
Cominciamo con il dare
un’occhiata alla VIII,71, che fa ricorso a un modello temporale (anno 1607) simile a quello della X,91 (anno 1609).
Cercherò di limitare le spiegazioni allo stretto
necessario, altrimenti non la finiamo più; stessa cosa farò con la I,7
(peraltro facilissima), parallela alla I,9 (più complessa).
Del resto, non bisogna perdere di vista gli obiettivi che
ci siamo proposti all’inizio:
- dimostrare che la quartina X,91 è
una quartina di struttura e, come tale, non contiene la previsione
dell’elezione di un Papa;
- esaltare la necessità di una
visione d’insieme da parte dei lettori delle centurie, che solo con la loro sensibilità
personale possono apprezzare la bellezza e le sottili sfumature di ogni
quartina.
VIII,71
Crescerà il numero
così grande degli astronomi
Cacciati, banditi e
libri censurati,
L’anno mille sei
cento & sette con sacra matassa
A nessun sacramento
saranno tollerati
Questa quartina, per la verità, è
difficilmente traducibile. “Glomes”, per esempio, non esiste; è un riferimento
alla parola latina (di nuovo il latino) “gomitolo” (glomus). L’ultimo verso,
poi, è solo un insieme di parole sconnesse l’una dall’altra.
Ci si potrebbe ragionare sopra.
Tuttavia, senza scendere nei dettagli, ricaviamo il concetto di “respingimento”
degli astronomi e un riferimento a indefinite cose sacre o maledette; inoltre,
è presente la segnalazione dell’anno 1607.
La prima cosa da fare, se è
valida l’ipotesi di parallelismo con la X,91, è verificare se anche il
contenuto della VIII,71 è riferito alla “Legis cantio”.
A tale riguardo, la condanna
degli astronomi (cacciati, banditi, censurati) assume un rilievo del tutto
simile all’analoga condanna della “Legis cantio”. Ricordando che, ai tempi di
Nostradamus, le discipline di astronomia e astrologia erano strettamente
connesse, sembra proprio che la quartina VIII,71 stia replicando il contenuto
della “Legis cantio”, che esprime avversione verso gli studiosi del cielo.
Altro fattore comune è costituito
dalle cose sacre o maledette (“sacer” possiede entrambi i significati).
Potremmo perciò dire che, così
come la X,91, anche e con maggiore evidenza la VIII,71 richiama la “Legis
cantio”, con la quale condivide parte dei contenuti:
VIII,71
Crescerà il numero
così grande degli astronomi
Cacciati, banditi e
libri censurati,
…
A nessun sacramento
saranno tollerati
Legis cantio contra
ineptos criticos
…
…
Astrologi, stolti ed incolti non vi si accostino,
Chi farà altrimenti sarà maledetto secondo sacro rito.
Astrologi, stolti ed incolti non vi si accostino,
Chi farà altrimenti sarà maledetto secondo sacro rito.
Infine, applicando il modello già visto per il 1609 della X,91,
possiamo concludere ritenendo che anche il “600” del terzo verso della VIII,71
sia un riferimento esplicito alla “Legis cantio” (quartina 600). A sua
volta, il “7” del 1607 rimanda alla
quartina I,7, che spiegherà la natura di questa relazione, dissipando eventuali
dubbi residui.
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